Per definire la qualità di una registrazione si divrebbe fare il confronto con l'evento "originale".
Questo lo può fare al massimo che ha eseguito la registrazione. L'utilizzatore dispone solo della registrazione e quindi può fare solo delle considerazioni "a posteriori".
L'analsi della registrazione nel tempo, per esempio, indica se sono presenti sovramodulazioni.
questa è una registrazione "pessima":
http://www.mariobon.com/CFMusica/CD_9_Radiohead.pdf
questa è una registrazione "normale" per la musica pop:
http://www.mariobon.com/CFMusica/CD_2_CDion.pdf
questa è una regitrazione priva di sovramolulazioni i quindi migliore delle preedenti (dal puto di vista tecnico):
http://www.mariobon.com/CFMusica/CD_2_CDion.pdf
Questa, per finire è una registrazione decisamente buona:
http://www.mariobon.com/CFMusica/CD_4_S ... thoven.pdf
Va detto che l'assenza di sovramodalazioni è una condizione necessaria ma non sufficiente per determinare la qualità della registrazione. Da punto di vista statistico, tuttaavia, si osserva che le registrazioni che suonano meglio sono quelle con i fattori di cresta più alti.
Fa eccezione la musica per organo che di norma è accompagnata da un intenso campo riverberato che riduce il fattore di cresta:
http://www.mariobon.com/CFMusica/CD_4_Murray.pdf
Il programma per fare queste analisi me lo sono scritto da solo. Prima o poi ne rilascerò una versione per gli iscritti al forum (però non intendo che "vada in giro" per cui lo proteggerò in qualche modo).
Per tornare alla qualità della registrazione quello che possiamo valutare è, per esempio, la stabilità della disposizione e della posizione delgli strumenti e le lore dimensioni apparenti. Quest'ultima valutazione richiede di aver sentito gli strumenti dal vivo. Meglio se in più di una occasione.