Carlo ha scritto:Ciao Tom non ho capito se i grafici riguardano la misurazione del disco o se riguardano la misurazione del disco in ambiente
In ambinete le basse potrebbero essere enfatizzate e rendere cosi apparentemente potenti queste frequenze ?
Assolutamente la misurazione del CD...!!!
Quei grafici appartengono alla potenza dello spettro del brano musicale.
Vuol dire in parole povere che, durante la riproduzione del brano, vi è un punto in cui la potenza delle basse/bassissime raggiunge una determinata ampiezza rispetto "il resto della banda".
Chi possiede diffusori molto piccoli, e con altoparlanti di piccolo diametro, sa cosa aspettarsi...e in special modo se si ascolta ad un volume importante.
Il 3D (peraltro molto seguito) verte nel segnalare i vari CD che contengono una forte carica di bassissime frequenze.
In questo modo si fa una selezione che serve per scoprire/capire quali sono i dischi con potenzialità per farci o divertire...o di provocare danni agli altoparlanti.
Non mi sembrano i dischi piu adatti per impianti di "piccola taglia" e con precarie riserve dinamiche.
L'ambiente, come giustamente hai sottolineato, può contribuire positivamente, negativamente...o neutralmente.
Positivamente se un diffusore trae beneficio nell'estensione alle bassissime frequenze anche quando fisicamente non possiede le capacità per arrivarci.
Negativamente quando il diffusore ha le capacità fisiche per arrivarci, ma per cancellazione di fase sparisce una parte dello spettro.
Neutralmente (cosa abbastanza rara) quando l'acustica della sala è cosi gentile da non alterare la risposta in frequenza dei diffusori, e quindi il contenuto del CD sopraggiunge alle nostre orecchie con circa lo stesso andamento della risposta rilevata acusticamente.
Ovviamente stiamo circoscrivendo tutto sulla risposta in frequenza, ma dovremmo anche parlare di risposta nel tempo poichè alle bassissime non tutti i diffusori presentano lo stesso inviluppo.
Ad orecchio (figuriamoci alle misure) tra vari diffusori si percepisce una netta sensazione sui transienti, alcuni danno una "botta fulminea" altri sembrano piu morbidi.
Qual'è quello giusto ? oggettivamente l'inviluppo dovrebbe assomigliare il piu possibile a quello registrato, ma se andiamo a gusti personali si potrebbe benissimo preferire anche un basso piu "gentile" sebbene con lo stesso tasso di estensione.
Dunque il dilemma oggettività e soggettività non verrà mai risolto, l'importante è essere consapevoli di quello che ognuno desidera.
Personalmente il mio concetto di riproduzione segue un percorso piuttosto tecnico (dati oggettivi misurabili) ma che non cozza affatto con il mio modo soggettivo di ascoltare.
I dischi segnalati non li vado a cercare appositamente, ma li scopro durante i normali ascolti nel momento in cui le frequenze molto basse mi incuriosiscono a tal punto da verificarle.