Buongiorno, ho provato a confrontare il risultato di due diversi fiiltri, prodotti rispettivamente con DRCDesigner e Rew+Rephase.
Ad entrambi ho applicato il setting minimal e la stessa target, ma nel secondo ho corretto la curva della fase manualmente con Rephase.
Tralasciando il discorso dell'ampiezza, vorrei sapere cosa cambia a livello di fase e quanto esso possa incidere realmente all'ascolto,
sapendo che, come già affermato da Mario, la fase è udibile principalmente in gamma media.
Queste due curve non sono misurate "sul campo", lo farò presto comunque, ma ricavate dalla simulazione di Rew (funzione a*b)
applicando i due filtri all'acquisizione originale.
Non fate caso al valore della SPL
DRCDesigner
Rew+Rephase
Filtri e correzione della fase
- il Carletto
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Filtri e correzione della fase
Carlo da Firenze
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Re: Filtri e correzione della fase
Se posti gli stessi grafici senza smoothing applicato vediamo meglio nel dettaglio l'andamento della fase.
saluti, Tom
- il Carletto
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Re: Filtri e correzione della fase
In percentuale andrei per quella sotto.
Segue un andamento piu regolare verso lo zero gradi.
Riguardo piu tardi al pc piuttosto che il telefonino.
Segue un andamento piu regolare verso lo zero gradi.
Riguardo piu tardi al pc piuttosto che il telefonino.
saluti, Tom
- il Carletto
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Re: Filtri e correzione della fase
E' quella che ho corretto manualmente con Rephase.
Effettuo l'acquisizione con Rew, con il quale effettuo poi la correzione automatizzata in ampiezza (posso anche rifinirla manualmente). Esporto il filtro poi
in Rephase per un primo passaggio. Lo riporto in Rew, nel quale estraggo l'eccesso di fase, che reimporto in Rephase per la correzione manuale, inserendo anche i dati di taglio e pendenza del crossover.
A quel punto integro il filtro in ampiezza precedentemente creato in Rew e genero il filtro finale.
E' una procedura apparentemente complessa, ma mi sta dando ottimi risultati
Effettuo l'acquisizione con Rew, con il quale effettuo poi la correzione automatizzata in ampiezza (posso anche rifinirla manualmente). Esporto il filtro poi
in Rephase per un primo passaggio. Lo riporto in Rew, nel quale estraggo l'eccesso di fase, che reimporto in Rephase per la correzione manuale, inserendo anche i dati di taglio e pendenza del crossover.
A quel punto integro il filtro in ampiezza precedentemente creato in Rew e genero il filtro finale.
E' una procedura apparentemente complessa, ma mi sta dando ottimi risultati
Carlo da Firenze
- Zapuan
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Re: Filtri e correzione della fase
Sono misure nel punto di ascolto? Finestratura?
Secondo me in questo caso le differenze di ampiezza, seppur minime, sono più udibili della fase.
In letteratura la fase lineare si sente di più in gamma bassa, che è anche quella che richiede più tocchi per essere linearizzata.
Poi c'è chi dice che sarebbe giusto azzerare solo l'eccesso e portare il sistema a fase minima e chi invece la porta a 0 su tutta la gamma, ma tutti sono concordi sul fatto che 0 debba essere 0, anche i piccoli sfasamenti in gamma bassa sono udibili.
Non so se questo test sia significativo, variando la RIF.
Secondo me in questo caso le differenze di ampiezza, seppur minime, sono più udibili della fase.
In letteratura la fase lineare si sente di più in gamma bassa, che è anche quella che richiede più tocchi per essere linearizzata.
Poi c'è chi dice che sarebbe giusto azzerare solo l'eccesso e portare il sistema a fase minima e chi invece la porta a 0 su tutta la gamma, ma tutti sono concordi sul fatto che 0 debba essere 0, anche i piccoli sfasamenti in gamma bassa sono udibili.
Non so se questo test sia significativo, variando la RIF.
Hakuna matata a tutti
- il Carletto
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Re: Filtri e correzione della fase
Il mio non voleva essere un puro confronto fra i due filtri, ma piuttosto un discorso sull'importanza della correzione in fase. Ovvero se vale la pena lavorare per minimizzare la stessa o renderla adddirittura lineare.
Personalmente, ad orecchio, fra i due filtri pubblicati preferisco il filtro con la fase più linearizzata. Volevo infatti capire quanto fosse l'impatto della stessa sul risultato sonoro.
In quel caso sento la gamma media più precisa e dettagliata, anche se non sono differenze enormi.
Le misure di partenza sono la media di 9 acquisizioni per ciascun canale.
Personalmente, ad orecchio, fra i due filtri pubblicati preferisco il filtro con la fase più linearizzata. Volevo infatti capire quanto fosse l'impatto della stessa sul risultato sonoro.
In quel caso sento la gamma media più precisa e dettagliata, anche se non sono differenze enormi.
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Carlo da Firenze
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Re: Filtri e correzione della fase
Per quel poco di esperienza che ho direi che le vaiazioni di ampiezza si sentono più delle rotazioni di fase.
Il segnale che evidenza maggiormente le variazioni nella risposta in frequenza è il rumore rosa che, come è noto, presenta un andamento dell'ampiezza (e della fase) casuale all'interno di uno pseudoperiodo. In considizioni opportune si percepiscono variazioni inferiori a 1 dB (Giussani dice anche di 0.1 dB). Quindi se la correzione di fase modifica anche di poco la risposta in frequenza è probabile che quello che si sente sia dovuto alla variazione dell'ampiezza.
Va poi tenuto conto che il microfono viene spostato in 9 posizioni diverse mentre le nostre orecchie (che sono solo due) non sentono la media di 9 risposte ma quello che entra nel canale auricolare.
Con un sistema multivia basta spostare un poco la testa ed i ritardi dei suoni che partono dai diversi altoparlanti e gungono all'orecchio cambiano.
Se le misure fossero fatte con una testa artificilale (invece che con un microfono) il risultato sarebbe diverso e più aderente alla realtà.
Questo non significa che migliorare la risposta fase (ovvero la risposta ai transitori) non sia molto importante e udibile. Ancor più in prevalenza di suono diretto.
Il segnale che evidenza maggiormente le variazioni nella risposta in frequenza è il rumore rosa che, come è noto, presenta un andamento dell'ampiezza (e della fase) casuale all'interno di uno pseudoperiodo. In considizioni opportune si percepiscono variazioni inferiori a 1 dB (Giussani dice anche di 0.1 dB). Quindi se la correzione di fase modifica anche di poco la risposta in frequenza è probabile che quello che si sente sia dovuto alla variazione dell'ampiezza.
Va poi tenuto conto che il microfono viene spostato in 9 posizioni diverse mentre le nostre orecchie (che sono solo due) non sentono la media di 9 risposte ma quello che entra nel canale auricolare.
Con un sistema multivia basta spostare un poco la testa ed i ritardi dei suoni che partono dai diversi altoparlanti e gungono all'orecchio cambiano.
Se le misure fossero fatte con una testa artificilale (invece che con un microfono) il risultato sarebbe diverso e più aderente alla realtà.
Questo non significa che migliorare la risposta fase (ovvero la risposta ai transitori) non sia molto importante e udibile. Ancor più in prevalenza di suono diretto.
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- Zapuan
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Re: Filtri e correzione della fase
Come hai fatto ad avere informazioni di fase mediando le misure?
Hakuna matata a tutti
- TomCapraro
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Re: Filtri e correzione della fase
La prova fatta come simulazione dovrebbe poi generare, nell'eccesso di fase, (e con una rilevazione acustica in ambiente) delle rotazioni di fase sparse su tutto lo spettro.
La somma della fase minima + eccesso di fase dovrà garantire un andamento medio il "piu regolare possibile" (impossibile eliminare in ambiente tutti i residui dell'eccesso di fase) senza che ci si preoccupa troppo per le rotazioni di fase che si manifesteranno ciclicamente su determinare e ristrette aree dello spettro in frequenza.
La somma della fase minima + eccesso di fase dovrà garantire un andamento medio il "piu regolare possibile" (impossibile eliminare in ambiente tutti i residui dell'eccesso di fase) senza che ci si preoccupa troppo per le rotazioni di fase che si manifesteranno ciclicamente su determinare e ristrette aree dello spettro in frequenza.
saluti, Tom
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