La figura qui sopra riporta l'analisi statistica di un brano per pianoforte di Beethoven tratto da questo CD:
http://www.mariobon.com/CFMusica/CD_4_S ... thoven.pdf
Come si vede 15 milioni di campioni su 24 milioni stanno sotto al 3% della massima modulazione.
Al di sopra del 50% della modulazione ci sono:
2668+150+5=2823 campioni pari a 64 millesimi di secondo su un canale
3442+192+42=3676 campioni pari a 84 millesimi di secondo sull'altro
I picchi sono pochi e molto intensi. Considerato che 44100 campioni corrispondono a un secondo di musica. Se tosiamo l'ampiezza del segnale al 50% della modulazione "clippiamo" il segnale per meno di 0.1 secondi (che tra altro comprendono più di un picco).
In questo modo abbiamo introdotto una notevole distorsione di forma. La domanda è: sarà udibile? La risposta è no. Si tratta di eventi molto brevi e isolati e la distorsione di forma in queste condizioni è ben tollerata.
Però accettare questi clipping riduce la potenza necessaria a un quarto di quella che servirebbe per riprodurre i picchi in modo perfetto. Un quarto significa 100 Watt invece di 400. Potendo scegliere meglio l'ampli da 400 Watt.
Il fattore di cresta di questa registrazione è alto (tra circa 15 e 17 sui due canali).
Dato che i picchi sono molto brevi e dato che modifichiamo il valore di meno di 4000 campioni su 24 milioni totali, possiamo assumere che il valore RMS del brano rimanga invariato mentre il valore di picco viene ridotto alla metà. Quindi il segnale clippato avrà un fattore di cresta di circa 7 e 8 nei due canali (la metà).
Con un ampli 100 Watt a un metro di distanza con diffusori da 90 dB si ottengono (con un diffusore in funzione e CF=7) 95.5 dB SPL di suono diretto (113 di picco).
In un ambiente da 20 metri quadri con T60=0.61 secondi a 2.5 metri di distanza (due diffusori in funzione) nel punto di ascolto si raggiungono 104 dB in gamma media.
Quindi è vero che per rendere il segnale privo di distorsione di forma servono amplificatori molto potenti o diffusori molto efficienti, ma è anche vero che il risultato, tenendo conto dei limiti dell'apparato uditivo, dipende dal fattore di cresta della registrazione.
Ne segue che anche chi non ha diffusori da 100 dB o amplificatori da 500 o 1000 Watt per canale ha buone possibilità di godersi la riproduzione.
Quello che fa la differenza è come l'amplificatore gestisce il clipping in particolare se lo allunga e di quanto lo allunga (e qui salta fuori la differenza tra amplificatori più o meno controreazioneti, con e senza protezioni, a valvole o a transistors).