Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
Messaggio
Autore
Avatar utente
bibo01
Messaggi: 238
Iscritto il: 25/11/2016, 23:41

Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

#1 Messaggio da bibo01 »

In un certo senso mi ricollego al post di Mario Bon sui subwoofer secondo Geddes per sentire il vs. parere sull'esperienza di un utente che è passato da un sistema con 2 subwoofeer ad uno con 3 subwoofer, misurando il tutto da diversi aspetti, ma soprattutto come una buona risposta in frequenza possa nascondere comunque parecchie magagne.
Il post in questione è abbastanza lungo, ma vale la pena di leggerlo fin in fondo: https://audiophilestyle.com/forums/topi ... nt-1127941

Qui le 3 misure in alto sono del sistema "Originale" con 2 Subs Config #1). 1/12th Smoothing;
le 3 misure in basso sono del sistema "Nuovo" con 3 Sub Config #2) 1/12th Smoothing
Immagine

Mi piacerebbe sentire il vs. parere di cosa l'utente avrebbe dovuto/potuto fare diversamente, sugli step affrontati e sulle conclusioni raggiunte.

"Ora che ho avuto la possibilità di confrontare direttamente le due configurazioni/layout con l'ascolto e con misurazioni un po' scientifiche, è diventato chiaro per me che, se non vengono presi in attenta considerazione TUTTI i dati di misurazione e il processo di configurazione iniziale non è corretto, si potrebbe sprecare tempo prezioso ad ascoltare il proprio sistema con qualche problema nascosto sotto le coperte. Anche se tutto può sembrare a posto".
Avatar utente
MarioBon
Amministratore del forum
Messaggi: 9153
Iscritto il: 24/11/2016, 13:13
Il mio Impianto: molto variabile: Amplificatore Audio Analog, Diffusori autocostruiti, lettore CD autocostruito.
Località: Venezia
Contatta:

Re: Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

#2 Messaggio da MarioBon »

Se, e ripeto se, un sistema è a fase minima o a fase lineare allora sussiste una relazione biunivoca tra la risposta nel dominio del tempo e la risposta nel dominio della frequenza. Questo significa che una risposta in frequenza piatta corrisponde ad una risposta impulsiva senza difetti. In questa cndiziona la riposta in frequenza è sufficiente per caratterizzare il sistema.

Al contrario in un sistema a fase mista o peggio in un sistema a interferenza (per esempio dove sono presenti più sorgenti su bande di frequenza diverse o peggio nella stessa banda di frequenze ma ritartade tra loro) una risposta piatta in regime stazionario può corrispondere ad una risosta nel tempo pessima. Questo è il caso dei sistemi di altoparlanti multivia (sia passivi che attivi) ancora peggio se con molti subwoofer. Ne segue che con i sistemi di altoparlanti si devono fare due misure: la risposta in frequenza e la risposta all'impulso (o la waterfall o la wavelet o equivalente).

Non stupisce quindi che a fronte di una risposta piatta non si ottenga il risultato sperato.

E' un errore aspettarsi che il DRC o Dirac o altro faccia miracoli. Nel manulae del MiniDSP, per esempio, c'è scritto chiaramente che il diffusore non deve introdurre ritardi tra le varie vie. Come dire che se il diffusore non contiene difetti il sistema corregge quelli introdotii dell'ambiente. E' noto che questa correzione implica delle approssimazioni perchè, in teoria, non sarebbe possibile perchè dovrebbe invertire una funzione non invertibile. Per farlo il sistema introduce delle approssimazioni. Evidentemente con queste approssimazioni non si può esagerare. In sostanza il sistema di correzione deve poter capire qualè sia la sorgente e quali siano le riflessioni da corrggere.

L'uso di molti sub woofer è possibile ma richiede che il ritardo relativo di ogni subwoofer debba essere regolato (e annullato) singolarmente. Solo in questo modo il DRC sarà in grado di distinguere la sorgente dalle riflessioni e correggere le riflessioni.
contrriamente viene un casino.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
Avatar utente
TomCapraro
Amministratore del forum
Messaggi: 7923
Iscritto il: 25/11/2016, 12:37
Località: Agrigento

Re: Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

#3 Messaggio da TomCapraro »

bibo01 ha scritto: 26/04/2021, 2:58 In un certo senso mi ricollego al post di Mario Bon sui subwoofer secondo Geddes per sentire il vs. parere sull'esperienza di un utente che è passato da un sistema con 2 subwoofeer ad uno con 3 subwoofer, misurando il tutto da diversi aspetti, ma soprattutto come una buona risposta in frequenza possa nascondere comunque parecchie magagne.
Il post in questione è abbastanza lungo, ma vale la pena di leggerlo fin in fondo: https://audiophilestyle.com/forums/topi ... nt-1127941

Qui le 3 misure in alto sono del sistema "Originale" con 2 Subs Config #1). 1/12th Smoothing;
le 3 misure in basso sono del sistema "Nuovo" con 3 Sub Config #2) 1/12th Smoothing
Immagine

Mi piacerebbe sentire il vs. parere di cosa l'utente avrebbe dovuto/potuto fare diversamente, sugli step affrontati e sulle conclusioni raggiunte.

"Ora che ho avuto la possibilità di confrontare direttamente le due configurazioni/layout con l'ascolto e con misurazioni un po' scientifiche, è diventato chiaro per me che, se non vengono presi in attenta considerazione TUTTI i dati di misurazione e il processo di configurazione iniziale non è corretto, si potrebbe sprecare tempo prezioso ad ascoltare il proprio sistema con qualche problema nascosto sotto le coperte. Anche se tutto può sembrare a posto".
...Gianluca...non capisco il motivo per il quale l'autore del 3D definisce quelle risposte in frequenza "fantastiche"
C'è una scala rappresentata a passi di 10db moderatamente "compressa", e l'andamento di quella curva produrebbe -di base- un suono squilibrato: attufato nelle tre prime linee e "senza bassi" nelle tre linee sotto.
Dunque aldilà del fatto che un sistema in ambiente non è a fase minima (ma ad eccesso di fase) a me sembrano risposte in frequenza approssimate e parecchio da migliorare.
Anche se una risposta in frequenza avesse un andamento di tipo psicoacustico, se rappresentata a passi di 10dB, apparirebbe alla vista come quasi un righello.
La resa di una curva psicoacustica è già al limite, vale a dire è una curva che verte verso ascolti ad elevato SPL.
saluti, Tom
Avatar utente
bibo01
Messaggi: 238
Iscritto il: 25/11/2016, 23:41

Re: Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

#4 Messaggio da bibo01 »

Grazie Mario e Tom. Ho aggiunto i vs. contributi alla discussione inziale 8-)

A quanto pare, l'utente per i sub e il proprio sistema aveva usato anche Audiolense che prende in considerazione molte variabili quando vengono creati i filtri.
Secondo voi che cosa avrebbe dovuto fare/aggiungere alle sue iniziali misurazioni per raggiungere un risultato migliore?
1) Migliorare la scala della risposta in frequenza per vedere i problemi
2) La waterfall per la risposta all'impulso l'ha fatta
3) ???

L'utente ha aggiunto le misurazioni fatte per il delay dei vari sub. Per favore fate riferimento al suo post che è più completo.

Immagine

...e, riguardo alla scala della risposta in frequenza, ha aggiunto che il picco peggiore è di circa 10dB.
Avatar utente
TomCapraro
Amministratore del forum
Messaggi: 7923
Iscritto il: 25/11/2016, 12:37
Località: Agrigento

Re: Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

#5 Messaggio da TomCapraro »

.... relativamente alla risposta in frequenza, non al delay del ritardo, non è questione di picco... bensì di andamento.
Tra il primo segmento (fino a circa 200hz) e la zona delle armoniche (da 1500hz a salire) vi è un calo drastico e repentino con una differenza in attenuazione tra i 10db e i 15db.
Una curvatura del genere uccide la resa armonica del suono.
saluti, Tom
Avatar utente
MarioBon
Amministratore del forum
Messaggi: 9153
Iscritto il: 24/11/2016, 13:13
Il mio Impianto: molto variabile: Amplificatore Audio Analog, Diffusori autocostruiti, lettore CD autocostruito.
Località: Venezia
Contatta:

Re: Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

#6 Messaggio da MarioBon »

Secondo me la prima cosa è presentare i dati in modo leggibile. Per far entrare il grafico nella pagina ho tolto una fetta di frequenze e limitato il campo da 20 a 20kHz
Immagine

Adesso si capisce meglio quanto sia stata compressa la scala verticale.

La seconda configurazione con tre woofer sembra molto simile a quella proposta da Geddes (con un woofer in angolo e gli altri messi ad minkiam). Come ho già detto questa configurazione richiede che il ritardo di ciascun woofer sia compensato nel punto di ascolto oppure al limite una frequenza di taglio dei subwoofer molto bassa (ben sotto 100 Hz). Se è stato fatto se ne può parlare, se non è stato fatto non ne vale la pena.

La cosa più ragionevole da fare è prendere due sub woofer, posizionarli vicini ai satelliti e usare il DRC.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
Avatar utente
bibo01
Messaggi: 238
Iscritto il: 25/11/2016, 23:41

Re: Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

#7 Messaggio da bibo01 »

MarioBon ha scritto: 27/04/2021, 9:28...
La seconda configurazione con tre woofer sembra molto simile a quella proposta da Geddes (con un woofer in angolo e gli altri messi ad minkiam). Come ho già detto questa configurazione richiede che il ritardo di ciascun woofer sia compensato nel punto di ascolto oppure al limite una frequenza di taglio dei subwoofer molto bassa (ben sotto 100 Hz). Se è stato fatto se ne può parlare, se non è stato fatto non ne vale la pena.

La cosa più ragionevole da fare è prendere due sub woofer, posizionarli vicini ai satelliti e usare il DRC.
Di seguito è riportato un grafico che mostra il ritardo di gruppo del sistema nel suo stato corrente (ad es. 3 Subs Config # 2).

Tutti i canali sembrano allinearsi abbastanza bene per la maggior parte. I ritardi di tutti i canali nella posizione di ascolto principale vengono presi in considerazione quando vengono creati i filtri di correzione.

Immagine

Sotto le impostazioni di sweep di misurazione di Audiolense viene mostrato il ritardo effettivo tra il momento di arrivo di ciascun altoparlante al microfono sull'MLP. Che io sappia tutti i canali sono ritardati per tenere conto dell'altoparlante con ritardo più lungo dell'MLP trovato quando viene eseguita la scansione di misurazione e vengono generati i filtri di correzione.

Puoi vedere in questo caso che uno degli sweep dei Subs impiega 9,4x / ms per arrivare al MIC

Immagine
Avatar utente
MarioBon
Amministratore del forum
Messaggi: 9153
Iscritto il: 24/11/2016, 13:13
Il mio Impianto: molto variabile: Amplificatore Audio Analog, Diffusori autocostruiti, lettore CD autocostruito.
Località: Venezia
Contatta:

Re: Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

#8 Messaggio da MarioBon »

Immagine
faccio troppa fatica a leggere questi grafici quindi queste sono le mie ultime osservazioni.

Se leggo bene a circa 70 Hz il ritardo di gruppo vale oltre 100 ms (se fossero 100 metri sarebbe infinitamente peggio).
in 100 milli secondi il suono percorre 34.4 metri mentre la lunghezza d'onda a 70 Hz vale poco meno di 5 metri (4.9143 m).
Fatevi una domanda e datevi una risposta.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
Avatar utente
TomCapraro
Amministratore del forum
Messaggi: 7923
Iscritto il: 25/11/2016, 12:37
Località: Agrigento

Re: Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

#9 Messaggio da TomCapraro »

Chiedi Gianluca a quel signore cosa rileva all'ascolto che non va.
Mi sembra che ha chiesto un esempio di come dev'essere la risposta in frequenza.
...intanto cerchiamo di capire cosa avverte di strano nel suo sistema.
Se poi ha gli mdat e te li gira possiamo anche rappresentare le sue misure in modo piu osservabile.
saluti, Tom
Avatar utente
bibo01
Messaggi: 238
Iscritto il: 25/11/2016, 23:41

Re: Una buona risposta in frequenza non sempre dice il vero

#10 Messaggio da bibo01 »

L'utente originale è contento così com'è.
Era già contento con il sistema #1. Pur ammettendo che, quando è arrivato il sistema #2, ha capito che prima viveva in una forma di "beatitudine ignorante" (ignorant bliss). Infatti, a me sembra che ora sia una "beatitudine ignorante #2", ma siccome è felice così com'è ora, non c'è bisogno di perderci altro tempo.
Vi ringrazio, comunque, nella speranza di aver incuriosito qualcuno in situazioni simili a misurare il proprio ambiente/sistema adeguatamente.
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 14 ospiti