Gli strumenti e le tecniche di misura
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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura
Io ho risolto alla radice: non la uso e faccio la DI (Distorsione Integrale) che è più veloce, più semplice e accurata.
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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura
Questo senza dubbio, la D I non soffre di tutto quel rigore necessario.MarioBon ha scritto:Io ho risolto alla radice: non la uso e faccio la DI (Distorsione Integrale) che è più veloce, più semplice e accurata.
C'e da dire che, da verificare...e lo faro', mi ha dato impressione che per certi segnali, elettrici, la TND ""vede"" alcune cose che alla D I scappano...tipo i condensatori.
Faro' un test al riguardo.
saluti, Tom
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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura
Che ne direste di non dare per scontato che tutti sappiano cosa sono queste due metodiche e descriverle? Anche perchè trattasi di tecniche non standardizzate (intendo a livello di Normative Internazionali) ne' tantomeno insegnate. Mancando una norma di riferimento, è molto probabile (direi certo) che vi siano tante varianti quante le persone che le utilizzano.TomCapraro ha scritto:Questo senza dubbio, la D I non soffre di tutto quel rigore necessario.MarioBon ha scritto:Io ho risolto alla radice: non la uso e faccio la DI (Distorsione Integrale) che è più veloce, più semplice e accurata.
C'e da dire che, da verificare...e lo faro', mi ha dato impressione che per certi segnali, elettrici, la TND ""vede"" alcune cose che alla D I scappano...tipo i condensatori.
Faro' un test al riguardo.
Se invece mi sono perso qualcosa e una norma esiste, potete fornire un riferimento?
Nicola
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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura
Ecco Nicola, inizia a leggerti le descrizioniAuditor ha scritto:Che ne direste di non dare per scontato che tutti sappiano cosa sono queste due metodiche e descriverle? Anche perchè trattasi di tecniche non standardizzate (intendo a livello di Normative Internazionali) ne' tantomeno insegnate. Mancando una norma di riferimento, è molto probabile (direi certo) che vi siano tante varianti quante le persone che le utilizzano.
Se invece mi sono perso qualcosa e una norma esiste, potete fornire un riferimento?
TND
http://www.audioreview.it/tecnica/total ... rtion.html
http://www.audioreview.it/tecnica/total ... parte.html
http://www.audioreview.it/tecnica/total ... tutti.html
Distorsione Integrale
http://mariobon.com/Articoli_nuovi/432_ ... _Opera.htm
NTD
http://mariobon.com/Articoli_nuovi/Tom/NTD.htm
p.s considera che la maggiorparte di misure "certificate" e/o da normativa non forniscono alcun risultato certo sulla relativa correlazione con l'ascolto.
Le misure valide andrebbero fatte tutte in regime di funzionamento effettivo e con segnali che simulano la musica (non toni) o volendo con la musica stessa.
saluti, Tom
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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura
Grazie Tom per i riferimenti.
Io non sono così negativo nei confronti delle misure standard, misure come THD in funzione della frequenza, misure intermodulazione, Tritim e SNR dicono già molto sulla bontà di un componente
Però una volta convinti della validità e superiorità di queste nuove metodiche, l'impoegno dovrà essere di sdoganarle e ottenerne un riconoscimento ufficiale, solo allora potrà iniziare una generazione di prodotti audio progettati per suonare bene, risultato ottenibile in modo scientifico mentre ora sembra più un colpo di fortuna o l'arte empirica e misteriosa di qualche progettista, arte che spesso si deve pagare molto salata.
Io non sono così negativo nei confronti delle misure standard, misure come THD in funzione della frequenza, misure intermodulazione, Tritim e SNR dicono già molto sulla bontà di un componente
Però una volta convinti della validità e superiorità di queste nuove metodiche, l'impoegno dovrà essere di sdoganarle e ottenerne un riconoscimento ufficiale, solo allora potrà iniziare una generazione di prodotti audio progettati per suonare bene, risultato ottenibile in modo scientifico mentre ora sembra più un colpo di fortuna o l'arte empirica e misteriosa di qualche progettista, arte che spesso si deve pagare molto salata.
Nicola
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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura
La misura della Distorsione Integrale utilizza un segnale multitono composto dalla sovrapposizione di più sinusoidi. Questa misura è stata discussa da
EUGENE CZERWINSKI, ALEXANDER VOISHVILLO, AES Member, SERGEI ALEXANDROV, ALEXANDER TEREKHOV della Cervin Vega nell'articolo:
Multitone Testing of Sound System Components— Some Results and Conclusions,
(parte prima e seconda)
Lo stesso tipo di segnale viene utilizzato da Klippel nel suo sistema di misura, e anche da Temme (da quando ha aperto la sua ditta Listen dopo aver lavorato per B&K). Quindi, anche se non è riconosciuta come standard, è una procedura studiata ed il sistema Klippel, che la usa, è, al momento, il sistema più avanzato di misura per altoparlanti.
Quello che ho fatto io è scegliere una serie di componenti spettrali isoenergetiche che corrispondono ai semitoni della scala musicale ed estendere il segnale su 10 ottave (quindi 120 componenti sinusoidali). Le fasi di tutte queste sinusoidi sono rese casuali per ottenere un andamento dell'ampiezza simile al rumore.
Il segnale multitono stimola la produzione di tutti i tipi di distorsione (armonica, intermodulazione, doppler, ecc.) e consente una valutazione molto efficace della qualità di un dispositivo. La misura è molto semplice: si applica il segnale e si osserva l'uscita con l'analizzatore di spettro. Il criteri di valutazione è semplice: spettro di distorsione a -40 dB=sufficiente, -50dB=buono, -60dB=ottimo.
EUGENE CZERWINSKI, ALEXANDER VOISHVILLO, AES Member, SERGEI ALEXANDROV, ALEXANDER TEREKHOV della Cervin Vega nell'articolo:
Multitone Testing of Sound System Components— Some Results and Conclusions,
(parte prima e seconda)
Lo stesso tipo di segnale viene utilizzato da Klippel nel suo sistema di misura, e anche da Temme (da quando ha aperto la sua ditta Listen dopo aver lavorato per B&K). Quindi, anche se non è riconosciuta come standard, è una procedura studiata ed il sistema Klippel, che la usa, è, al momento, il sistema più avanzato di misura per altoparlanti.
Quello che ho fatto io è scegliere una serie di componenti spettrali isoenergetiche che corrispondono ai semitoni della scala musicale ed estendere il segnale su 10 ottave (quindi 120 componenti sinusoidali). Le fasi di tutte queste sinusoidi sono rese casuali per ottenere un andamento dell'ampiezza simile al rumore.
Il segnale multitono stimola la produzione di tutti i tipi di distorsione (armonica, intermodulazione, doppler, ecc.) e consente una valutazione molto efficace della qualità di un dispositivo. La misura è molto semplice: si applica il segnale e si osserva l'uscita con l'analizzatore di spettro. Il criteri di valutazione è semplice: spettro di distorsione a -40 dB=sufficiente, -50dB=buono, -60dB=ottimo.
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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura
Domanda: si può usare anche per la caratterizzazione di componenti elettronici, oltre ai diffusori? La sensibilità della misura dovrebbe essere molto maggiore in questo caso dato che non vi sono il rumore ambientale e i limiti di microfono e relativa elettronica.
Se la risposta sopra è si, nulla vieta di definire dei requisiti minimi di accuratezza della catena a monte del diffusore, di modo che gli errori da essa introdotti diventino trascurabili rispetto a quelli del diffusore.
Poi si potrebbero definire dei requisiti minimi di accuratezza e rumore del microfono e relativo preamplificatore ed a quel punto questa metodica potrebbe non dico essere standardizzata ma resa ripetibile.
Se la risposta sopra è si, nulla vieta di definire dei requisiti minimi di accuratezza della catena a monte del diffusore, di modo che gli errori da essa introdotti diventino trascurabili rispetto a quelli del diffusore.
Poi si potrebbero definire dei requisiti minimi di accuratezza e rumore del microfono e relativo preamplificatore ed a quel punto questa metodica potrebbe non dico essere standardizzata ma resa ripetibile.
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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura
La DI si può usare per valutare qualsiasi dispositivo. La limitazione è il rumore ambientale e il rumore di quantizzazione. Per limitare il rumore di quantizzazione basta usare un segnale a 24 bit.
Io ho misurato la distorsione delle induttanze e (a fatica) quella dei condensatori. Ma io lavoro a 16 bit. Tom lavora a 24 bit e quindi ne sa di più.
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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura
La metodica è molto potente e ha anche il pregio di dare un esito di facile lettura, anche se poi capire quali siano le cause delle distorsioni rimane complicato.
Domanda: cambia l'esito della misura posizionandosi fuori asse del diffusore? Un diffusore con prestazioni peggiori fuori asse potrebbe risultare problematico nelle applicazioni reali (cioè in ambienti casalinghi poco trattati) in cui le riflessioni giocano un ruolo rilevante e finirebbero per deteriorare una buona prestazione sul campo diretto.
Domanda: cambia l'esito della misura posizionandosi fuori asse del diffusore? Un diffusore con prestazioni peggiori fuori asse potrebbe risultare problematico nelle applicazioni reali (cioè in ambienti casalinghi poco trattati) in cui le riflessioni giocano un ruolo rilevante e finirebbero per deteriorare una buona prestazione sul campo diretto.
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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura
Quello che succede alla distorsione fuori asse non dovrebbe essere troppo diverso da quello che succede in asse ed è comunque meno importante perché finisce nel "campo riflesso" dove tutto viene rimescolato. Di solito poi il coefficiente di fono assorbimento è prossimo a 0 a bassa frequenza e cresce verso le alte frequenze quindi il peso relativo delle armoniche, nel campo riflesso, dovrebbe, in teoria, diminuire.Auditor ha scritto:La metodica è molto potente e ha anche il pregio di dare un esito di facile lettura, anche se poi capire quali siano le cause delle distorsioni rimane complicato.
Domanda: cambia l'esito della misura posizionandosi fuori asse del diffusore? Un diffusore con prestazioni peggiori fuori asse potrebbe risultare problematico nelle applicazioni reali (cioè in ambienti casalinghi poco trattati) in cui le riflessioni giocano un ruolo rilevante e finirebbero per deteriorare una buona prestazione sul campo diretto.
Per avere più distorsione nel campo riflesso rispetto al campo diretto il coefficiente di fono assorbimento dell'ambiente dovrebbe attenuare le basse frequenze più delle alte (e così non è, almeno negli ambienti domestici anche se trattati).
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