Re: Chiediamo a voi, dateci suggerimenti in merito.

Tecniche e strumenti di misura, test di varia natura
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NIMALONE65
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Re: Chiediamo a voi, dateci suggerimenti in merito.

#1 Messaggio da NIMALONE65 »

MarioBon ha scritto:da questo 3D mancano i post di Aladin (che ha chiesto fossero cancellati e quelli di NIMALONE65 che ho cancellato io
Magari si potesse misurare tutto ciò che si ascolta !

Il vero problema è questo .
Per me siamo lontanissimi anche solo dal conoscere i parametri che dovremmo misurare .
O come dire che misuriamo solo pochissime cose, la penso come un astrologo vede la via lattea come un puntino dell'universo .
MarioBon ha scritto:speriamo fosse un astronomo e non un astrologo
NIMALONE65
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Re: CHIEDIAMO A VOI, DATECI SUGGERIMENTI IN MERITO.

#2 Messaggio da NIMALONE65 »

TomCapraro ha scritto:
NIMALONE65 ha scritto:Magari si potesse misurare tutto ciò che si ascolta !

Il vero problema è questo .
Per me siamo lontanissimi anche solo dal conoscere i parametri che dovremmo misurare .
O come dire che misuriamo solo pochissime cose, la penso come un astrologo vede la via lattea come un puntino dell'universo .

Quello che si ascolta (orecchie) è tutto (ma proprio tutto...) misurabile-
Quello che si "interpreta" non è del tutto misurabile.
Ognuno interpreta quello che vuole interpretare...alla fine...
Ma se vogliamo parlare seriamente di sensazioni udibili (qui forse servirebbero i test in cieco) lo strumento batte l'orecchio 100.000 a 0.
Le prove in cieco o doppio cieco , hanno valenza statistica ma non scientifica , poiché non hanno la caratteristica d'essere esattamente riproducibili .

Proporre/Riproporre e riprodurre , non sono la stessa cosa !
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TomCapraro
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Re: CHIEDIAMO A VOI, DATECI SUGGERIMENTI IN MERITO.

#3 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto:
Le prove in cieco o doppio cieco , hanno valenza statistica ma non scientifica , poiché non hanno la caratteristica d'essere esattamente riproducibili .

Proporre/Riproporre e riprodurre , non sono la stessa cosa !
I test in cieco vengono applicati negli studi scientifici che riguardano l'audio. (vedi AES, Harman Kardon e tanti altri)
I test in cieco non fanno parte (per idiosincrasia) del circolo audiofilo.
Un test in cieco, anche se fatto alla carlona (casalingo) è da considerarsi 1000 volte più attendibile (ossia come responso) di un attacca e stacca alla vista degli occhi...qui non c'è da fidarsi per nessun motivo.
Il test in cieco utilizzato da un singolo individuo, se superato con sufficiente livello di confidenza (scientificamente 95%) anche se circoscrive l'operato al singolo individuo e contesto in cui si svolge la prova, avrà dimostrato che in quelle circostanze l'ascoltatore ha comprovato l'udibilità (propria) di un determinato fenomeno.
saluti, Tom
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Re: CHIEDIAMO A VOI, DATECI SUGGERIMENTI IN MERITO.

#4 Messaggio da NIMALONE65 »

TomCapraro ha scritto:
NIMALONE65 ha scritto:
Le prove in cieco o doppio cieco , hanno valenza statistica ma non scientifica , poiché non hanno la caratteristica d'essere esattamente riproducibili .

Proporre/Riproporre e riprodurre , non sono la stessa cosa !
I test in cieco vengono applicati negli studi scientifici che riguardano l'audio. (vedi AES, Harman Kardon e tanti altri)
I test in cieco non fanno parte (per idiosincrasia) del circolo audiofilo.
Un test in cieco, anche se fatto alla carlona (casalingo) è da considerarsi 1000 volte più attendibile (ossia come responso) di un attacca e stacca alla vista degli occhi...qui non c'è da fidarsi per nessun motivo.
Il test in cieco utilizzato da un singolo individuo, se superato con sufficiente livello di confidenza (scientificamente 95%) anche se circoscrive l'operato al singolo individuo e contesto in cui si svolge la prova, avrà dimostrato che in quelle circostanze l'ascoltatore ha comprovato l'udibilità (propria) di un determinato fenomeno.
Certo che è più facile che si sbagli prima l'uomo di una macchina nata per fare solo quella casa .

Bisogna vedere quanto sia accurata ed affidabile però la macchina che misura .
Io non sono affatto convinto che tutto ciò che intercorre tra riproduzione e percezione avvenga esclusivamente nella gamma audio dell'udibile , ne che altre forze di altra natura non ne condizionino il processo .

Se ne potrebbe dibattere X ore ,,,,siamo nel campo dei pareri , non delle verità .
Se così fosse saresti in grado di ricostruire esattamente con un impianto un evento live .
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Re: CHIEDIAMO A VOI, DATECI SUGGERIMENTI IN MERITO.

#5 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto: Bisogna vedere quanto sia accurata ed affidabile però la macchina che misura .
Io non sono affatto convinto che tutto ciò che intercorre tra riproduzione e percezione avvenga esclusivamente nella gamma audio dell'udibile , ne che altre forze di altra natura non ne condizionino il processo .

Se ne potrebbe dibattere X ore ,,,siamo nel campo dei pareri , non delle verità .
Se così fosse saresti in grado di ricostruire esattamente con un impianto un evento live .
La riproduzione audio non verte a ricostruire l'evento live nellasua interezza, bensi a ricostruire un segnale registrato nella sua...interezza.
Sono due cose ben distinte.
Le misure servono per valutare di quanto ci si discosti rispetto al riferimento registrato, quanto viene alterato, in che forma, e quanti segnali scorrelati ne prendono parte.
L'evento live non c'entra, quello cessa dal momento in cui il catturabile passa da un microfono e forma un segnale di tipo deterministico, quindi esaminabile tramite gli strumenti appositi.
Il discorso andrebbe ribaltato in questo modo: partendo da due riproduzioni diverse, tramite misure, e' possibile riportarle sullo stesso piano. (eliminazione della differenza)
L'operatore dovra' possedere piena padronanza sulla teoria dei segnali, quindi saper prevedere anche i casi in cui tale ricostruzione non e' possibile.
saluti, Tom
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Re: CHIEDIAMO A VOI, DATECI SUGGERIMENTI IN MERITO.

#6 Messaggio da scroodge »

NIMALONE65 ha scritto:
TomCapraro ha scritto:
NIMALONE65 ha scritto:Magari si potesse misurare tutto ciò che si ascolta !

Il vero problema è questo .
Per me siamo lontanissimi anche solo dal conoscere i parametri che dovremmo misurare .
O come dire che misuriamo solo pochissime cose, la penso come un astrologo vede la via lattea come un puntino dell'universo .

Quello che si ascolta (orecchie) è tutto (ma proprio tutto...) misurabile-
Quello che si "interpreta" non è del tutto misurabile.
Ognuno interpreta quello che vuole interpretare...alla fine...
Ma se vogliamo parlare seriamente di sensazioni udibili (qui forse servirebbero i test in cieco) lo strumento batte l'orecchio 100.000 a 0.
Le prove in cieco o doppio cieco , hanno valenza statistica ma non scientifica , poiché non hanno la caratteristica d'essere esattamente riproducibili .

Proporre/Riproporre e riprodurre , non sono la stessa cosa !
Collega (se non ricordo male sei medico), ma ti rendi conto sì della bestialità che hai scritto?
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Re: CHIEDIAMO A VOI, DATECI SUGGERIMENTI IN MERITO.

#7 Messaggio da TomCapraro »

Aladin ha scritto:
Mi piacerebbe capire cosa si dovrebbe intendere per "tutto ciò che si ascolta"!

Come si potrebbe misurare tutto ciò che si ascolta!

Inoltre dato che si parla di "interpretazione" si presuppone che ci sia uno stadio
successivo nel quale vi sono delle trasformazioni:quale sarebbe?

Come ultima domanda vi chiederei:
Ai fini della valutazione dell'ascolto quali elementi assumerebbero importanza e per quale ragione?
Ascoltare, se ci si riferisce ad uno studio sull'udibilità di un fenomeno, significa adottare un metodo affinchè la componente suggestiva rimanga esclusa.
Test in cieco ben fatti significa ascoltare (senso dell'udito)
Prove e confronti alla carlona (attacca e stacca alla vista degli occhi) significa percepire, sommando all'ascolto (senso dell'udito) una serie di elementi esterni che concorrono verso un responso la cui oggettivazione fisica del fenomeno in esame (anche banalmente tra 2 cavi) viene pesantemente falsato, peggio ancora se il tester è un audiofilo.
saluti, Tom
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Re: CHIEDIAMO A VOI, DATECI SUGGERIMENTI IN MERITO.

#8 Messaggio da MarioBon »

Aladin ha scritto:
TomCapraro ha scritto:
Ascoltare, se ci si riferisce ad uno studio sull'udibilità di un fenomeno, significa adottare un metodo affinchè la componente suggestiva rimanga esclusa.
Ma se ascoltare implica la componente umana come sarebbe possibile adottare un metodo che possa escludere quella che chiami suggestiva?
Qui non parliamo si situazioni messe a confronto ma di valutabilità intrinseca fuori dal campo delle misure.
Come pensi sia possibile "oggettivare" tali parametri valutativi !?
Se scegli un brano musicale per le sue particolari qualità (per esempio perché scende su note molto basse) e lo ascolti decine di volte come test di ascolto, dopo un certo numero di ascolti qualsiasi componente emozionale svanisce. Anzi ad ascoltarlo ti viene quasi fastidio.
A quel punto ti puoi concentrare sul suono in sé. Io ascolto da anni gli stessi brani di riferimento. Ormai li conosco talmente bene che mi basta riprodurre dei brevi passaggi di pochi secondi. Una ulteriore valutazione viene fatta con brani musicali totalmente sconosciuti.
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Re: CHIEDIAMO A VOI, DATECI SUGGERIMENTI IN MERITO.

#9 Messaggio da TomCapraro »

Aladin ha scritto:Ma se ascoltare implica la componente umana come sarebbe possibile adottare un metodo che possa escludere quella che chiami suggestiva?
Qui non parliamo si situazioni messe a confronto ma di valutabilità intrinseca fuori dal campo delle misure.
Come pensi sia possibile "oggettivare" tali parametri valutativi !?
Nelle condizioni di ascolto normali conta molto l'esperienza, Renato Giussani mi diceva: bisogna essere più bravi a non sentire differenze quando queste non ci sono.

Ora...se questo non è possibile e inconsciamente si cade nella "trappola" dell'autosuggestione che possiamo farci ?

Una cosa è misurare (oggettivare una variazione di natura elettrica e/o acustica)...un altra ascoltare in modo goliardico fregandosene altamente di tutto ciò che accade durante il percorso elaborativo della percezione.
Un ascoltatore (audiofilo) non s'interessa di misure e oggettivazioni delle differenze che ascolta...o meglio...percepisce, però sarebbe corretto, da parte sua, se si limitasse a percepire standosene tranquillo, senza prendere per sordi gli altri, e senza attribuire errori nella scienza (misure) o insufficienza di conoscenze (attuali).
Il problema sta tutto qui, la percezione dovrebbe circoscrivere un area che delimita il solo ascolto goliardico, perchè non appena si passa ad uno studio serio che unisce audizioni controllate e misure...la scienza ritorna a prendere la posizione che merita.
saluti, Tom
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Re: Tom e Nimalone

#10 Messaggio da TomCapraro »

Qualsiasi ascolto e/o "confronto" è vittima di generalizzazione.
Con le misure invece no, non è permesso generalizzare in quanto la misura dovrà garantire ripetibilità.
Soggettivamente potrei mettere la mano dentro un secchio di acqua tiepida e generalizzare sulla temperatura, se poi ho la febbre posso perfino dire che l'acqua è a temperatura ambiente, quindi la "valutazione" risulterebbe approssimativa, generalizzata e con errore elevato.
Se invece metto un termometro (specie se tarato) posso oggettivare il valore esatto della temperatura, se cambio termometro avrò uno scarto minimo (precisione e/o taratura dello stesso) ma il valore si manterrà su dati molto precisi.
L'uomo con la musica si comporta in questo modo, generalizza su quello che ascolta (specie se è un confronto) per precisi limiti del sistema uditivo, ovvero: vorrebbe sentire tutto, ne ha le buone intenzioni, ma non può.
Il paradosso è che l'uomo mette perfino in dubbio il valore dello strumento, attribuendone insufficienza rispetto a quello che percepisce.
L'uomo non accetta i propri limiti, i propri errori.
Se li accettasse, finirebbe l'eterna diatriba tra ascolto e misure.
saluti, Tom
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