Rephase, come capire quali interventi effettuare sulla fase?

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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TomCapraro
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Re: Rephase, come capire quali interventi effettuare sulla f

#31 Messaggio da TomCapraro »

MarioBon ha scritto:Tanto per puantualizzare il mio pensioero: meglio ottimizzare anche la fase seppur in un punto.
Gli errori saranno comunque minori che in un sistema non ottimizzato. Resta il fatto che, spostando un po' la testa, le cose cambiano (ma stiamo spaccando il capello in quattro).
Esatto perchè in realtà non è che il suono cambi in modo apprezzabile.
Sabato è venuto a trovarmi un amico, ho ceduto il posto ottimale a lui e mi sono seduto ai lati del divano.
Tranne che per una corretta ricostruzione scenica (quella si ottiene nello sweet spot in tutti i casi) sentivo benissimo, e in modo preciso ed articolato.
Considerando che utilizzo in bassa frequenza una correzione ad eccesso di fase (e con numero di campioni elevato nella finestra temporale) tutti i discorsi relativi ai problemi del "pre-ringing" sono aria fritta.
saluti, Tom
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Zapuan
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Re: Rephase, come capire quali interventi effettuare sulla f

#32 Messaggio da Zapuan »

Tanto per puntualizzare anche il mio pensiero, la fase è una limatura di fino (lucidatura?) che presuppone che gli altri parametri, tra i quali anche la risposta in ampiezza, siano a posto. Quanto è "a posto"? +-3db rispetto la target scelta?
I 17 cm di distanza sono significativi?
L'obiettivo sarebbe una fase lineare nella zona di ascolto, diciamo due o tre posti sul divano, soprattutto a frequenza da bassissima a media, ove siamo più sensibili alla fase.

Detto questo non sono affatto sicuro di quanto si senta rispetto una buona drcizzazione, ma ormai che non ha più senso cambiare cavi ed elettroniche varie il gioco passa a un altro livello, l'ottimizzazione dell'interazione con l'ambiente.
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Re: Rephase, come capire quali interventi effettuare sulla f

#33 Messaggio da MarioBon »

Stando a quanto si legge in letteratura l'apparato uditivo sarebbe più sensibile alla fase nell'intervallo tra 500 e 2000 Hz.
Le frequenze più basse hanno lunghezza d'onda molto maggiore di 17 cm (distanza tra le orecchie) e la differenza di fase (tra le orecchie) diventa troppo piccola. Per le lunghezze d'onda più corte invece, i 17 cm rappresentano più periodi e questo impedisce di stabilire una differenza di fase univoca per cui l'apparato uditivo, per la localizzazione, utilizza la differenza di intensità.
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Re: Rephase, come capire quali interventi effettuare sulla f

#34 Messaggio da carlochiarelli »

In teoria con rephase si può fare tutto quello che fa dirac, Drc di Sbragion, o altri. Quello che è difficile sono i criteri di pesatura degli interventi. In pratica capire se alcuni interventi di modulo e fase sono da fare e con che criterio: il fatto è che per compensare un buco puoi amplificare ma anche sfasare e poi devi stare attento a al preringing e pensarlo...
È praticamente impossibile.
Una possibile maniera di operare è quella di vedere la fase nei primi periodi e correggere in fase quelli.
È utile vedere di linearizzare le wavelet ma a mano la vedo dura dura.
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Zapuan
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Re: Rephase, come capire quali interventi effettuare sulla f

#35 Messaggio da Zapuan »

Carlo, non ho capito, cos'è impossibile?
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Re: Rephase, come capire quali interventi effettuare sulla f

#36 Messaggio da carlochiarelli »

È impossibile replicare a mano con rephase con la precisione richiesta quello che fa un software di correzione drc.
Rephase compone filtri fir ma la strategia la devi mettere tu.
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MarioBon
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Re: Rephase, come capire quali interventi effettuare sulla f

#37 Messaggio da MarioBon »

Poter aggiustare la fase è senza dubbio una figata fosse solo per il miglioramento che porta nella risposta impulsiva. Tuttavia cosideriamo la figura che segue:
Immagine
Rappresenta un altopalante con un cono molto leggero e poco rigido che è soggetto a delle rotture violente. Prendiamo la rottura a 940 HZ. In questo caso una parte del cono va in avanti mentre un'altra va indietro. Qualsiasi gabola possa inventarsi un DSP la situazione sarà sempre quella: una parte va avanti e l'altra indietro. Non metto in dubbio che si possa ottenere una risposta piatta e con fase definita anche con questo altoparlante particolarmente sfigato ma mi domando: quali e quanti salti mortali dovrà fare il DSP?
Meglio usare un altoparlante con meno difetti.
Quindi è vero che si può correggere tutto ma bisogna anche capire quali errori, una volta corretti, portano ad un effettivo benefcio e quali invece rischiano di incasinare le cose.

Questi nuovi strumenti sono potentissimi ma nascono per correggere i difetti introdotti dall'ambiente e non gli si dovrebbe chiedere di correggere i difetti propri degli altoparlanti. Gli altoparlanti devono essere buoni di partenza.
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Zapuan
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Re: Rephase, come capire quali interventi effettuare sulla f

#38 Messaggio da Zapuan »

Sicuramente Mario, non considero nemmeno la possibilità di usare ap nella gamma di brek-up. Perché mai nel 2020 si dovrebbe fare?
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Re: Rephase, come capire quali interventi effettuare sulla f

#39 Messaggio da MarioBon »

In campo Pro si fa e, a volte, si è costretti a farlo. Per esempio se si deve realizzare per forza un sistema a due vie e facile avere dei break-up in banda passante.
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