Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

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Re: Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

#31 Messaggio da carlochiarelli »

É desolante constatare che ci sono persone di ignoranza abissale che scrivono sul web! Il personaggio ha simulato un motore elettrico con un software per altoparlanti e dai dati simulati ha fatto le sue considerazioni, confermando il fatto che scrivevo prima: un minestrone di nozioni apprese male e applicate alla belle e meglio.
Forse uno studio degli azionamenti per motori lineari può aiutare, magari Wikipedia se si ha poco tempo.
Poi se si può discutere: io avrei fatto 3-4 avvolgimenti per linearizzare la forza sulla corsa ma con 60mm di corsa , forse era eccessivo.
Inoltre avrebbe richiesto un azionamento a 3-4 fasi , ma la forza applicata , utilizzando la back EMF per la stima del flusso al traferro, sarebbe stato di una linearità incredibile!
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Re: Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

#32 Messaggio da NomeUtente »

Più interessante e' leggere la claque... curioso osservare che ci siano persone preparate che frequentano e partecipano alle discussioni... poi ammutolirsi quando il padrone di casa deflagra...
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Re: Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

#33 Messaggio da MarioBon »

carlochiarelli ha scritto: 16/02/2021, 10:51 Ma qualcuno ha capito bene che stiamo parlando di un motore elettrico? In un motore elettrico la resistenza in continua dell'avvolgimento é una parte del motore ma non caratterizza da sola il motore. Ad esempio , in un trasformatore la resistenza in continua degli avvolgimenti non definisce la corrente di lavoro dello stesso.
Mi sembra che si stia facendo un "minestrone" di cose sentite dire, di concetti appresi in maniera poco chiara e così via.
Direi che siamo sullo standard del palustre!
Capisco quello che intendi ma la stessa Powersoft fornisce i parametri di Small del trasduttore M-Force per cui si intende che, con quei parametri, si può utilizzare l'analogia elettro-acustica e simulare un sistema. Lo stesso si evince leggendo la copiosa letteratura presente nel sito Powersoft (dove, tra l'altro, c'è scritto che l'M-Force può essere usato anche in un sistema passivo).
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Re: Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

#34 Messaggio da MarioBon »

NomeUtente ha scritto: 15/02/2021, 18:29
MarioBon ha scritto: 15/02/2021, 17:24... è un brevetto di Bose del 1986. Probabilmente l'AWC è posteriore ma il reflex doppio di Bose potrebbe anche essere precedente.
Cosa intendi con "reflex doppio di Bose"? Il sistema AcustiMass?
Io, per "doppio reflex" intendo questo:
Immagine

Che e' un patent antecedente (anno 1934) a Bose.
Esatto il doppio reflex di Bose è quello. Lo chiamo "doppio reflex di Bose" perché Bose lo ha commercializzato e perché non sapevo che fosse un brevetto del 1934.
Quindi, storicamente, è nato prima il doppio reflex (1934) poi la doppia linea di trasmissione (1986) e poi, probabilmente, il cannone AWC.
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Re: Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

#35 Messaggio da MarioBon »

NomeUtente ha scritto: 15/02/2021, 18:29
Questo qui sotto come funziona?

Immagine
la fig 2 non la capisco quindi non la commento.
La figura 1 sembra rappresentare un altoparlante caricato sulle due facce da due condotti di uguale lunghezza. Se è così le due bocche dei condotti corrispondono alle due sorgenti di un dipolo. La risposta in frequenza di tale sistema (in un punto dello spazio) è data dal prodotto della funzione di trasferimento del dipolo moltiplicata per la funzione di trasferimento del condotto (che è sostanzialmente un pettine). Quindi è la combinazione di un sistema a risonanza con un sistema a interferenza. L'inclinazione dei condotti serve per poter dare la lunghezza voluta ai condotti e la distanza voluta tra le sorgenti del dipolo.
Il numero (1) indica un dispositivo che, posso ipotizzare, svolga una funzione simile al rifasatore di una tromba e contribuisca a "spianare" i picchi della risposta. Non si può capire (dal disegni) se l'elemento (1) è sufficiente per dire che lo spazio indicato con (2) si comporti come un volume. Se così fosse il sistema si configurerebbe come un driver a compressione caricato da una tromba cilindrica (replicato sulle due facce).
I dipoli sono le sorgenti anisotrope più semplici e si può sfruttare la loro direzionalità per non irradiare in certe direzioni.
Oggi, ma probabilmente anche nel 1997, si usano i woofer con radiazione cardioide.
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Re: Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

#36 Messaggio da carlochiarelli »

Mario capisco l'osservazione, ma il mio discorso é che m-force é un motore e che quindi fino alla parte meccanica del circuito, il funzionamento non é assimilabile ad un comune altoparlante ( vedi ad esempio il centraggio intrinseco dovuto alle linee di campo ), poi resta la trasformazione meccanica-acustica che dipende da altri e ovvi fattori. Data la forza disponibile, sarebbe possibile muovere superfici ben più grandi di 40" ed avere efficienze di trasformazione ben più alte.
Non so se nel modello adottato si sia modelizzata correttamente la back-emf , che con un opportuno azionamento si potrebbe massimizzare.
Sta di fatto che m-force é una realtà e denigrare perché non si capisce é una tecnica che adottano solo i somari.
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Re: Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

#37 Messaggio da NomeUtente »

Carlo... take it easy... il settore e' molto particolare... mooolto particolare.... le vannamarchi e i donascimento... le maestre di l'elettronica e i maestri di altoparlanza... li trovi entrambi a tutti gli angoli...
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Re: Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

#38 Messaggio da carlochiarelli »

Sarà che sui motori a so' forte e num me pareva vero de poter intervenire!
( da leggere con l'accento della Melloni )
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Re: Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

#39 Messaggio da MarioBon »

carlochiarelli ha scritto: 17/02/2021, 20:02 Mario capisco l'osservazione, ma il mio discorso é che m-force é un motore e che quindi fino alla parte meccanica del circuito, il funzionamento non é assimilabile ad un comune altoparlante ( vedi ad esempio il centraggio intrinseco dovuto alle linee di campo ), poi resta la trasformazione meccanica-acustica che dipende da altri e ovvi fattori. Data la forza disponibile, sarebbe possibile muovere superfici ben più grandi di 40" ed avere efficienze di trasformazione ben più alte.
Non so se nel modello adottato si sia modelizzata correttamente la back-emf , che con un opportuno azionamento si potrebbe massimizzare.
Sta di fatto che m-force é una realtà e denigrare perché non si capisce é una tecnica che adottano solo i somari.
Dal modello di Small si ricava la forza applicata al diaframma (BLi) e la forza contro elettromotrice (BLv). Nella documentazione Powersoft è mostrata anche la curva di impedenza dell'M-Force montato in reflex:
Immagine
che non è diversa da quella di un woofer con gli stessi parametri (si noti l'indutanza che indica l'assenza di correnti di Focault). Per quanto riguarda il pilotaggio di diaframmi più grandi di 40" (un metro di diametro) sorgono dei problemi pratici quali la rigidità della membrana (che nel 40" è spessa 4 mm) e le dimensioni della cassa (nel 40" la VAS è più che doppia rispetto al 30"). La massa del 40" poi supera i tre kg. Se si dovesse realizzare una cassa con i criteri che si usano in HiFi dovrebbe pesare almeno una tonnellata e mezza (500 volte la massa mobile). Infatti, per evitare il rinculo, Powersoft consiglia di utilizzare due M-Force in push-pull in modo che il baricentro resti fisso e questo raddoppia il volume della cassa...
L'M-Force è un dispositivo molto interessante che andrebbe studiato con attenzione cosa possibile perchè Powersoft fornisce una quantità di dettagli interessanti (ben più di quelli che si trovano per un woofer normale).
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Re: Fabrizio Calabrese: Un piccolo dubbio (M-Force)

#40 Messaggio da MarioBon »

Se qualcuno fosse interessato ad un sub-woofer amplificato (8500 Watt di picco) con linea di trasmissione ibrida che produce 152 dB SPL di picco a un metro. Con sistema iPAL (di Powersoft) e DSP...
http://static.lvengine.net/tecnimusica/ ... asheet.pdf
Usa un 21" con bobina da 6 pollici (150 mm) raffreddato ad aria (per eliminare la compressione). Banda passante da 30 a 150 Hz a -3 dB.
La linea di trasmissione ibrida è descritta come una linea di trasmissione (2.13 metri) che carica il woofer su un lato mentre l'altro lato è accordato in reflex.
Dichiara un rendimeto dell' 85% su mezzo spazio (quindi 42.5% su spazio intero)... bello alto come piace al sig. Fabrizio Calabrese. I dati, in questo caso, sono abbastanza coerenti (non si può fare un calcolo esatto perché manca l'impedenza).
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