Fabrizio Calabrese: Le doverose scuse

Affermazioni da non dimenticare. Più che postare commenti postate le affermazioni di FC che vi hanno colpito.
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Fabrizio Calabrese: Le doverose scuse

#1 Messaggio da MarioBon »

il sig, Fabrizio Calabrese se ne esce con questo 3D
In attesa di DOVEROSE SCUSE
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 53ccfc333c
I post sono molto lunghi e non li riporto. Il sig. Fabrizio Calabrese prima chiede le scuse per una vecchia diatriba che aveva per oggetto le Focal Grand Utopia (dove aveva torto) e poi riporta un post di facebook dove arriva a chiedere le firma per una class action da intraprendere contro le riviste che, secondo lui, falsificherebbero le misure nei test dei diffusori.
Immagine
Più che qualche articolo, il nostro dovrebbe far riferimento alle normative nazionali ed internazionali e, prima di intraprendere una azione legale, dovrebbe (come minimo) verificare se l'applicazione di queste normative sia obbligatoria per legge per la commercializzazione. Sarebbe anche il caso di interpellare un legale per valutare l'effettiva fattibilità.
La proposta di una class action sulle misure proposta a chi di misure capisce poco o niente è originale.
Basta leggere gli articoli citati (per intero non solo le didascalie delle figure!) per rendersi conto delle scarse conoscenze del sig. Fabrizio Calabrese sull'argomento.

Una domanda: se le prestazioni a bassa frequenza di un sistema di altoparlanti dipendono:
- dal sistema in sè
- dall'ambiente
. dalla posizione del sistema in ambiente
- dalla posizione dell'ascoltatore in ambiente
come potremmo confrontare le prestazioni di sistemi diversi misurati in ambienti diversi da persone diverse o dal sig. Fabrizio Calabrese (che non specifica le condizioni al contorno)?
Da questa osservazione nasce la necessità di escogitare delle misure oggettive (cosa che si fa in ogni campo della scienza). La prima risposta a questo problema è la camera anecoica, la seconda risposta sono le misure in campo vicino la terza risposta sono i sistemi tipo gate system, CLIO, MELISSA, ecc.. Che poi ci sia chi le misure le sa fare e chi non le sa fare è sotto gli occhi di tutti (e non è una novità).
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Re: Fabrizio Calabrese: Le doverose scuse

#2 Messaggio da MarioBon »

Negli anno '80 acquistavo tutte le riviste specializzate che potevo e confrontavo i risultati delle misure. Di tutto quel materiale non è rimasto molto ma questa pagina di confronto è ancora leggibile
Immagine
Si vedono le misure condotte da tre riviste diverse. La prima è fatta in camera anecoica, la seconda in campo vicino e la terza sincerament non so (suppongo in campo vicino). Epicure 2.0 era una una cassa a due vie con passivo.
Le differenze da 300 Hz in su dipendono dalla diversa posizione del microfono. Nella parte oltre i 300 Hz le differenze ci sono ma non sono drammatiche.
Sulle basse frequenze si vedono delle differenze che dipendono dal metodo di misura (complicato anche dalla presenza del passivo).
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Re: Fabrizio Calabrese: Le doverose scuse

#3 Messaggio da MarioBon »

Per supportare i suoi ragionamenti il sig. Fabrizio Calabrese mostra questa figura ottenuta con il software ARTA:
Immagine
il software ARTA corregge la risposta del woofer applicando una correzione polo/zero che deriva dal calcolo della impedenza di radiazione di un pistone posto su una sfera (vedi figura)
Immagine
Di seguito si afferma che tale calcolo non è troppo diverso da quello che si otterrebbe per un altoparlante montato in cassa. Si passa quindi da un pistone su una sfera ad un altoparlante su un parallelepipedo.
In ogni caso l'espressione (non semplice) viene decisamente approssimata (al polo/sero) come mostrato qui di seguito
Immagine
Si tratta quindi di una stima piuttosto rozza.

Qualcuno, in passato si era preso la briga di verificare le affermazioni di Keele (sempre immagini prese dal mio archivio)
Immagine
Questa figura mostra la risposta di un woofer in camera anecoica preso in campo vicino ed ad un metro.

Il sig, Calabrese ha il difetto di prendere per buono quello che vede in qualsiasi figura senza alcun senso critico.
Ricordo che il sig. Fabrizio Calabrese esegue misure in ambiente fino a 1.4 metri di distanza assumendole come se fossero fatte in camera anecoica. Detto questo credo di aver detto tutto.
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Re: Fabrizio Calabrese: Le doverose scuse

#4 Messaggio da MarioBon »

a ben vedere, questa correzione
Immagine
indica che il fattore di direttività passa
da 1 (a bassisima frequenza dove l'altoparlante irradia su spazio intero)
a 2 (dove l'effetto del pannello limita la radiazione a mezzo spazo)
si tratta quindi di una correzione che riguarda il Q (fattore di direttività) o DI )Indice di direttività = 10 log10 (Q) )

Il fattore di direttività vale 1 quando la velocità di volume dell'aria sulla superficie del cabinet che contiene l'altoparlante è costante.

Questa stessa correzione puo anche essere usata come correzione per l'impedenza di radiazione da spazio intero a "pannello limitato".

Veniamo al problema della determinazione della risposta dei sistemi reflex.

ci sono almeno tre metodi.
il primo prevede la misura della radiazione dell'altoparlante attivo (SD) e del portello o del passivo (SP) in campo vicino che vanno poi sommate vettorialmente applicando un fattore di correzione che dipende dal rapporto delle superfici (SD/SP). Questo sistema è problematico quando il condotto ed il woofer sono vicini (leakage) perché è impossibile separare le due emissioni. L'errore dipende dal rapporto SD/SP che può essere determinato entro il 5% fornendo ancora dati credibili.
I condotti svasati, se si sa come fare, non sono un problema.

il secondo è stato proposto da Small e prevede di misurare la risposta in frequenza con il microfono all'interno della cassa (Small propone di usare un Tweeter come microfono). A questa risposta, se misurata con il microfono, si applica una doppia derivazione. Questo metodo funziona fino alla frequenza che corrisponde al primo modo (onda stazionaria) del cabinet quindi con volumi non troppo grandi. Se la dimensione maggiore del cabinet è di 60 cm si arriva verso 300 Hz. Su Audio Review è stato mostrato almeno un esempio.

Il terzo metodo prevede di riprodurre, in simulazione, la curva di impedenza sperimentale del sistema. Questo si fa in simulazione e richiede un po' di pazienza ma non soffre del leakage e nemmeno delle onde stazionarie all'interno del mobile.
Funziona molto bene con i sistemi reflex classici. Usando un banale trucco è possibile aumentare di molto la precisione.
Questo metodo viene usato per esempio da GP Matarazzo.

Ne segue che, sapendo cosa fare, si possono misurare (direttamente o indirettamente) sia le casse in sospensione pneumatica che le casse in reflex con un margine di errore inferiore a quello di un microfono in classe 1.
Il sig. Calabrese ha citato solo il primo metodo (utilizzato da StereoPhile) che è adatto solo quando il woofer ed il condotto (o passivo) sono sufficientemente lontani da poter essere misurati indipendentemente.
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Re: Fabrizio Calabrese: Le doverose scuse

#5 Messaggio da MarioBon »

Le misure delle riviste hanno dei "difetti"?

Il difetto più grave è la scelta di misurare la risposta sull'asse del tweeter a distanza fissa di un metro (50 pollici negli USA).
L'asse privilegiato di radiazione potrebbe trovarsi in corrispondenza del medio o tra medio e tweeter e la distanza di un metro può andar bene per un bookshelf ma non è accettabile per un diffusore di grandi dimensioni. GPM misura quasi sempre a due metri e, almeno a volte, ricerca anche l'asse privilegiato di radiazione. Quando la misura è fatta a due metri la determinazione dell'asse prilegiato di radiazione è molto meno critica. Tra le misure di GPM e quelle che ho fatto sugli stessi sistemi c'è buona corrispondenza. La stessa buona corrispondenza c'è con le misure di Stereoplay (Germania) fatto salvo l'SPL che non è mai chiaro Stereoplay lo misura a un metro o a due metri e con 2, 2.83 o 4 Vrms. Ma questo è un problema di descrizione delle condizioni al contorno. Le misure per la rivista Soundstage (Canada) sono eseguite in camera anecoica da un ente terzo. A parte la presentazione c'è poco da dire.
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Re: Fabrizio Calabrese: Le doverose scuse

#6 Messaggio da Interference »

MarioBon ha scritto: 19/07/2021, 18:57 Le misure delle riviste hanno dei "difetti"?

Il difetto più grave è la scelta di misurare la risposta sull'asse del tweeter a distanza fissa di un metro (50 pollici negli USA).
L'asse privilegiato di radiazione potrebbe trovarsi in corrispondenza del medio o tra medio e tweeter e la distanza di un metro può andar bene per un bookshelf ma non è accettabile per un diffusore di grandi dimensioni. GPM misura quasi sempre a due metri e, almeno a volte, ricerca anche l'asse privilegiato di radiazione. Quando la misura è fatta a due metri la determinazione dell'asse prilegiato di radiazione è molto meno critica. Tra le misure di GPM e quelle che ho fatto sugli stessi sistemi c'è buona corrispondenza. La stessa buona corrispondenza c'è con le misure di Stereoplay (Germania) fatto salvo l'SPL che non è mai chiaro Stereoplay lo misura a un metro o a due metri e con 2, 2.83 o 4 Vrms. Ma questo è un problema di descrizione delle condizioni al contorno. Le misure per la rivista Soundstage (Canada) sono eseguite in camera anecoica da un ente terzo. A parte la presentazione c'è poco da dire.
Oggi esistono sistemi come il Klippel NFS che permettono di tracciare la risposta del diffusore su una superficie in near field, da cui è possibile prevedere (questo dice il produttore) la risposta in campo lontano lungo qualsiasi direzione.

Nel suo funzionamento è abbastanza impressionante (ci sono i video su YouTube).

Non so se ci siano riviste che ne sono in possesso. Costa 40000 euro di base + 20000 euro per il modulo di analisi per l'anecoica simulata + optional.

Il fondatore di AudioScienceReview ne possiede uno, un altro lo possiede Erin di Erin's Audio Corner (https://www.erinsaudiocorner.com/).

La quantità di informazioni prodotte (vedasi Spinorama) è cospicua e non sempre facilmente digeribile da un occhio poco esperto, ma trovo senz'altro positivo che oggi certi dati siano a disposizione di tutti.
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Re: Fabrizio Calabrese: Le doverose scuse

#7 Messaggio da MarioBon »

Quasi tutti i produttori di altoparlanti hanno il sistema Klippel e sempre più spesso ricevo i test degli altoparlanti fatti con Klippel.
Per quanto riguarda la possibilità di ottenere la risposta in campo lontano da misure effettuate in campo vicino non solo è possibile ma si può fare anche con sistemi più "usuali". I sistemi di Audiomatica (CLIO) sono più usati di quanto si immagini.
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Re: Fabrizio Calabrese: Le doverose scuse

#8 Messaggio da MarioBon »

Il sig. Fabrizio Calabrese ha "copiato" questa figura nel suo forum.
Immagine
Ha fatto bene. Nel commento (che potete leggere qualche post prima di questo) avevo scritto che esegue misure in ambiente a 1.4 metri interpretandole come se fossero fatte in camera anecoica e non ha smentito dandomi così ragione sulla sua confidenza con le misure in campo audio.

Lo scopo di Calabrese ora è far scendere il più possibile il 3D "Configurazioni e incubo pianistico" per cui mi aspetto la proliferazione di 3D sui più svariati argomenti (leggi recupero di 3D desueti) tipo "Roy Allison - Articoli tecnici".
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Re: Fabrizio Calabrese: Le doverose scuse

#9 Messaggio da MarioBon »

Ciliegina sulla torta:
Immagine
ma in fondo già si sapeva che:
- il sig. Fabrizio Calabrese non capisce l'inglese
- guarda le figure senza capire cosa rappresentano
- non ha la più pallida idea di cosa siano le condizioni al contorno.
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