Un affare serio di calabrese

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Svarione
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Il mio Impianto: K.heresy,audion silver night 300b,cdi naim
In estate causa calore valvole preferisco un ampli rega brio, e systemdek
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Un affare serio di calabrese

#1 Messaggio da Svarione »

Questo affare serio di calabrese fa capire il suo modo di interagire con il mondo reale molto più del solito appassionato che si lamenta del suo modo di comportarsi, o dello sputtana*ento in cui incorre a detta di altri professionisti, o delle solite vaccate che dice chissà se ci crede anche lui,...poi chissà quali accordi avrà preso con quell’appassionato, e poi tutti sbagliano.

No, questo è proprio il pensiero di calabrese espresso seriamente, il suo modo di operare professionalmente, finito in una ennesima diffida, ovvio, e da lui ripreso nel suo forum, e che io commento mettendomi nei panni dell’imprenditore a cui è rivolta la proposta di collaborazione di calabrese.

infatti il suo tread inizia con

“E' passato tanto tempo, per cui non c'è nulla di male a render pubblica la vicenda.

Accadde che alla Mostra a Roma, in ottobre 2008, io ascoltai il "Mostrino" di ***, parlandone bene sul forum di VHF e scatenando le animatissime quanto prevedibili reazioni dei "sostenitori-dei-conini-ini-ini"...
*** mi invitò ad andare a trovarlo, per avviare una collaborazione, ed io gli buttai giù una scaletta (che vedo di postare qui di seguito.)

Alla successiva visita fui accolto con entusiasmo, dato che le idee che proponevo erano quanto meno "frizzanti".


Questi i suoi preamboli, ecco la famosa scaletta inviata Per email il 21 ottobre 2008, quindi a caldo.

Omissis

Vi è un secondo motivo per prevedere una prossima sostituzione di migliaia di sistemi di diffusori, nelle abitazioni degli appassionati: la (ri)scoperta del “problema” scoperto da Allison e Berkovitz, cioè della presenza di picchi e buche nella risposta dovuti alle riflessioni dalle tre pareti più vicine. Che senso avrebbe passare da 16 a 24 Bit, se la timbrica della gamma bassa è compromessa, come nel 95 % degli attuali sistemi ?
Ebbene, i Forum stanno permettendo di superare la “censura” sinora imposta dalla stampa tecnica sul problema. Questa censura ha danneggiato il mercato, ed è bene neutralizzarla.


Previsione di migliaia di sostituzioni? E io er negozio l’ho, li aspetto tutti, ma so troppi, me contento de meno, ma avrà esagerato un pò.
I forum superano le censure de che? Imposte dalla stampa? Da neutralizzare per evitare danni al mercato? E speriamo di guadagnare per l’intanto con il passaggio da 16 a 24 bit, con sta stampa, e se poi vendo pure qualche diffusore come sempre è avvenuto finora non è male


► Come progettista, io sono stato sempre attivo, in questi ultimi 30 anni, ma sul settore professionale. Il fatto di aver frequentato qualche Forum durante le vacanze estive mi ha fruttato una valanga di lettori e di estimatori. Sul mio Sito in 15.000, essi hanno trovato teoria al più alto livello, misurazioni e foto di praticamente ogni tipo di diffusore esistente… E’ normale che le richieste di riprogettare qualche “Mostro” stiano fioccando, e sia un peccato disattenderle.

Annamo bene, questo me sta a di che tiene er forum big, er lavoro suo gli ordini e le commesse e che dobbiamo collaborare sulla base di un peccato eventuale a disattenderle, mo sta a vede che vuole er risarcimento? Che ce spiace pure a collaborare? ma non sono io che lo cerco.


► Qualcuno si è spinto fino ad auspicare “i diffusori di Fabrizio Calabrese nel suo negozio ...!
► Le attuali vostre proposte “Top” presentano un rischio insito nell’adozione di configurazioni in qualche modo note: quello di possibili copie autocostruite, che finirebbero col fare in qualche modo i conti in tasca al produttore, da cui l’obbligo a scegliere componenti costosissimi (vedi gli ALE o i Supravox), però altrettanto facilmente reperibili (ed a prezzi noti) dai vari appassionati.

Ah allora lo fai per qualcuno? Ma abbiamo già parlato, devi dà delle soluzioni


► Diverso sarebbe il caso di configurazioni totalmente innovative e “diverse” quali quelle che mi appresto a proporre, che potrebbero, peraltro, essere anche brevettate, specie qui in Italia, dove è possibile anche il solo “brevetto di modello”.

E perchè non se la brevetta lui e se rivende il brevetto o mi vende poi il diffusore? ha l’oro in mano e viene a dividere, boh


Ma oltre agli “oggetti” mi sono permesso di studiare anche una specie di strategia a tappe:
 La prima tappa è stata già avviata, del tutto inconsapevolmente: abbiamo entrambi creato un interesse enorme per le trombe, o comunque per i diffusori efficienti e potenti.
 Anche grandi aziende come JBL, Tannoy, Avantgarde, e nuove, come Cessaro, hanno fatto lo stesso, creando interesse diffuso, ma con prodotti che hanno ciascuno qualche bel “difetto”, come è già stato per Altec, Klipsch, Acapella…
 Una spinta parallela, ma fortissima, le crea di dibattito sulla linearità della risposta alle basse frequenze e sulle anomalie create dalle riflessioni dalle pareti vicine… (anticipo di un poco, ma noi saremo in grado di proporre le soluzion,i anche come upgrade…!)
 La seconda tappa sta appunto nel creare la leggenda, su una progettazione avanzatissima, percepita dagli appassionati come assolutamente diversa e superiore rispetto a qualsiasi tentativo di autocostruzione. Osservando imparzialmente le due figure professionali, la mia e quella del vostro validissimo collaboratore che ha progettato gli impianti Top, si evince facilmente che una sola -quella personale- si presta a “scoraggiare” qualsiasi tentativo di imitazione da parte di tutto quel consesso di appassionati che si sentono depositari di sterminate conoscenze, ma che mai e poi mai raccoglierebbero la sfida di progettare un impianto da Palasport o adatto a sonorizzare un’orchestra sinfonica, con l’originale a qualche decina di metri… per confronto…!

Del tutto inconsapevolmente? ma che scendiamo dal banano?
Creare la leggenda su una progettazione avanzatissima? Una leggenda di cosaaa?da creare?
Ma è avanzatissima sta cosa o un inciucio?
Che io ce devo tornà ar negozio.
E poi che ci ha contro il mio collaboratore? E che gli vuole male? ma se basta la sua presenza per scoraggiare copiatori perchè non se li vende col suo nome manco er brevetto ha da fà, e perchè non fa fiere? solite fanfarate e invidie



 Esiste un modo semplice e (per voi) anche possibilmente assai vantaggioso, per alimentare la “sconcertata” ammirazione degli appassionati: quello di inaugurare una fitta serie di “upgrade” sui diffusori attualmente più in voga e considerati “perfetti”…
Prendiamo ad esempio le JBL Everest: una semplice misurazione e simulazione al computer mostrerebbe che i due coni stanno decisamente “stretti” in un mobile così piccolo, per cui il filtro di crossover è stato progettato in modo di sacrificare il rendimento di tutto il diffusore. La modifica: ne dico una tra molte possibili… Si smonta un woofer da ogni cassa, e con la coppia si realizzano uno o due sub risonanti ed efficientissimi, da collocare in angolo (per ottenere ulteriori dB di rendimento). Al posto del woofer smontato, si collocherà una piastra di eguale diametro, con un “vero” condotto reflex, accordato alto e con assai meno distorsione. Il nuovo filtro di crossover, fornito in alternativa, garantirà da 6 a 8 dB in più di rendimento, esattamente quanta è l’attuale attenuazione al di sopra di 100 Hz… Una variante potrebbe essere quella di lasciare i due coni, chiudendo il condotto reflex e realizzando due sub ancora una volta efficientissimi ed a banda stretta, sempre con un nuovo filtro e con eguale incremento di rendimento. Le varie versioni di upgrade possono tranquillamente coesistere, ed altre possono essere realizzate su misura per i clienti. Naturalmente questi upgrade verranno subito proposti (in gran segreto) ai primi acquirenti delle Everest, che potranno saltare a piè pari le striscianti critiche che si stanno già diffondendo… avendo in più la soddisfazione di possedere un “esemplare unico”.

Gran segreto? ai primi acquirenti delle everest? O mamma che me fa fà er carbonaro?
Fitta serie di upgrade di diffusori in commercio? Ma io li vendo già senza modifiche e senza spesa
Ma poi sono sul mercato da anni, ho una reputazione, e che mi metto a modificare in gran segreto le jbl?
Striscianti critiche? E chi le fa? Er forum? la stampa?lui? E devo leggere.


 Il passo successivo sarà quello di proporre degli upgrade per una vasta serie d’impianti di cui disponete come usato o demo, per i quali si verrebbe a compensare la caduta di valore… Gli upgrade saranno effettuati sulla base di misure sofisticatissime, che individueranno il particolarissimo aspetto di un “ottimo” diffusore che possa essere migliorato di molte volte: le stesse misurazioni confermeranno la riuscita del tentativo.
Ancora un esempio: sappiamo tutti che il punto debole delle Klipschorn è la gola troppo stretta del midrange, che produce troppa distorsione di II armonica, perlomeno per gli standard di oggi… ebbene l’upgrade consisterà in una nuova tromba, direttamente sostituibile, con un driver della nuova generazione, con 30 volte meno distorsione…
Da lasciare a bocca aperta sia alle misurazioni che, soprattutto, all’ascolto, grazie ad un nuovo filtro di crossover… Naturalmente tutti questi upgrade saranno reversibili o sostituibili con altri successivi, per esempio filtri di crossover “su misura” per le impedenze d’uscita più alte dei finali a valvole non controreazionati..

Caduta di valore? Ma che sta a scherzà? Che devo prevedere di perderci pure li soldi con sta strategia a tappe ?
Modificare le khorn? Fare crossover nuovi, su misura, reversibilità, upgrade e modifiche del mio usato e demo?ma che ha la fissa sto tipo, me fa diventà un negozio punto vendita di audiocostruzioni e gadget.
Ma sta cosa costa pure, o ci smeno o spendo. Geniale de sto passo me magno er guadagno de una vita e pure tocca lavorare a modificare per vendere senza smenarci.


 La tappa che segue è delicata: si proporranno gli upgrade degli stessi diffusori Top , per entrambe le configurazioni: essa prevede un’aperta ed ufficiale collaborazione tra i due progettisti, con un graduale e convinto passaggio di mano.

cconvinto passaggio di mano? Ma quello te spacca la faccia
Ah ufficiale, ce devo anna a mette la mia de faccia, mah
Delicata si, sta tappa.


 A questo punto inizia la parte più interessante della possibile nostra collaborazione: la proposizione di soluzioni completamente innovative, rivoluzionarie sia nell’aspetto che nelle prestazioni. Sono gli impianti nati per far sognare gli appassionati. Personalmente preferirei un’escalation che parta da qualcosa di ancora riconoscibile, come, per esempio, un sistema a tromba da angolo, tipo Klipschorn o “Squillo di tromba”, che introduca agli appassionati il suono delle “vere trombe per bassi”. Il punto è delicato: tutti i sistemi a tromba commerciali hanno infatti condotti molto più corti dei due-tre metri necessari (anche le Klipscorn, che usano la tecnica della “gola di gomma”, cioè una espansione iniziale troppo veloce per essere efficace all’estremo inferiore, diversamente dal mio “Mostro” e dal kit “Squillo di Tromba” entrambi degli anni ’80. Ancora una mossa per alimentare la “leggenda”.
 Seguirà la proposta di un vero “Mostro”, cioè di un impianto da 130-140 dB, che ricopra una parete ma non sottragga più spazio di 30-40 cm. e che si possa nascondere, volendo, dietro una libreria o una tenda (esclusi i bellissimi mid e tweeter…).

Oh se fa iinteressante davvero, ma per te, io introduco gli appassionati al suono delle vere trombe, con le klipschorn più il tuo mostro, e un kit lo squillo di tromba, tutta roba degli anni anni 80 che serve ad alimentare la leggenda, ma di chi?
Delle khorn no di certo, e allora dei tuoi squillo e mostro, e lo fai nel mio negozio?
Va beh che ho preso schiaffi, rischiato in gran segreto modificando le jbl, messo soldi per farti modificare il mio usato e demo, di cui naturalmente ti prendi le misure, quando non so che altro, ma pure farti diventare leggenda i tuoi prodotti di 40 anni fa, pure in kit, e venderli pagandoti mah.
Salvo poi far uscire per incanto un nuovo mostro ancora più potente e che gli dico a chi ha acquistato quelli vecchi? Magia? Avete acquistato vintage?
Poi 130, 140 db....da nascondere dietro una libreria o una tenda escluso i mid ma che so un mago dei baracconi?


 Ma siamo ancora alle fasi iniziali di un percorso in cui ogni tappa deve essere in grado di allertare tutta la stampa e tutti i Forum: ma non solo quelli italiani…! Già dagli upgrade, infatti, dovremmo predisporre un’attenta opera di pubblicizzazione anche all’estero, verso tutti i mercati potenzialmente più interessanti (Paesi Arabi, Russia, Giappone). Questo è reso possibile assai più facilmente proprio per il fatto di disporre di un vero “progettista”, cioè di un teorico che possa sostenere la bontà dei suoi progetti mediante il supporto di misurazioni d’avanguardia (visto che le prove d’ascolto dall’estero sono inevitabilmente costose). Anche un cliente USA o inglese di una coppia di JBL Everest o di Avantgarde potrebbe infatti essere interessato ai nostri upgrade, se presentati in maniera professionale, e non come il parto dell’ennesimo “guru”

Annamo bene, la fase iniziale, altri soldi i miei, altre modifiche, altri upgrade ora pure avantgarde così perdo la fornitura pure di quelle, e tutto supportato dalle tue misurazioni, quindi ancora, ti faccio pubblicità e ti pago, per vendere quello che già vendo e che man mano viene sostituito dai prodotti tuoi, o modifiche tue.
(Che tu peraltro non immetti sul mercato con li soldi tua)


 Arriviamo ora ai tre gradini più importanti del progetto: il primo sarà quello di presentare un sistema a tromba del tutto innovativo, al quale sto lavorando da tempo e nel più assoluto segreto (in attesa di perfezionare il Brevetto). Quel che se ne può dire, in questa fase, è che esso ha tutte le premesse per garantire un’estensione di risposta tale da inglobare in una sola tromba le attuali tre vie, p.es. di un’Avantgarde Trio, con prestazioni sostanzialmente superiori, in termini di rendimento e potenza, grazie ad una direttività di emissione mai così omogenea. Si tratta di un diffusore in grado di ridisegnare il rapporto trasduttore-ambiente, potendo operare in stanze anche rivestite di vetro o di marmi (tranne che alle spalle dell’ascoltatore).
 Il gradino successivo (già collaudato… e funziona !) sarà quello di superare le trombe…
Il nuovo “Mostro” avrà la capacità di potenza del primo (140 dB) ma l’ingombro di una coppia di Magneplanar, ma soprattutto una distorsione diverse volte inferiore a quella di qualsiasi possibile alternativa commerciale. Questa configurazione potrebbe inaugurare anche una linea di elettroniche dedicate, soprattutto finali a valvole di potenza “vera”, con batterie di KT88 o tubi trasmittenti, come le 4CX250, bellissime e piccolissime.
 La terza fase, che presuppone il successo di tutto il percorso precedente, sarà quella di proporre una versione “compatta” del nuovo sistema Top, di cui ripeterà la configurazione, ma con componenti del costo complessivo inferiore ai 500 Euro… Le prestazioni sono quelle di un’attuale Klipschorn, senza obbligo di angoli liberi, con peso ed ingombri assolutamente normali.

E guarda l’unica cosa interessante di sta collaborazione è la terza fase, che tu fai presupporre subordinata a una strategia, a passi che fanno comodo solo a a te, e che a me non interessa.
Un paio di klipschorn, ma perchè nomini sempre quelli, con meno di 500 euri di componenti, senza posizionamento obbligato e con ingombri normali.
Okkkk
Se per normale intendiamo la stessa cosa, si può fare subito, velocemente e senza fasi, gradini, tappe, upgrade e leggende.
Massimo guadagno minima spesa.
Ma, e c’è un ma, per fare sta meraviglia bisogna che facciamo tutta la scaletta tua, brevetti non ne hai, vendute men che meno, siamo nel 2008 vorrai arrivare al 2020 per vederne una? E io che faccio, famo er contrario, vendemo le khorn tue e famo li soldi, ma perchè non lo fai tu cor tu nome che tutti se spaventano e con i tuoi brevetti?
Ma da questo è meglio stare alla larga.



 Fin qui le tappe, la cui sequenza può essere anche velocissima: io sto già lavorando sull’ultimo impianto, con prototipi funzionanti e misurabili, che, spero mi si comprenda, ho assolutamente sottratto alla vista di chiunque…
► E’ abbastanza superfluo sottolineare che questa strategia presuppone un grande affiatamento, perché ogni passo moltiplica le possibilità di successo di quello che segue,
a parità di risorse investite.
► Abbiamo entrambi forze soverchianti, nei confronti di qualsiasi possibile concorrenza, quanto meno nazionale. Voi avete un radicamento inavvicinabile da alcun altro rivenditore o importatore italiano,
omissis

Oh un grande affiatamento di sicuro manco fossimo parenti, le mie forze le conosco, vediamo le tue.


► Per quanto mi riguarda dispongo di un teatro da 700 posti per le prove, di una sede in zona centrale (300 m. da San Pietro) utilizzabile per gli ascolti del sistema più avanzato (prima ancora di rivelarne pubblicamente l’esistenza…), nonché di tutti gli analizzatori e microfoni di misura che si possa desiderare (Techron TEF-12 e TEF-20, MLSSA, Smaart, Dirac e microfoni Bruel & Kjaer in grado di misurare da 11 a 164 deciBel).

Dirac? Va beh ma soldi? Prodotto? Analizzatori e microfoni ne ho, sale e teatri che ci faccio? Te li vendi e facciamo una società nuova? li devo comprà io? Ce voiono li soldi, i diffusori klipsch tuoi a 500 euro di componenti, i clienti, il magazzino.


► Resta poi aperta la prospettiva di lanciarsi insieme su una particolare branca dell’Audio Professionale, che è quella del rinforzo permanente di Musica Classica negli spazi riverberanti, come i piccoli e medi Palasport. Queste strutture, che esistono in quasi tutta Italia, sono sicure e facilmente agibili, ma godono di una fama immeritata in quanto all’acustica. Con un impianto audio direttivo (amplificato a valvole) la maggior parte dei loro problemi scompare, lasciando a disposizione spazi economici, la cui utilità sociale giustifica la concessione relativamente facile di finanziamenti comunitari .
Personalmente ho già sonorizzato il PalaEur ed il Pala dé André (con Josè Carreras), nonché l’Orchestra Sinfonica della RAI nella Basilica di San Petronio (Bologna), sempre con risultati testimoniabili sia da misure che da uditori rintracciabili, a conferma.
Qui a Roma non ho incontrato alcuna struttura commerciale in grado di supportare questo tipo di commesse: per questo auspico un vostro interessamento.

E siamo tornati lì, devo interessarmi, supportare, meglio lasciarlo dove è.


Cordialissimi saluti.

Roma 21 ottobre 2008 Fabrizio Calabrese

Passano i giorni, le settimane e succede qualcosina nei forum fra queste due mail, e il negoziante e calabrese vengono, come sempre quando c’è di mezzo il fenomeno, a una disputa feroce su vhf, è nella risposta del negoziante comunque, che arriverà eccome se arriva.

Cosa dice calabrese di quel polverone?

“In seguito io misi a punto gli Impianti-Provocazione, che dovevano (tra l'altro) dar modo a ***di valutare le mie effettive competenze: ma lui non venne mai ad ascoltarli.

In quel periodo Audiofilofine (col nick Enifolifoidua...) pubblicò su VHF i link che dimostravano come il Minimostro di. ***fosse praticamente identico ad un Kit Artec, mentre il "Mostrino" era preso dalla rivista Sound Practices (il Kit "Blue Thunder"). Ovviamente io capii che la proposta di collaborazione era solo un modo per guadagnar tempo e togliersi dai piedi i costosi prototipi... e non ne fui propriamente entusiasta.”

Poco eh, nulla, solo che mise a punto il solito impianto provocazione costozero, e che la proposta era un modo di guadagnare tempo, ma figlio mio, la proposta di collaborazione l’hai formulata tu, non l’operatore.
RICORDI?
Anzi, è tanto vero che non te la nanna nemmeno e ci sarà un motivo genio del lago?
ma tu lo avevi già capito era respinta ciccio bello.

e hai deciso di farti grande quel tanto che basta da far capire il tuo potere contrattuale, questo si chiama minaccia commerciale, ricatto commerciale. più di strisciante critica alle jbl, e comunque in questi casi un professionista non agisce così, non ti dirò come ovvio, tanto tu non dimostri di esserlo, ne andando a comportarti cosī, ne a fare proposte infantili nemmeno degne di risposta ,infatti mai pervenuta a quella data.

ma seguiamo la seconda mail di calabrese, successiva ai chiarimenti avvenuti su vhf.

Perciò il 23 marzo 2009 dopo sei mesi di mancata risposta dalla proposta calabrese e uno scorno in un forum, il nostro riparte, sempre per email, ovvio.

In attesa della Vs. prossima e graditissima visita, provvedo a riordinare e ad aggiornare i punti a suo tempo sottoposti alla Vs. attenzione.
►omissis
Questo io lo sto da mesi tentando di favorire , mediante un’assidua presenza sui Forum, che mi ha già fruttato più di una richiesta di progettazione e realizzazione d’impianti.
► Naturalmente c’era un precisa strategia, dietro ai miei interventi, che si rivelerà quanto mai efficace qualora noi si possa finalmente attivare la collaborazione: il periodo di apparente pausa, che con questo pro-memoria finisce, ha avuto tre scopi fondamentali:
1)- Affermare la personale competenza PRIMA di proporre alcuna realizzazione commerciale: operando al contrario avremmo destato le giustificate reazioni degli operatori, restringendo le possibilità di affrontare aspetti controversi, sui Forum (aspetti che –tuttavia- sono quelli maggiormente promozionali, in termini di immagine).
2)- Avviare il progetto di Auditorium con amplificazione tutta valvolare, che si rivelerà fondamentale nello stabilire finalmente il trait d’union tra musica eseguita e riprodotta, in quanto è prevista la distribuzione via Internet dei Files audio registrati ad alta dinamica e ad alta risoluzione, ascoltabili dunque in preferenza con impianti audio ben dimensionati.
3)- Attendere la pubblicazione della seconda parte delle “spiegazioni alle misure sui diffusori” da parte di Audio Review… Un elemento fondamentale della mia strategia.
► Approfondisco subito quest’ultimo punto, che è nuovo.
Ho sperimentato, sui Forum, che la reazione degli attuali appassionati alla spiegazione della presenza di “problematiche tecniche” (come la questione delle riflessioni dalle pareti vicine, scoperta da Allison e Berkovitz) ed alle proposte di eventuali soluzioni… è completamente diversa da quella tipica negli anni d’oro dell’Hi-Fi.
Allora qualsiasi aspetto innovativo faceva da propulsore alle vendite, mentre oggi sembrano avere (anzi hanno) maggiore importanza aspetti relativamente marginali, perlomeno dal punto di vista tecnico. Questo danneggia chi volesse proporre diffusori veramente innovativi ed assai performanti, come noi in caso di collaborazione.
La soluzione che ho escogitato è abbastanza ingegnosa ed adatta ad attirare l’attenzione di un gran numero di appassionati. In breve: già dall’epoca del progetto di ricerca che ho condotto per contro dell’APAT io avevo messo a punto delle nuove tecniche di misura, che hanno il pregio di utilizzare apparati di misura calibrati e certificati. Non solo, ma alcune delle misurazioni più importanti possono essere eseguite anche utilizzando delle schede audio professionali e dei normali PC, con software di editing economicissimi… In pratica una piccola rivoluzione, che porterebbe finalmente gli appassionati a poter assegnare delle “posizioni in classifica” molto precise a tutti i diffusori testati. I test sono semplici, possono (anzi devono) essere eseguiti in ambienti domestici, e forniscono come risultato uno o due parametri numerici, e non i soliti 10 grafici che necessitano di complesse interpretazioni e spiegazioni… L’idea è quella di far capire agli appassionati l’importanza di cambiare diffusori, ed eventualmente anche gli amplificatori. Questo proprio nel momento in cui l’interesse verso le “sorgenti” diminuisce o viene frustrato dalle soluzioni “informatiche”.

Rieccolo sto fenomeno, adesso che speravo mi venisse con quei diffusori da 500 euro, mi arriva con l’idea di far cambiare diffusori e ampli ai miei clienti, ma proprio ci fa, mi invita ad ascoltare una cosa provocazione, io devo far fare confronti in negozio e vendere ai clienti, quello che il cliente vuole, non quello che vuole calabrese .


► Ma l’operazione ha aspetti assai più delicati. Immaginiamo, infatti, di misurare e pubblicare insieme, sul mio Sito o sul Vs., o su entrambi, i risultati di decine di misurazioni su due distinti gruppi di diffusori: da una parte i sistemi “che tutti hanno in casa”, cioè i modelli più venduti del recente passato, dall’altra parte i sistemi ad alta efficienza e/o i nuovi diffusori più interessanti disponibili presso il Vs. punto vendita…
Gli appassionati scoprirebbero che molti, anzi quasi tutti, i sistemi che loro credevano linearissimi, hanno in realtà notevoli e reali problemi sia di tenuta dinamica (avremo una vera misura di TND/MOL…), sia di interfaccia con l’ambiente… Diversamente, i sistemi proposti saranno tutti curati in modo di conseguire VERE prestazioni spettacolari, sia alle misure che all’ascolto, e nel loro novero potranno, a Vs. discrezione, essere o meno inseriti i diffusori più noti del momento. Questo condurrà da una parte ad evidenziare in modo tecnico ed impersonale un numero di naturali limiti che i vecchi sistemi presentano, e che molti appassionati non conoscono, semplicemente perché nessuna testata ha mai insistito sul punto. Dall’altra parte questo comporterà un notevole incremento di “potere contrattuale” con i Vs. fornitori, il che non è certo una cattiva idea, soprattutto nel momento in cui si vanno a proporre soluzioni proprie, che potrebbero infastidire i produttori di oggetti in qualche modo simili.

TND/ MOL, prendere misure e pubblicarle comparandole con altre linearizzate, ma questo sa quanti clienti ho?


► Il lavoro da svolgere non è affatto cospicuo: occorre posizionare un diffusore ad una certa distanza da un angolo (da scegliere in modo che sia quella ottimale, o quella più tipica, in funzione della taglia del diffusore e della posizione dei trasduttori): quindi si invia un segnale di prova sintetico e si registra il responso mediante un fonometro calibrato, con un registratore digitale collegato. Una breve prova preliminare consentirà di accertare la tenuta termica del diffusore, calibrando il guadagno dell’amplificatore in modo che tutta la prova sia eseguita in condizioni di assoluta sicurezza, senza poter danneggiare i diffusori…
Il segnale di prova sarà unico ed a banda larga, riprodotto a gradini crescenti di qualche dB, ed elaborato molto semplicemente (come tutti potrebbero fare a casa…). Il diffusore provato beneficerà di una specie di check-up, il cui risultato potrà essere confrontato con quello rilevato –anni dopo- sullo stesso diffusore, per controllarne l’eventuale usura.

Una roba alla portata di tutti insomma.

► Quest’ultimo è un aspetto interessante anche per le normali attività di vendita, in quanto una simile “certificazione” può meritare un costo aggiuntivo standard, oppure si può offrire anche come semplice servizio… Una specie di “controllo” che permette di sapere innanzitutto se i due diffusori sono identici (specie nella distorsione), il che significa quasi sempre che sono sani o normalmente usurati. Avendo una certa banca dati, è anche possibile dire al cliente se le “sue” Magneplanar, o Klipsch, o AR sono in linea con le originali, o se sono più usurate della media. Immaginabile il numero di riscontri negativi, con conseguente possibile sostituzione senza reso o con reso valutato al minimo…!

Si bravo, così io lavoro e i clienti vanno sostituire i diffusori dove glieli valutano di più, un genio degli affari.

► Poiché la misura è semplice, non vi è alcun problema che qualche rivista l’adotti, anzi: loro avranno pochi casi da confrontare, a differenza di chi dispone di un ampio magazzino e di un portafoglio di clienti interessati… Questo, peraltro, è ancora uno sviluppo in più…
Infatti, se si offre agli appassionati con maggiori disponibilità la possibilità di un controllo a costi ragionevoli, con risultati calibrati e paragonabili con quelli rilevabili in futuro, non solo molti potrebbero aderire, ma, confrontati i risultati con quelli pubblicati sui Siti, potrebbero decidere un upgrade che –altrimenti- non avrebbero nemmeno considerato…
Qui di seguito riprendo alcuni dei punti fondamentali da me già suggeriti in ottobre, sui quali ho lavorato, per cui posso presentare i primi risultati:
■ Soluzione al “problema di Allison e Berkovitz”: nessuno dei lettori del Forum di VHF si è accorto, dalle foto, che la disposizione ed il tipo di subwoofers che ho adottato dei miei due “impianti provocazione” costituisce in pratica la soluzione tecnica ad un problema che affligge la pratica totalità sei sistemi Hi-End attuali, compromettendone non solo la neutralità timbrica, ma anche la distorsione e la tenuta in potenza, specie se equalizzati. Tuttavia, tutti quelli che hanno ascoltato i due sistemi se ne sono ben resi conto, da cui i commenti entusiastici, in parte pubblicati. Naturalmente la soluzione vera, cioè commerciale, avrà aspetto diverso ed ingombri minori (i miei sono impianti 130 dB…!).
■ Pilotaggio in corrente: anche questa tecnica è stata collaudata, con risultati spettacolari sia alle misure che all’ascolto, nei miei due “impianti provocazione”. Il punto è delicato: si tratta di modificare degli ampli, tipicamente a valvole, e non tutti si prestano. Al momento, la soluzione immediatamente proponibile (prima di disporre degli “adattatori” di cui al punto successivo) è un set “omaggio”, costituito dai due ampli cinesi modificati, a corredo dei sistemi di diffusori più impegnativi. Per i possessori di ampli modificabili vi sarà in questo modo il tempo di convertirli. In ogni caso, l’avvio del progetto dell’Auditorium a valvole porterà con sé la necessità di costruire di ampli dedicati, di potenza discreta (70-100 Watt) e con uscita in corrente, realizzati con standard Hi-End.

E lo sapevo che sta storia dell’amplificazione in corrente poi mi costava, altrochè berkokoso, adesso in ogni caso devo costruire pure un ampli per l’auditorium.


■ Adattatori al “pilotaggio in corrente”: esiste anche una soluzione tecnica elegantissima, che può essere commercializzata con successo come un piccolo “accessorio”: si tratta di un piccolo finale a valvole che operi come “correttore”, trasformando qualsiasi finale a valvole o a transistor in un finale “FeedForward” con uscita in corrente. Trattandosi di un accessorio, esso può essere facilmente prodotto in piccola serie, senza soverchi problemi.
■ Upgrade di diffusori TOP: Il successo del pilotaggio in corrente apre le prospettive di fornire dei “crossover sostitutivi”, che operino “in corrente”, eventualmente commutabili con gli originali, per un numero di diffusori, il cui requisito di base è un certo rendimento: in questo caso potranno infatti essere impiegati anche ampli del tutto convenzionali. Spiegherò meglio in seguito.
■ Upgrade specifici: se la prospettiva è quella di aprirsi anche ai mercati esteri, potrebbe essere interessante approntare delle “sezioni sostitutive”, per esempio una nuova sezione medio-alti per le Klipschorn, oppure dei bassi passivi dedicati per le Avantgarde, e così via.
Ogni presentazione costituirebbe l’occasione di pubblicizzare il Vs. punto vendita su Internet, specie se si crea una newsletter o se si programmano delle presentazioni sui Forum giapponesi ed americani…
■ Eventi mediatici: la disponibilità di un progettista-giornalista permetterebbe di organizzare degli incontri dedicati a singoli diffusori o amplificatori, in cui gli appassionati si vedrebbero commentare fin nei più minuti dettagli il progetto, presentare le misure, proporre gli upgrade. Un eventuale costo di accesso, da valutare, potrebbe essere reinvestito in termini di accoglienza, favorendo l’arrivo di gruppi più numerosi.

Un progettista -giornalista a caso immagino, ma non lo sopporto più adesso figurati dopo.

■ Mostre: omissis ...presentare ad ogni mostra un sistema nuovo, ottimizzato all’estremo per quella saletta, in modo di non ricadere nelle vicissitudini recenti.

Anche le mostre dei tuoi progetti vuoi pagate, ma fattele tu, con i soldi tua ste ottimizzazioni estreme, bravo.


■ Impianto a tromba di nuova configurazione: osservando le fotografie del mio “impianto provocazione” a tromba, si vede bene che la configurazione del basso è del tutto originale, nonostante io l’abbia progettata circa 35 anni fa… Una nuova versione, più slanciata e suggestiva, è già in approntamento. Le prestazioni sarebbero le stesse che sono state già confermate sia alle misure che all’ascolto. Superano qualsiasi realizzazione commerciale, con un discreto margine… Come potrete verificare direttamente.
■ Sistemi “oltre le trombe”: se non se ne avverte una precisa richiesta di mercato, suggerisco di posticiparne l’uscita ad un momento economicamente più florido…
■ Versione compatta: Il mio “impianto provocazione” minore è esattamente il prototipo funzionante di questo modello. I due satelliti hanno le stesse dimensioni di due AR-7 e montano un woofer da 8”/20cm. ed un driver da 1”/25mm., quest’ultimo privo di tromba.
I due sub attuali possono (anzi devono) essere sostituiti con modelli assai più piccoli, in quanto il prototipo di è dimostrato in grado di operare sino a circa 130 dB in un salone di 250 metri cubi, con 300+300 Watt sui sub ed appena 45+45 watt sui satelliti… Scalando di tre volte le potenze e di altrettanto i rendimenti, disporremmo pur sempre di un sistema in grado di raggiungere i 120 deciBel di picco anche in grandi ambienti…

Va beh sempre progetti tuoi adesso chiamalo impianto provocazione, ma le klipschorn, si quelle che avevi in versione migliorata e svincolate dal posizionamento costo da 500 euro?

Come potete osservare, tutte le premesse indicate ad ottobre sono state sviluppate ed i risultati sono concretamente ascoltabili. I tempi sono stati volutamente lunghi, in modo di favorire un collaudo pubblico e la conseguente diffusione di aspettative quanto mai positive: questo comporterà evidentemente una minore dispendiosità in termini di “lancio pubblicitario”. Operando diversamente, avremmo dovuto superare più di una opposizione, in un momento economico in cui non erano certo attese più commesse di quante ne abbiamo comunque raccolte, anche operando indipendentemente.
Quanto alla parte economica e contrattuale dell’eventuale collaborazione, rinvio al primo incontro, anticipando che le più recenti commesse che ho assunto prevedevano la separazione di costi di consulenza (assunti per singola commessa) da quelli di falegnameria e trasduttori. In questo modo si rende possibile aderire più elasticamente alle esigenze di finitura e componentistica rappresentate dal singolo cliente. A presto !!!

Insomma mi chiedi di comperarti i tuoi impianti, dici le premesse mantenute ma taci le miracolose klipsch da 500 euro, vuoi i soldi, pretendi che spendo i miei, e pure vuoi essere l’unico progettista cui fare capo, subordini la tua collaborazione al compimento di una scaletta tutta tua, che deve essere seguita, cui io non ho già risposto per farti capire che non interessa, mi aspetti a casa tua invece di venire tu con i tuoi diffusori come fan tutti, e pure me rompi li coioni su vhf.
Mo te rispondo


Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese Roma 23 marzo 2009
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