Equalizzazione e correzione ambientale.

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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MarioBon
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Equalizzazione e correzione ambientale.

#1 Messaggio da MarioBon »

Un equalizzatore è un sofisticato controllo di tono. Il controllo di tono consente di aumentare o diminuire il livello dei bassi e/o degli alti, a volte è presente anche un controllo dei medi.
L'equalizzatore consente di intervenire su bande di frequenze specifiche e può avere molti controlli. Si dividono in due categorie:
- equalizzatori grafici
- equalizzatori parametrici.

L'equalizzatore grafico più "completo" ha un controllo per ogni terzo di ottava e ha quindi 30 potenzionetri che consentono di alterare la risposta in frequenza un po' come si vuole.
L'equalizzatore parametrico ha pochi punti di intervento ma consente di scegliere la frequenza, il guadagno e la larghezza di banda (Q). Questo tipo di equalizzatore consente di intervenire puntualmente per risolvere un problema molto locale e circoscritto.

Supponiamo di voler adattare la risposta in frequenza dei diffusri per l'ascolto a basso volume: in questo caso si userà l'equalizzatore parametrico.
Supponiamo di avere un diffusore con un difetto molto localizzato: in questo caso si userà un equalizzatore parametrico.

Il problema è cosa si può correggere con questi equalizzatori?
con l'eq. grafico si correge l'andamento generale della risposta in frequenza.
Con l'eq. parametrico si correggonoe le risonanze localizzate (ma non gli effetti dovuti all'interferenza). Purtroppo, per distinguere una risonanza da una interferenza, si devono fare delle misure.
L'eq. parmetrico può anche essere utilizzato per corregere una risonanza particolarmente fastidiosa dell'ambiente. Per esempio supponiamo che i diffusori stimolino un modo a 60 Hz che persiste generando una coda che impedisce di distinguere le note basse (detto effetto basso monocorde o volgarmente "muggito"). Con l'eq. parametrico si può centrare una attenuazione sui 60 Hz e ridurre il "muggito" ripristinando l'articolazione delle basse frequenze. Questa correzione non è la più adatta ma migliora comunque l'ascolto. Se le risonanze da correggere sono più di una la cosa si fa problematica (specie se si opera "ad orecchio").

L'altro limite dell'equalizzatore: l'equalizzatore (come i controlli di tono) non può modificare la dispersione dell'altoparlante quindi aggiustando il campo diretto è probabile che si provochi un danno sulla risposta in potenza. Non sempre la risposta in frequenza in asse più "piatta" è anche la più gradevole (specie se si ascoltano i diffusori da "lontano").
Mario Bon http://www.mariobon.com
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Re: Equalizzazione e correzione ambientale.

#2 Messaggio da MarioBon »

Quindi l'equalizzatore (parametrico o grafico) ha dei limiti ma può essere comunque utile per migliorare certe situazioni. In ogni modo fino a qualche tempo fa era l'unica soluzione disponibile.

Poi è arrivata la correzione acustica ambientale (DRC. Dirac, AntiMode, ecc.)
Questi distositivi NON sono equalizzatori (anche se possono anche equalizzare). Lo scopo principale di un correttore acustico non è correggere il suono del diffusore ma correggere i difetti dell'ambiente. Questo viene fatto in due fasi:
- viene misurata la risposta dell'ambiente
- viene applicata al segnale che arriva all'ampli una correzione "uguale e contraria"

la correzione annulla l'effetto dell'ambiente in un intorno del punto di ascolto. Quanto è grande questo intorno? si può scegliere. Più è precisa la correzione, più l'area è rispretta.
Fortunatamente esiste il criterio di udibilità: è inutile spingere la correzone oltre le capacità sensoriali dell'orecchio quindi si può accettare un errore "matematico" ma non udibile e ottenere un area fruibile più ampia. Quanto ampia? almeno quanto un divano.
Se poi vi piace ascoltare musica pattinando o andando in monopattino il correttore ambientale non fa per voi. Se dovete sonorizzare una platea di n posti la soluzione non è nè l'equalizzatore nè il correttore ambientale ma una corretta preparazione acustica dell'ambiente.
Il correttore ambientale è pensato per l'ascolto domestico che di norma coinvolge poche persone.

Dato che il correttore ambientale nasce per correggere l'ambiente, dà i migliori risultati con diffusori ben progettati (e questo è anche scritto nei manuali). In realtà il correttore può intervenire anche per correggere alcuni difetti dei diffusori acustici ma non potrà trasformare un bicono in un elettrostatico o aumentare lo spostamento volumetrico di un woofer.
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Re: Equalizzazione e correzione ambientale.

#3 Messaggio da MarioBon »

Chi può usare con profitto un correttore ambientale:
- chi ascolta musica in casa
- chi non può intervenire pesantemente con materiali assorbenti o trappole acustiche
- chi deve mettere i diffusori in posizioni obbligate
- chiunque abbia dei problemi che non riesce a risolvere in altro modo.

La prassi è la seguente: prima si regola al meglio l'impianto come posizione, simmetria, ecc. almeno fin dove si può arrivare e poi si interviene con il correttore ambientale.
Non è detto che sia sempre necessario ma, quando implementato, è molto efficace.

Quali sono i limiti:
- richiede delle misure (ma c'è anche un manuale che spiega come farle)
- serve un po' di esperienza (potrebbe non funzionare al primo colpo)
- limita la correzione su un'area limitata che non è di pochi centimetri ma può coprire le dimensioni di un divano.

Esitono delle sette religiose che non credono all'efficacie dei correttori ambientali e ne aborriscono l'uso a favore degli equalizzatori classici o, anche, all'impiego di più sub-woofer (che potrebbe essere una soluzione ma solo per chi ha lo spazio necessario).
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Re: Equalizzazione e correzione ambientale.

#4 Messaggio da MarioBon »

Chi può usare con profitto un correttore ambientale:
- chi ascolta musica in casa
- chi non può intervenire pesantemente con materiali assorbenti o trappole acustiche
- chi deve mettere i diffusori in posizioni obbligate
- chiunque abbia dei problemi che non riesce a risolvere in altro modo.

La prassi è la seguente: prima si regola al meglio l'impianto come posizione, simmetria, ecc. almeno fin dove si può arrivare e poi si interviene con il correttore ambientale.
Non è detto che sia sempre necessario ma, quando implementato, è molto efficace.

Quali sono i limiti:
- richiede delle misure (ma c'è anche un manuale che spiega come farle)
- serve un po' di esperienza (potrebbe non funzionare al primo colpo)
- limita la correzione su un'area limitata che non è di pochi centimetri ma può coprire le dimensioni di un divano.

Esitono delle sette religiose che non credono all'efficacie dei correttori ambientali e ne aborriscono l'uso a favore degli equalizzatori classici o, anche, all'impiego di più sub-woofer (che potrebbe essere una soluzione ma solo per chi ha lo spazio necessario).

Il costo dei sistemi di correzione acustica sta diminuendo progressivamente ma decisamente con il tempo.
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Re: Equalizzazione e correzione ambientale.

#5 Messaggio da TomCapraro »

MarioBon ha scritto: Se poi vi piace ascoltare musica pattinando o andando in monopattino il correttore ambientale non fa per voi.
...e aggiungo...se non si è interessati (durante l'ascolto) agli effetti della stereofonia e alla ricostruzione di un palcoscenico credibile, auguro a tutti una buona pattinata. :mrgreen:
saluti, Tom
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TeoMarini
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Re: Equalizzazione e correzione ambientale.

#6 Messaggio da TeoMarini »

MarioBon ha scritto: Esitono delle sette religiose che non credono all'efficacie dei correttori ambientali e ne aborriscono l'uso a favore degli equalizzatori classici o, anche, all'impiego di più sub-woofer (che potrebbe essere una soluzione ma solo per chi ha lo spazio necessario).
Io non appartengo ad alcuna setta e adopero (cum grano salis!) tutte e tre le metodiche.
...e non mi rovino il fegato! :D :)
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto chi cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.

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Re: Equalizzazione e correzione ambientale.

#7 Messaggio da mario061 »

Neanche a me i pifferai e i santoni sono mai piaciuti, da qualsiasi parte stiano, credo nel buon senso e nella tolleranza, quindi ognuno faccia quello che gli pare... :mrgreen:

Io uso da poco un miniDSP (sono sempre andato con un DCX2496) e mi sono fatto una curva di risposta che sta dentro i 3dB, ma scende progressivamente al salire della frequenza, perchè è la curva che all'ascolto preferisco. E siccome il mio impianto non è uno strumento per dimostrare quanto sono bravo o per capire quanto buona sia una incisione, preferisco ascoltare per ore senza farmi venire il nervoso perchè la definizione è altissima ma il suono troppo trapanante causa incisione straccia, e in giro ce ne sono tante di incisioni così così.

Per fine anno ho promesso a un amico che proverò anche il DRC, che ritengo una esperienza da fare per curiosità personale, e anche perchè ascolto sempre in un punto ben preciso, non ho esigenze da albergatore o da supermercato...
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TeoMarini
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Re: Equalizzazione e correzione ambientale.

#8 Messaggio da TeoMarini »

Sono d’accordo con quanto espresso sopra da Mario e, a tal proposito, vi riporto le mie esperienze personali.

Molti anni fa conobbi un appassionato che mi parlò per la prima volta del KRK Ergo (https://www.strumentimusicali.net/produ ... -ergo.html) e mi invitò a casa sua per ascoltare come funzionava.
L’ambiente era cubico (3x3x3) :shock: e la differenza tra l’ascolto con o senza il DRC, ABISSALE!
Ne parlai con Renato Giussani il quale volle venire anche lui ad ascoltare: ne rimase tanto favorevolmente colpito che ne comprò lui stesso uno e cominciò a fare prove di ascolto e misurazioni, da solo e, in più riprese, con gruppetti di amici.

Con i diffusori “classici”, da pavimento (i c.d. tower), il miglioramento era SEMPRE molto evidente, mentre con i diffusori “grandi” tipo le NPS1000 (https://www.youtube.com/watch?v=XLuthvRmMl8, progettate appositamente anche per ridurre al minimo le interferenze negative dell’ambiente d’ascolto), le differenze, sia all’ascolto, sia alle misure strumentali, erano assolutamente impercettibili.

Per quanto riguarda poi il miglior utilizzo di un DRC, riporto quanto lo stesso Giussani ebbe a scrivere sul suo forum:

Certamente per tarare un sistema come quello la misura della risposta all'impulso è la cosa migliore, come pure per il DRC d'altronde.

Ma una volta effettuate queste 9 misure, come suona l'impianto nella posizione di mezzo...?

Ad esempio il KRK Ergo, che io ho usato spesso e che fa uso dell'algoritmo Lyngdorf Audio Room Perfect, consente due modalità di correzione:

A) Posizione unica. (La misura viene fatta con il microfono in una sola posizione)
B) Più posizioni (la misura viene fatta per il numero di posizioni che il programma rileva essere necessario per completare la conoscenza dell'acustica da correggere: tipicamente più di 5).

Una volta completata la procedura, con la semplice pressione di un tasto si passa istantaneamente da una correzione all'altra e si può quindi sentire ad orecchio il risultato.

Ti posso assicurare che sedendosi nella posizione preferenziale della posizione unica A il risultato d'ascolto è sempre stato considerato migliore con la correzione A che, stranamente, risultava quasi sempre preferibile anche da chi era seduto in posizioni differenti...


:) ;)

P.S. C'è da precisare che il KRK Ergo agisce fino a 500 Hz!
Ultima modifica di TeoMarini il 02/06/2019, 10:36, modificato 1 volta in totale.
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Re: Equalizzazione e correzione ambientale.

#9 Messaggio da TomCapraro »

TeoMarini ha scritto:
Ti posso assicurare che sedendosi nella posizione preferenziale della posizione unica A il risultato d'ascolto è sempre stato considerato migliore con la correzione A che, stranamente, risultava quasi sempre preferibile anche da chi era seduto in posizioni differenti... [/i] ”

:) ;)
A casa mia accadeva la medesima cosa, quindi avendo provato la multimicrofonazione ho optato per quella singola, questa copre perfettamente l'intera area del divano tre posti.
In realtà si sente "bene" ovunque ma...essendo abituato ad un bel palcoscenico, che si ottiene nello sweet spot, quando ci si sposta di troppo si avverte questa mancanza ergo viene interpretata come "peggioramento"
saluti, Tom
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Re: Equalizzazione e correzione ambientale.

#10 Messaggio da TeoMarini »

Tom, mentre tu scrivevi, io ho aggiunto un P.S., precisando che l'Ergo agisce fino ai 500 Hz.
Sarà per questo che spostandosi dal punto d'ascolto ottimale per la percezione stereo, si percespisce, ovviamente, la differenza di "palcoscenico", ma non si odono differenze tra con e senza DRC?
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