Spesso molti si privano di risultati alle basse (e bassissime) che, in locali di piccole dimensioni, possono raggiungere livelli veramente ottimi.
E' il caso di un appassionato che paradossalmente, nonostante abitasse a poco più di mezz'ora da casa mia, ho conosciuto tramite il web, precisamente su un forum.
Si era ritagliato uno spazio "tutto suo" inserendo elettroniche e diffusori di pregio, formando un setup raffinato e ben suonante** (con tutti i distinguo dell'acustica che crea problemi ovunque)
L'impianto lo ascoltai (ai tempi) individuando i vari punti in cui intervenire, allora si parlava soltanto di materiale assorbente passivo, antiicipandogli però che alle basse non avrebbe inciso molto, se non riempendo tutta la stanza di fonoassorbente.
La soluzione DRC, di cui al tempo gli nominai, non lo lascio troppo convinto, ed infatti non ho insistito.
Un giorno lo invitai a casa mia e...credo che -da quel momento- gli sarà scattato nei pensieri un enorme ridimensionamento di molte leggende metropolitane che si leggono nei vari forum e social network.
Gli piacque tantissimo e mi esterno frasi del tipo: sembra una riproduzione live di strumenti acustici dentro casa.
Ci salutammo concordando per un altro giorno in cui sarei ritornato per riascoltare il suo setup con gli accorgimenti passivi pattuiti.
Sapete cosa ha fatto il "furbetto" ??? (e senza chiedermelo preventivamente) si è comprato i miei stessi diffusori e li ha inseriti dentro una stanza da 4,2L x4W x 2,8H, ovvero poco piu di 16mq. (si tratta sempre d'inserire 4 woofer da 38cm)
DOPO averli comprati se n'è uscito con questa frase: spero che mi aiuti a sistemarli...(che facevo ? gli dicevo di no ? )
Premetto che con questo caldo mi scocciava ma, oggi questo "pensiero" dovevo togliermelo (io e pure lui)
Sinceramente (anche perchè stavolta il DRC gliel'ho imposto) la possibile invadenza della gamma bassa non mi preoccupava, ma la "stanza spoglia" (campo diffuso) che avevo visto durante la prima visita necessitava di qualcosa per incrementare l'intelligibilità del parlato.
Ipotizzammo dei materiali con coefficiente di assorbimento adatto ma, lui si mise a cercare nel web e trovò dei pannelli con un estetica davvero bella.
Mi inviò le caratteristiche di assorbimento e concordammo che dopo il relativo acquisto sarei ritornato per completare, unendo il DRC ai pannelli.
Ho misurato preventivamente l'acustica, dopo aver posizionato i diffusori, per capire dove posizionare i pannelli.
Risultò che dovevano essere posizionati oltre l'altezza del diffusore, lasciando le pareti laterali "vive" le cui riflessioni producevano energia contenuta e sufficiente per la formazione di un ottima focalizzazione al centro, la quale non veniva inquinata da un ampliamento della dimensione virtuale orizzontale.
...continua..
Ambienti di piccole dimensioni e basse frequenze ottime.
- TomCapraro
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- TomCapraro
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Re: Ambienti di piccole dimensioni e basse frequenze ottime.
Senza entrare nel merito di una complessa rilevazione che regola le norme UNI EN ISO 3382-2-2008 in materia di tempi di riverberazione in ambiente, mi sono attenuto alla semplice e veloce RT60, che stabilisce soltanto il riverbero nel solo punto ascolto e non il reale valore della stanza.
Certamente se i pannelli non avessero migliorato nessun parametro allora ci sarebbe stato da ridire sulla ditta che li ha realizzati, magari inviandogli le misure e contestargli l'efficacia.
Il punto ascolto è (obbligatoriamente) a ridosso di una libreria, come vediamo nell'immagine
Mentre l'efficacia dei pannelli sulla Rt60 la vediamo qui, con la rilevazione in assenza di pannelli sovrapposta a quella con i pannelli montati. (si può sempre migliorare, ma in meno di 5 ore non si può pretendere il non plus ultra)
La stanza adornata la vediamo qui, è stato inserito un grande tappeto spesso che copre un ampia area di pavimento.
Da tutto questo ne risulta una risposta in frequenza "maldestra" ma...attenzione: facilmente correggibile in quanto (non so se considerarlo sorprendente...) non presenta alterazioni di fase (calcellazioni) cosi gravi da implementare una correzione "forzata".
In questi casi va tolto soltanto il superfluo e basta, quindi il massimo che si può ottenere da una correzione attiva poichè il guadagno viene totalmente escluso a vantaggio della dinamica, della distorsione, e l'assenza di qualsiasi artefatto che può scaturire da correzioni "estreme" (ammetto che questi sono i tipici casi che prediliggo)
Osserviamo qui sotto l'overlay della riposta corretta a confronto di quella non corretta.
E' stato implementato un DRC con parametri molto "soft", quindi guadagno zero e perfino l'esclusione dell'eccesso di fase, quindi si utilizza il DRC come un equalizzatore evoluto a fase minima.
...continua
Certamente se i pannelli non avessero migliorato nessun parametro allora ci sarebbe stato da ridire sulla ditta che li ha realizzati, magari inviandogli le misure e contestargli l'efficacia.
Il punto ascolto è (obbligatoriamente) a ridosso di una libreria, come vediamo nell'immagine
Mentre l'efficacia dei pannelli sulla Rt60 la vediamo qui, con la rilevazione in assenza di pannelli sovrapposta a quella con i pannelli montati. (si può sempre migliorare, ma in meno di 5 ore non si può pretendere il non plus ultra)
La stanza adornata la vediamo qui, è stato inserito un grande tappeto spesso che copre un ampia area di pavimento.
Da tutto questo ne risulta una risposta in frequenza "maldestra" ma...attenzione: facilmente correggibile in quanto (non so se considerarlo sorprendente...) non presenta alterazioni di fase (calcellazioni) cosi gravi da implementare una correzione "forzata".
In questi casi va tolto soltanto il superfluo e basta, quindi il massimo che si può ottenere da una correzione attiva poichè il guadagno viene totalmente escluso a vantaggio della dinamica, della distorsione, e l'assenza di qualsiasi artefatto che può scaturire da correzioni "estreme" (ammetto che questi sono i tipici casi che prediliggo)
Osserviamo qui sotto l'overlay della riposta corretta a confronto di quella non corretta.
E' stato implementato un DRC con parametri molto "soft", quindi guadagno zero e perfino l'esclusione dell'eccesso di fase, quindi si utilizza il DRC come un equalizzatore evoluto a fase minima.
...continua
saluti, Tom
- TomCapraro
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Re: Ambienti di piccole dimensioni e basse frequenze ottime.
Dunque come si evince questo "fortunato signore" ottiene in uno spazio abbastanza piccolo una risposta flat da 24hz in su...
Diciamo che come implementazione preliminare "veloce" è andata benissimo.
La definitiva sistemazione avverrà dopo che le sospensioni dei woofers avranno fatto un po di rodaggio.
L'ascolto: il sistema è molto trasparente, si nota chiaramente l'ambienza della registrazione senza alcuna forma di mascheramento.
La gamma delle medie ha un intelligibilità ottima e ripropone le voci con estrema verosimiglianza, quindi molto corposa e "toracica" con un amalgama d'incrocio tra woofer e medio eccezionale, c'è molta coerenza nella parte bassa della voce e degli strumenti acustici in generale.
Il basso è imparagonabile rispetto la condizione precedente...che mostrava un comportamento direi "goffo".
Sorprende la SPL raggiungibile, non tanto per la pressione, ma perchè viene mantenuto un elevato livello di articolazione senza notare segni di "saturazione della stanza".
Insomma un gran bel risultato per un impianto che, secondo i miei principi, lo considero una vera innovazione poichè contiene i costi e offre una resa che potrei anche considerarla definitiva.
Cosa c'è di più bello che ascoltare un "live acustico in casa" ?
Diciamo che come implementazione preliminare "veloce" è andata benissimo.
La definitiva sistemazione avverrà dopo che le sospensioni dei woofers avranno fatto un po di rodaggio.
L'ascolto: il sistema è molto trasparente, si nota chiaramente l'ambienza della registrazione senza alcuna forma di mascheramento.
La gamma delle medie ha un intelligibilità ottima e ripropone le voci con estrema verosimiglianza, quindi molto corposa e "toracica" con un amalgama d'incrocio tra woofer e medio eccezionale, c'è molta coerenza nella parte bassa della voce e degli strumenti acustici in generale.
Il basso è imparagonabile rispetto la condizione precedente...che mostrava un comportamento direi "goffo".
Sorprende la SPL raggiungibile, non tanto per la pressione, ma perchè viene mantenuto un elevato livello di articolazione senza notare segni di "saturazione della stanza".
Insomma un gran bel risultato per un impianto che, secondo i miei principi, lo considero una vera innovazione poichè contiene i costi e offre una resa che potrei anche considerarla definitiva.
Cosa c'è di più bello che ascoltare un "live acustico in casa" ?
saluti, Tom
- virman71
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Re: Ambienti di piccole dimensioni e basse frequenze ottime.
scusami Tom,ma che panneli sono che hanno tutto quell'abbattimento fino quasi ai 500hz?
- TomCapraro
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Re: Ambienti di piccole dimensioni e basse frequenze ottime.
All'amico gli era piaciuta l'estetica, a me erano piaciute le dichiarazioni della ditta sul fatto che operassero a "banda larga".virman71 ha scritto:scusami Tom,ma che panneli sono che hanno tutto quell'abbattimento fino quasi ai 500hz?
Ne abbiamo inseriti 6 in totale e sembra in effetti operare ad ampio raggio, oltre che omogeneo.
Non so quanto li ha pagati e quale sconto ha ottenuto, è una ditta che richiede almeno 15/20gg per consegnarli.
Le immagini puoi sceglierle tu...perfino foto di famiglia
http://badwave.eu/en_US/p/SoundPhoto-Absorber/107
saluti, Tom
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Re: Ambienti di piccole dimensioni e basse frequenze ottime.
A vederli, e per quel poco che c'è scritto, sono delle trappole acustiche a risonanza. Il fatto che l'assorbimento sia distribuito su uno spettro largo dpende da due fattori:
- la presenza dell'assorbente (5 centimetri di spessore non sono pochi) che abbassa il picco di risonanza ma lo allarga considerevolmete
- i buchi di forma diversa.
In sostanza sono dei risonatori ma con tante frequenze di risonanza diverse.
L'assorbente è (molto probabilmente) poliuretano a celle aperte da 40 kg/m3. Il coefficiente di assorbimento alle alte frequenze si riduce a causa della riduzione della superficie assorbente.
- la presenza dell'assorbente (5 centimetri di spessore non sono pochi) che abbassa il picco di risonanza ma lo allarga considerevolmete
- i buchi di forma diversa.
In sostanza sono dei risonatori ma con tante frequenze di risonanza diverse.
L'assorbente è (molto probabilmente) poliuretano a celle aperte da 40 kg/m3. Il coefficiente di assorbimento alle alte frequenze si riduce a causa della riduzione della superficie assorbente.
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Re: Ambienti di piccole dimensioni e basse frequenze ottime.
Conosco purtroppo la ditta........hanno seri problemi di consegneTomCapraro ha scritto:All'amico gli era piaciuta l'estetica, a me erano piaciute le dichiarazioni della ditta sul fatto che operassero a "banda larga".virman71 ha scritto:scusami Tom,ma che panneli sono che hanno tutto quell'abbattimento fino quasi ai 500hz?
Ne abbiamo inseriti 6 in totale e sembra in effetti operare ad ampio raggio, oltre che omogeneo.
Non so quanto li ha pagati e quale sconto ha ottenuto, è una ditta che richiede almeno 15/20gg per consegnarli.
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Re: Ambienti di piccole dimensioni e basse frequenze ottime.
Ho una situazione"similissima" in casa mia ma con le sorelle minori XLS 15.Stanza quasi identica a questa in foto e da come mi è capitato di misurare nel corso delle varie prove ,nessun pannello che sia al di sotto del TW ,ovviamente con correzione DRC altrimenti la gamma bassa fino ai 200hz rimane eccessivaTomCapraro ha scritto:Spesso molti si privano di risultati alle basse (e bassissime) che, in locali di piccole dimensioni, possono raggiungere livelli veramente ottimi.
E' il caso di un appassionato che paradossalmente, nonostante abitasse a poco più di mezz'ora da casa mia, ho conosciuto tramite il web, precisamente su un forum.
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Re: Ambienti di piccole dimensioni e basse frequenze ottime.
Sono completamente d'accordo Mario.MarioBon ha scritto:A vederli, e per quel poco che c'è scritto, sono delle trappole acustiche a risonanza. Il fatto che l'assorbimento sia distribuito su uno spettro largo dpende da due fattori:
- la presenza dell'assorbente (5 centimetri di spessore non sono pochi) che abbassa il picco di risonanza ma lo allarga considerevolmete
- i buchi di forma diversa.
In sostanza sono dei risonatori ma con tante frequenze di risonanza diverse.
L'assorbente è (molto probabilmente) poliuretano a celle aperte da 40 kg/m3. Il coefficiente di assorbimento alle alte frequenze si riduce a causa della riduzione della superficie assorbente.
A vederli (tranne le belle immagini) sembrano "banali" come aspettativa sulla resa, ma l'efficiacia ce l'hanno e non costano un botto.
L'utente ha una stanza dedicata, e quindi può fare quello che vuole, a cominciare dai diffusori che, credo, la moglie non avrebbe mai accettato in ambiente "family use".
Spesso l'audiofilo è terrorizzato dal fatto di posizionare i diffusori ad angolo.
Basterebbe prestare attenzione sulla dispersione orizzontale e, a limite, (se il diffusore ha meno direttività) trattare anche le pareti laterali...che ci vuole poco...
Alla fine queste configurazioni danno meno problemi di quanto si immaginasse.
saluti, Tom
- TomCapraro
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Re: Ambienti di piccole dimensioni e basse frequenze ottime.
infatti l'utente "ha fatto a pugni"...virman71 ha scritto:Conosco purtroppo la ditta........hanno seri problemi di consegne
saluti, Tom
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