TEST: le (non) differenze tra il convolver di Foobar e J.Riv

Tecniche e strumenti di misura, test di varia natura
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TomCapraro
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TEST: le (non) differenze tra il convolver di Foobar e J.Riv

#1 Messaggio da TomCapraro »

Questa prova verte a "tranquillizzare" tutti gli utenti che finadesso si sono chiesti se tra i due player/convolver (generalmente i piu usati) sarebbe stato possibile trovare delle differenze.

La prova è stata svolta in questo modo: come segnale è stato usato il rumore rosa, questo segnale è stato fatto transitare nei due player/convolver (Foobar e J.River Media Center) applicando il medesimo filtro FIR DRC.

I due segnali sono stati salvati e sottoposti ad analisi.

Tutto quanto emerge lo vediamo qui...

Nei due segnali viene rilevato un offset, vale a dire che: il segnale che attraversa il convolver di J.River (in bianco) inizia prima del segnale che attraversa il convolver di foobar (in blu).
L'offset equivale a 6144 campioni di differenza, in soldoni se messi in simultanea la musica inizierebbe "prima" sul player J.River e "dopo" su Foobar con ritardo di quest'ultimo pari a 64ms.
Il ritardo è perfettamente costante per cui, oltre all'offset, il segnale mantiene la perfetta integrità.

Lo vediamo prima di attivare l'allineamento dei segnali per il confronto sulla forma d'onda.

Immagine

Dopo aver allineato i segnali (entro 10ps) uno dei due segnali viene invertito (si applica il procedimento di sottrazione).
Non vengono attivate opzioni relative alla correzione del drift e altro in modo da preservare il segnale e confrontarlo in modo intonso)

Quello che rimane è un residuo bassissimo, che conferma la (quasi) parità di elaborazione.
Sono -181dB RMS sullo spettro residuo.

Immagine

...e ovviamente a seguire troviamo il DELTA dello spettro che mostra l'assenza di variazioni nella risposta in frequenza...come la distribuzione degli errori che si posizionano a livelli molto bassi.

Immagine

Immagine

Come si evince, ai fini dell'ascolto non cambierebbe una virgola.

Il 3D potrà essere "riesumato" in qualsiasi momento nel caso ci fosse occasione per una altro confronto.
saluti, Tom
carlochiarelli
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Re: TEST: le (non) differenze tra il convolver di Foobar e J

#2 Messaggio da carlochiarelli »

Quanti campioni era il file di filtro?
Puoi provare con un filtro passa alto o passa basso? Di solito la precisione del convolutore salta fuori alle alte attenuazioni. Hai qualche idea sul ritardo tra i due? Lo so che sono tante domande ma Questi test sono molto interessanti !
Interference
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Re: TEST: le (non) differenze tra il convolver di Foobar e J

#3 Messaggio da Interference »

6144 sample è anche la lunghezza del filtro, immagino?
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TomCapraro
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Re: TEST: le (non) differenze tra il convolver di Foobar e J

#4 Messaggio da TomCapraro »

carlochiarelli ha scritto:Quanti campioni era il file di filtro?
Puoi provare con un filtro passa alto o passa basso? Di solito la precisione del convolutore salta fuori alle alte attenuazioni. Hai qualche idea sul ritardo tra i due? Lo so che sono tante domande ma Questi test sono molto interessanti !
Il filtro esce con 131.072 samples, ed è stato acquisito/elaborato nativamente a 96khz.

Si provo poi ad applicare un high-pass e un low-pass (immagino tu intenda filtrare lo stesso filtro in quanto il convolver non da alcuna possibilità di setting).

Il ritardo è costante, o meglio...Foobar ritarda...mentre J.River ha "tagliato" alcuni campioni nulli prima del segnale.
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: TEST: le (non) differenze tra il convolver di Foobar e J

#5 Messaggio da TomCapraro »

Interference ha scritto:6144 sample è anche la lunghezza del filtro, immagino?
No, 6144 samples è la differenza che scaturisce osservando l'offset delle due forme d'onda, equivale, appunto a "soli" 64ms.
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: TEST: le (non) differenze tra il convolver di Foobar e J

#6 Messaggio da TomCapraro »

@carlochiarelli...

Per la prova low-pass --- High pass poi mi fornisci i punti in frequenza in cui dovrò applicare i tagli, se devono essere uno alla volta o entrambi.
Per la pendenza adotterei il massimo possibile in modo che si possa acuire un eventuale differenza.
saluti, Tom
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MarioBon
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Re: TEST: le (non) differenze tra il convolver di Foobar e J

#7 Messaggio da MarioBon »

Faciamo un discorso molto generale.
Windows è un sistema operativo basato su dispositivi virtuali.
Per esempio quando comandiamo la stampa di un documento questo viene "stampato" su una "stampnte virtuale". Un particolare software detto "driver" (fornito dal produttore della stampante) legge la stampa virtuale e la adatta alla particolare stampante. In questo modo chi produce programmi di videoscrittura o di disegno non si deve proccupare di quale modello di stampate è collegata al computer: stampa sempre sulla stessa stampante virtuale di windows. Un driver è un programma che prende idati dal dispositivo virtuale e li converte in modo che siano acettati dal particolare dispositivo (HP, Epson; OKI, Samsung....).
In questo modo l'onere di progettare i driver di stampa è passato da chi produce programmi a chi produce le stampanti semplificando la vita dei programmatori e ampliando enormemente il mercato delle periferiche e le possibilità di scelta dell'utente.

La stessa cosa avviene anche per le altre periferiche (video, audio, ecc.).

Un player è un software che legge un file che contiene musica (che contiene numeri) lo converte in qualche modo (operando su numeri) e lo suona su un ddispositivo virtuale. Il driver della sche audio prende i dati dal dispositivo virtuale e li adatta alla particolare scheda audio presente nel PC. Ogni computer usa periferihe diverse e quindi usa driver diversi.

Se il player esegue il calcolo correttamente e l'intefaccia con le periferiche (il driver) è corretta non ci sono particolari motivi per cui un player operi in modo diverso da un altro.
Se, per esempio, i file compressi non vengono non scompattati correttamente o se il programma invia al driver le informazioni sbagliate, inevitabilmente ci sono delle differenze.

Quindi tutti i player dovrebbero suonare allo stesso modo. Alcuni, per essere più veloci o per risparmire memoria, possono introdurre delle semplificazioni o usare "trucchi" che magari non funzionano bene o non funzionano con qualsiasi setup. In questo caso saltano fuori delle differenze.

Apriamo una parentesi: non tutte le stampanti stampano allo stesso modo (anche a parità di risoluzione) perchè i diversi driver implementano il dithering, lo smooting o l'interpolazione in modo più o meno efficiente. Il dithering delle immagini ha effetti molto più "visibili" del ditherin dei file audio.

Altra parentesi: l'udilibiltà
Il nostro orecchio non ha la risoluzione degli strumenti di misura quindi, quando le differenze restano sotto certi livelli, i risultati restano indistinguibili.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
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