Parallelo di condensatori

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Bergamotto
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Parallelo di condensatori

#1 Messaggio da Bergamotto »

devo raggiungere il valore di 247uF, è meglio mettere in parallelo 2 da 100uF + uno da 47uF oppure 3 da 82uF per avere tre condensatori uguali ed evitare eventuali problematiche derivanti da paralleli di componenti di differente valore ?
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MarioBon
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Re: Parallelo di condensatori

#2 Messaggio da MarioBon »

Va detto subito che i condensatori plastici si trovano con tensioni di lavoro che arrrivano a 1200 Volt mentre è difficile trovare un bipolarizzato da più di 100uF con più di 100Volt lavoro.
Altra cosa da dire è che, in linea di principio, non ci sono problemi particolari nel porre più condensatori in parallelo tranne il fatto che la resistenza di isolamento diminuisce. Poi dipende dalla qualità dai condensatori.
In linea di principio più il valore di capacità è alto e peggio è ma tra un condensatore da 100uF 100 Volt e due condensatori da 47uF 63Volt è meglio scegliere quello da 100 uF perchè "tiene" una tensione più elevata. In linea di massima il segnale audio applicabile è nell'ordine del 10% della tensione di lavoro del condensatore (elettrolitico). L'ampiezza del segnale che cade ai capi del condensatore dipende dal particolare circuito dove è impiegato: 100 Volt (o 63 Volt) lavoro possono essere tanti o pochi.

I condensatori bipolarizzati sono condensatori elettrolitici e presentano una componete induttiva importante. Oltre una certa frequenza, smettono di comprtarsi come condensatori e tendono a comportarsi come induttanze (l'impedenza sale invece di continuare a scendere).
Per compensare questo effetto si pone in parallelo ai condendatori elettrolitici un condensatore plastico il cui valore può essere 10 o 20 volte più piccolo del valore dell'elettrolitico. Per esempio
- un 100uF si può fare con un 82uF bipolarizzato e un 18uF plastico in parallelo.
- un 200uF si può fare con un 100uF+82uF bipolarizzati e un 18uF plastico in parallelo.
- un 247uF si può fare con un 220uF bipolarizzati e un 27uF plastico in parallelo.

Quindi è meglio usare due condensatori da 100uF e uno da 47uFo tre da 82uF?
Se hanno tutti la stessa tensione di lavoro non c'è sostanziale differenza.
Se i 100uF fossero da 63V e l'82 da 100V sarebbero preferibili i tre da 82uF.
La tensione di lavoro complessiva è pari a quella del condensatore con la tensione di lavoro più bassa.
Bisogna poi fre attenzione alla tolleranza che, per i bipolarizzati, può essere del 20%, 10% o 5%
Meglio usare il 5% e poi aggistare il valore con un plastico in parallelo.
Meglio non scendere sotto i 100 Volt lavoro.
Se il condensatore è in serie ad un medio è necessario scegliere un condensatore di qualità.
La qualità del condensatore di "sente" sia che si trovi in serie o in parallelo al segnale.
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Bergamotto
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Re: Parallelo di condensatori

#3 Messaggio da Bergamotto »

intendevo condensatori a film plastico tutti della stessa tensione di lavoro in serie ad un mediobasso
quindi mettere tre da 82uF invece di 2 da 100 e uno da 47 non cambia proprio nulla ?..non so gli sfasamenti...l'induttanza e la resistenza parassita ecc...ecc
scusa l'ignoranza :oops:
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Re: Parallelo di condensatori

#4 Messaggio da MarioBon »

nessun problema o "svasamento": il segnale vede un unico condensatore di valore pari alla somma dei condensatori in parallelo con una resistenza di isolamento pari al parallelo delle resistenze di isolamento di ciascuno.
Immagine
questo è un circuito semplificato del condensatore reale. Rs è la resistenza ohmmica dei reofori.
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Re: Parallelo di condensatori

#5 Messaggio da Bergamotto »

quindi il mio è un viaggio del tutto inutile ? sono ignorante e non riesco a capire, al di là delle spiegazioni convincenti che mi hai dato, come possa essere che tre condensatori uguali siano la stessa cosa di tre diversi
...sai ho letto che condensatori più piccoli sono più "veloci" quindi mi chiedevo se 3 da 82 fosse una soluzione di lenta...
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MarioBon
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Re: Parallelo di condensatori

#6 Messaggio da MarioBon »

Purtroppo " lento" e "veloce" non significa molto. I condensatori hanno dei difetti che dipendono dalla variazione del valore in funzione del segnale applicato, dalla frequenza di risonanza (componente induttiva) e dalle vibrazioni meccaniche. Se questi difetti non ci sono ne puoi mettere in parallelo un numero o nche usarne uno solo.
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Re: Parallelo di condensatori

#7 Messaggio da Bergamotto »

ok ma mettendo in parallelo se diminuisce la resistenza di isolamento è vero che diminuiscono anche la resistenza di perdita e l'induttanza che credo siano due miglioramenti su un peggioramento, sbaglio ?
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Re: Parallelo di condensatori

#8 Messaggio da MarioBon »

Resistenza di isolamento o di perdita è la stessa cosa.
La frequenza di risonaza di un circuito dipende la prodotto induttanza per capacità.
Se metti due condensatori uguali in parallelo
- la capacità raddoppia
- l'induttanza si dimezza
come risultato il prodotto LC (e la frequenza di rionanza) non cambia. Se i condensatori sono diversi (per esempio un elettrolitico in parallelo ad un plastico di valore sensibilmente inferiore) si ottiene una estensione della banda utile di funzionamento.

La fisica dei componenti passivi è nota nei dettagli più fini dal 1864 grazie a questo giovanotto:
Immagine
che è stato anche "l'inventore" delle analogie elettromeccaniche poi riprese da Olson.
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