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Ascolto musica classica e correzine acustica del riverbero

Inviato: 14/10/2020, 10:30
da Paolo Boccardi
Buongiorno a tutti intavolando una discussione con un utente su Facebook si parlava di un aspetto interessante del valore di riverbero da 'domare' nelle nostre stanze: di media io cerco di attenermi sui 0.4ms (anche se non sempre ci riesco) per ascoltare svariati generi musicali. L'utente afferma che per chi ascolta prevalentemente o solamente musica classica, il riverbero in casa deve essere quanto più contenuto possibile poichè il riverbero corretto è già contenuto nella registrazione. Cito testualmente il passaggio:
"Se ascolti una sinfonia di Mahler registrata in un grande teatro, tutto il riverbero necessario c'è già, non ne devi aggiungere altro, così come se ascolti un organo in una cattedrale e l'orchestrazione e la moduilazione adeguata l'ha già decisa il direttore.
Ovviamente, se si tratta di musica assemblata in studio, conta poco, anzi spesso fa affidamento sul fatto che il tuo ambiente ne aggiunga, ma se si tratta di un live acustico registrato come si deve, qualsiasi 'aggiunta' proveniente dalla tua stanza risulta incoerente."
Nel suo caso, nella sua stanza lui ottiene un riverbero misurato di 0.2ms o meno.

Che ne pensate?

Re: Ascolto musica classica e correzine acustica del riverbero

Inviato: 14/10/2020, 13:29
da TomCapraro
...la penso leggermente diversamente.
Il riverbero della registrazione tende, in ambiente home, a non fornire un esatto rapporto stile 1:1...ovvero: non viene reso cosi in evidenza per come è.
Per esperienza, almeno nella mia sala, quando ho puntato verso tempi di riverbero molto corti (0,400ms) ho trovato un suono abbastanza "anecoico" e tale caratteristica a me non piace.
A "freddo" nel momento in cui mi mettevo ad ascoltare, questa cosa mi allungava i tempi di adattamento del sistema di percezione, ed ho capito che dovevo renderlo più "vivo".
Renderlo "più vivo" non vuol dire inficiare l'intelligibilità del parlato o renderlo riverberante in modo irrazionale, significa soltanto scegliere un punto in cui ci si sposa bene con il proprio sistema di percezione e i vari generi ascoltati.
Da me l'ho fissato a circa 0,550ms di media e va bene con tutti i generi.
Il sistema di percezione si adatta abbastanza velocemente, e viene mantenuta una buona caratteristica -percepita- di dimensione virtuale.

Re: Ascolto musica classica e correzine acustica del riverbero

Inviato: 14/10/2020, 16:41
da MarioBon
I risultati di Tom sono in accordo che la dispersione del suo sistema. Con sistemi poco direttivi l'ambienza è più marcata.
A parte questo, la riverberazione che proviene dalla stessa direzione della sorgente viene attenuata dall'apparato uditivo di circa 10 dB quindi un po' di riverbezazione extra (nell'ambiente) serve.
Come chiunque può provare avvicinando tra loro i diffusori ed avvicinando il punto di ascolto, quando il suono diretto è eccessivamente prevalente, il suono stesso tende a diventare aspro. L'esperienza mostra che c'è un rapporto ottimale tra suono diretto e suono riflesso. Tale rapporto è soggettivo e dipende dai gusti e dalle abitudini personali. Si vedano a tal proposito gli scritti di Amar G. Bose.
La camera anecoica non è un luogo idoneo per ascoltare la musica in stereo.

Il tempo di riverberazione dell'ambiente non può essere valutato indipendentemente dalle caratteristiche di dispersione delle sorgenti (altoparlanti).
Se le sorgenti direttive assicurano una migliore intelligibilità del parlato negli ambienti riverbetanti significa che sono adatte (ed hanno bisogno) di tempi di riverberazione più alti.

Se le sorgenti omnidirezionali determinano la peggiore intelligibilità del parlato negli ambienti riverbetanti significa che sono adatte (ed hanno bisogno) di tempi di riverberazione più bassi.

P.S. L'ascolto in cuffia. Cerco di prevenire eventuali osservazioni ricordando che l'ascolto in cuffia è "innaturale" per definizione dato che, nell'esperienza quotidiana, non esistono condizioni analoghe.

Re: Ascolto musica classica e correzine acustica del riverbero

Inviato: 14/10/2020, 17:04
da Paolo Boccardi
Sono molto d'accordo con Mario Bon e con Tom: anche a casa un valore di 0.500 o 0.550 ms (che è una soluzione non impossibile da ottenere dalla mia esperienza) va bene per molti generi.
Per Mario: il discorso dell'esperimento di avvicinare i diffusori e il punto di ascolto per sperimentare il suono direttivo è interessante: il mio interlocutore comunque parlava di un caso o tipo di musica specifica che viene sempre registrata con microfoni ma in sale più ampie, molto più di quando si registra in studio jazz o rock.
Da provare l'esperimento di Mario su brani selezionati di classica.

Re: Ascolto musica classica e correzine acustica del riverbero

Inviato: 15/10/2020, 12:38
da MarioBon
Il rapporto diretto/riflesso vale per tutti i generi musicali. Per la musica registrata in studio non è raro che vengano aggiunti ritardi e riverberazioni artificiali (anche differenziati per i singoli strumenti) oltre al pan-pot in modo da generare una distribuzione degli strumenti in orizzontale ed in profondità.

Re: Ascolto musica classica e correzine acustica del riverbero

Inviato: 15/10/2020, 13:06
da Paolo Boccardi
Giusto Mario: anche perchè altrimenti in cuffia il suono sarebbe povero e inascoltabile

Re: Ascolto musica classica e correzine acustica del riverbero

Inviato: 15/10/2020, 13:24
da carlochiarelli
Il problema é che , normalmente, al salire della frequenza sale anche il Q degli altoparlanti, mentre negli ambienti il tempo di riverbero scende al salire della frequenza.

Re: Ascolto musica classica e correzine acustica del riverbero

Inviato: 15/10/2020, 18:00
da MarioBon
immagini tu intenda il Q=fattore_di_direttività.

Re: Ascolto musica classica e correzine acustica del riverbero

Inviato: 15/10/2020, 21:50
da carlochiarelli
Si esatto. In quasi la totalità dei diffusori parte da 1 e arriva a 3, 4 e anche più! Questo vuol dire che la distanza a cui il campo diretto eguaglia il campo riverberato aumenta con la frequenza, il che , secondo me , richiede un tempo di riverbero complementare come andamento per avere piacevolezza all'ascolto.
In pratica credo che nelle registrazioni , e nelle sale da concerto, si tenda a rendere il riverbero crescente con la frequenza per compensare il Q degli strumenti musicali.
Ovvio che sono solo considerazioni mie personali....

Re: Ascolto musica classica e correzine acustica del riverbero

Inviato: 17/10/2020, 16:51
da MarioBon
carlochiarelli ha scritto: 15/10/2020, 21:50 ...Questo vuol dire che la distanza a cui il campo diretto eguaglia il campo riverberato aumenta con la frequenza,
Il riultato è una specie di distorsione prospettica per cui gli strumenti con maggione energia alle freuenze alte sembrano più vicini. Si può ovviare con una sorgente ausiliaria che alimenti soltanto il campo riverberato nel tentativo di mantenere la distanza critica "meno variabile".