la calibrazione serve per certe misure mentre per altre non serve.
la calibrazione non serve
- nelle misure relative (quando c'è una misura di riferimento e si vluta la differenza din dB con il riferimento)
per valutare l'alterazione sulla risposta in frequenza dovuta ad uno spostamento di un diffusore o all'intervento di un filtro
la calibrazione serve
- per misurare la sensibilità di un altoparlante (ma servirebbe anche una camera anecoica)
- per misurare la "piattezza" della risposta in frequenza (dove basta anche mezzo dB)
in ogni modo la risposta di un microfono a condensatore è molto piatta dalle frequenze basse fino alle frequenze medie e ha bisogno di essere "raddrizzata" sulle medio alte e sull'ultima ottava. La calibrazione per suoo sa 0° (frontale) o a 90° è diversa.
Se ci si accontenta di un dB di precisione le calibrazione fornite dovrebbero essere sufficienti.
E' vero che la calibrazione va ripetuta perché, con il cambio di stagione e l'umidità, la sensibilità cambia.
Per uso domestico me ne farei una ragione. Piuttosto cerchiamo di fare misure relative piuttosto che assolute.
I calibratori esistono e si comprano e hanno degli accessori per adattarsi a microfoni di misura diversi. Forniscono un tono calibrato a 1000 Hz (con una certa precisione)
https://www.amazon.it/Calibratore-Micro ... B07FDY15XL
Poi ci sono dei dispositivi per calibrare i calibratori.
Nelle misure certificate la calibrazione va fatta prima e dopo la misura (e si usano microfoni di classe zero).
Se ti interessa puoi leggere qui cosa si intende per Classe di un microfono (accuratezza). I microfono economici sono di classe 2.
Anche i calibratori dei microfoni hanno una classe.