Il rim (bordo esterno) degli altoparlanti

Tecniche e strumenti di misura, test di varia natura
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Il rim (bordo esterno) degli altoparlanti

#1 Messaggio da MarioBon »

Un altoprlante dinamico è costituito da un numero limitato di parti:

- cestello
- motore (espansioni polari e magnete ed eventuali anelli di demodulazione)
- bobina mobile con il suo supporto
- diaframma (con dust-cup o con l'ogiva)
- spider (sospensione interna)
- rim (o bordo esterno)

proprio perchè le parti sono poche sono tutte importanti e per di più interagiscono tra loro.
Per quanto riguarda il rim ho cercato di riassumere la situazione qui:
http://www.mariobon.com/Glossario/___Al ... te/Rim.htm

In sostanza, dato che l'elasticità complessiva è data dalla somma delle elasticità dello spider e del rim non è corretto valutare l'una senza considerare l'altra. In più dato, che il rim funziona anche da smorzatore per i moti del diaframma, non è corretto valutare l'uno indipendentemente dall'altro. Quindi si dovrebbe considerre spider, diaframma e rim tutti assieme. Ma la riposta dell'altoparlante è anche determinata dal rapporto tra la massa del diaframma e della bobina mobile quindi si dovrebbe considerare; spider, diaframma, bobina mobile e rim. Se poi osserviamo che il Qms è determinato anche dalla larghezza del traferro... dovremmo aggiungere anche il motore.
Se il cestello è perfettamente rigido potrebbe bastare (anche se anche il magnete...).
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Re: Il rim (bordo esterno) degli altoparlanti

#2 Messaggio da MarioBon »

Nel mio sito c'è anche questo articolo:
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... eari_3.pdf che tratta vari aspetti delle sospensioni di vari tipi.
L'articolo è scritto da Fernando Bolanos della Beyma (che produce altoparlanti anche professionali). C'è da dire che, qualitativamente, le italiane B&C, EighteenSound e Faital sono più apprezzate.
Di questo articolo la paerte più interessante è la bibliografia. Per quanto riguarda le misure proposte invito a leggere come sono state fatte (non sono fatte nelle "effettive condizioni d'uso" ovvero in assenza dello spider).
L'altra cosa che manca è l'indicazione della "durezza" delle sospensioni in gomma provate. Quando di preparano i campioni degli altoparlanti si specifica la durezza della sospensione in shore. Nell'articolo viene specificata solo la larghezza della sospensione. Lo spessore della sospensione in gomma ha la sua importanza.
Ultima osservazione:
Lo spider interno ed il rim dell'altoparlante, a bassa frequenza, sono soggetti allo stesso spostamento: se il diaframma si sposta di 5 millimetri si allunga (o comprime) di 5 millimetri sia lo spider che il rim. Quindi la caratteristica dello spider e del rim si sommano e si possono compensare (la distorsione diminuisce) oppure no (la distorsione aumenta).
Quindi ribadisco il concetto che misurare un rim "da solo" ha poco senso.
Tra l'altro le tecniche di compensazione sono ampiamente usate per migliorare la linearità in tutti i campi.
La compensazione si basa su una osservazione: la differenza di due numeri quasi uguali è comunque un numero piccolo. Quindi se un dispositivo devia dalla linearità per 10 e viene compensato di 9, la deviazione residua è 1 (10 volte minore). Questo è quello che si fa con il push-pull negli altoparlanti e con la connessione a ponte negli amplificatori.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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Re: Il rim (bordo esterno) degli altoparlanti

#3 Messaggio da MarioBon »

Immagine

Nell'articolo citato (http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... eari_3.pdf)c'è l'illustazione dell'apparato di misura (fig. 3). Nel testo viene spiegato che, aggiungendo al diaframma un peso equivalente a quello della bobina mobile, la distorione peggiora.
Sarebbe singolare il contrario: in primo luogo, con il diaframma montato in verticale, il baricentro del sistema non cade nel piano che contiene le sospensioni quindi il diframma è soggetto ad un momento che "piega" il rim. Il rim in gomma, per come è fatto, si piega di più di un rim a doppia o tripla onda. Per seconda cosa aggiungendo un uteriore peso all'apice del diaframma la cosa non può che peggiorare. Nella figura qui sopra a sinistra è riprodotta l'immagine che appare nell'articolo mentre a destra è segnata in rosso la forza di gravità applicata al cento di massa del sistema (che non può che cadere sull'asse di simmetria in un punto tra l'apice ed il bordo del diaframma).
La forza di gravità provoca la rotazione del diaframma (indicata dalle frecce blu).
Ergo è del tutto normale che la distorsione peggiori e che peggiori di più con il rim a mezza onda (più cedevole).
Il problema di questa "misura" è la mancanza dello spider.
Va notato che, anche disponendo orizzontalmente il diaframma , non si sarebe ottenuta una misura dipendende solo dal rim. Infatti il rim sarebbe sato soggetto alla forza di gravità e (applicando lo stimolo) si sarebbe misurata una reazione assimmetrica (perchè la forza di gravità agisce solo in un verso).
Come ripeto l'importanza di questo articolo sta nella bibliografia ma è anche un valido esercizio per valutare, attraverso la critica delle condizioni al contorno, la validità dei risultati.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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