Potenza e impedenza del diffusore

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AntoninoLeone
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Potenza e impedenza del diffusore

#1 Messaggio da AntoninoLeone »

Quando nei moduli d'impedenza si vede un minimo sotto i 3ohm significa che l'amplificatore è costretto ad erogare molti piu watt ?
Verrebbe chiamato ad erogare soltanto in quella frequenza o richiederà sempre dei watt a prescindere ?
Se l'impedenza del diffusore ha un minimo di 3ohm come si considera l'intero modulo d'impedenza ?
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MarioBon
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Re: Potenza e impedenza del diffusore

#2 Messaggio da MarioBon »

Come premessa si deve dire che esisteno da decenni delle normative (le vecchie norme DIN 45500) riprese poi dalle normative attuali che fissano i limiti per l'impedenza dei diffusori per alta fedeltà:
- Impedenza nominale 8 ohm: minimo 6.4, massimo 9.6
- Impedenza nominale 4 ohm: minimo 3.2, massimo 4.8
in pratica il valore nominale più o meno il 20%. Con una variazione del modulo così modesta è molto probabile che anche la fase si sposti poco. Il minimo modulo consentito dalla norma è di 3.2 ohm. I massimi sono meno "pericolosi" quindi si possono accettare variazioni più ampie a patto che il minimo sia resistivo (fase 0°) la fase rimanga limitata (diciamo entro più o meno 30°).

La AES considera l'impedenza di un sistema di altoparlanti pari al minimo modulo. Personalmente ritengo che l'impedenza di un diffusore debba essere riferita al minimo della parte reale dell'impedenza (che quasi sempre coincide con il minimo modulo).

Queste informazioni vanno lette in funzione del fatto che le protezioni in corrente degli amplificatori sono normalmente fissate per un carico minimo pari a 2 ohm. L'altra cosa da tenere presente è che, quando l'amplificatore satura, l'uscita si inchioda alla massima (o minima) tensione consentita indipendentemente dalla causa della saturazione (a differenza di un diffusore a tre vie dove il woofer può arrivare a fondo corsa ma il medio continua a funzionare perfettamente). Quindi che l'ampli saturi perchè deve buttare tanta corrente a 100 Hz piuttosto che a 5000 Hz non ha alcuna importanza anche perchè l'amplificatore "vede" il segnale nel tempo (siamo noi che lo analizziamo nel dominio della frequenza).

Se un diffusore presenta un minimo ad una certa frequenza a quella determinata frequenza assorbirà più corrente (I=v/Z). Tipicamente l'assorbimento di corrente sarà alto in un intorno di quella frequenza. Se il minimo è posto sotto i 40Hz o sopra i 10kHz dove il contenuto energetico dei programmi musicali è generalmente basso, il suo effetto è relativo. Se il minimo si trova tra 150 e 300 Hz (dove il contenuto energetico è massimo) allora il suo effetto è importante (ed il diffusore diventa un carico "difficile").

Tuttavia:
- un diffusore con una impedenza di 3 ohm costante a tutte le frequenza è un carico molto facile.
- un diffusore con minimo di 4 ohm e rotazioni di fase prossime a 60° è un carico molto impegnativo (4 ohm e 60° corrispondono a 2 ohm di carico reale).

Magrado tutto ciò molti diffusori presentano minimi inferiori a 3 ohm e si arriva anche a mezzo ohm o meno (le famose Scintilla). Questi sistemi, se le normative avessero un seguito, a rigore, non dovrebbero nemmeno essere conmmercializzati.
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AntoninoLeone
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Re: Potenza e impedenza del diffusore

#3 Messaggio da AntoninoLeone »

Molte grazie
Spiegazione chiarissima
In pratica se nella parte energetica della risposta in frequenza l'impedenza è bassa l'amplificatore sarà costretto ad erogare corrente con un rischio maggiore di clipping
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TomCapraro
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Re: Potenza e impedenza del diffusore

#4 Messaggio da TomCapraro »

Su intera banda (teoricamente piatta) l'amplificatore media l'ìntera impedenza in funzione della frequenza in cui ricade il minimo, quindi fornisce un massimo di tensione.

Se nella banda viene ridotto un segmento in cui ricade il minimo d'impedenza l'amplificatore fornisce qualcosina in piu, quindi aumenta la tensione d'uscita e i watt.

Una prova la feci sul mio sistema portando a limite l'amplificatore sul carico che, nella zona definita "energica", richiede abbastanza corrente.

A banda intera DC-48.000hz, prima della tosatura, si raggiungono i 47,62 volt di picco.

Immagine

Modificando l'impulso e rendendolo simile ad una risposta audio, quindi 20hz-20.000hz, il valore sale fino a 48,02 volt di picco.

Immagine

Con l'impulso precedente se cerco di elevarlo a 48,02 volt siamo già in saturazione, vale a dire: la tensione non sale più, e la "punta" dell'impulso si squadra. (si chiama distorsione di forma)

Questo vuol dire che nella zona del minimo (attorno i 3 ohm) possiamo ottenere potenze istantanee maggiori di 768 watt senza la minima comparsa della distorsione di forma.

La potenza istantanea può apparire come "elevata" ma in realtà viene impiegata soltanto con specifici programmi musicali, ad esempio: le percussioni (ben picchiate)

Il disco Drums della Sheffields Records ne è un esempio, con questo disco si registrano 120dB di picco massimo lineare...e se la matematica non è un opinione pare che la cosa corrisponda.
Il sistema produce (nel punto ascolto e con due diffusori in funzione) 91dB con 1 watt a canale.
Se prendiamo la massima tensione (48,02 volt) e calcoliamo i watt sul carico di 3 ohm otteniamo: 48,02x48,02/3 = 768,6 watt istantanei. (1537,2 x entrambi i canali).
Oltre ad un buon fonometro la SPL MAX di picco si può anche "stimare a tavolino" (e corrisponde) 10xLog(1537,2/2) = 28,85dB di incremento rispetto i 2watt applicati per raggiungere i 91dB.
L'incremento va sommato, quindi: 91+28,85 = 119,85dB.

Questi ascolti "nerboruti" non fanno parte del normale programma audio-musicale che si svolge in condizioni normali, solo occasionalmente e, soprattutto, verso la fine degli ascolti...ovvero prima di spegnere l'impianto.

In condizioni normali, anche a livello MOLTO realistico, di watt se ne impiegano molto meno.
L'altro giorno ascoltavo l'album di Ray Charles&Friends, il volume era abbastanza alto e tutto sembrava reale, ad un certo punto mi è saltato in mente di andare a verificare quanti watt venissero impiegati ma...dopo aver collegato l'oscilloscopio...mi sono reso conto di quanto può cambiare l'erogazione in relazione della complessità del programma musicale.

Pochi watt....soltanto 36 watt di picco massimo...(e per una frazione di una manciata di microsecondi, che vedremo nel prossimo grafico)

Immagine

Immagine

Insomma, alla fine tenendo conto della sensibilità del diffusore in base a ciò che uno vuole ottenere, quindi dando anche un occhiata all'impedenza (per la scelta del finale) del diffusore, si possono interfacciare dei sistemi in modo eccelso.
Personalmente non sono d'accordo con chi impiega valvolari di potenza molto ridotta e si aspetta una dinamica realistica e...indistorta.
saluti, Tom
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rollo
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Re: Potenza e impedenza del diffusore

#5 Messaggio da rollo »

bon, domanda: ma se per normativa un diffusore da 8 ohm nominali può averne al massimo 9.6 ( fin qui tutto ok ) come si gestisce il picco dell' impedenza del woofer
che non è infrequente che passi i 100 ohm, anche su una banda stretta ? cioè, tanti ohm i watt erogati scendono e finita li ? grazie.
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MarioBon
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Re: Potenza e impedenza del diffusore

#6 Messaggio da MarioBon »

Le normative sono ampiamente disattese.
La cosa più interessante è che siano rispettati i minimi di impedenza perchè là c'è la maggiore richiesta di corrente. Sui massimi la corrente è minore ma si deve osservare la variazione di fase che si manifesta nel loro intorno. Uno sfasamento di 60° equivale a dimezzare il carico. In sostanza se il diffusore, ad una certa frequenza, presenta una impedenza di 8 ohm con fase di 60° è come se il carico fosse da 4 ohm (e zero gradi).

Un'altra cosa cui si deve fare attenzione è la "impedenza media". A volte si legge "il tal diffusore presenta una impedenza media di 8 ohm". Questa è una specifica furviante per due motivi: non ha senso fisico e trae in inganno. Per ottenere una impedenza media di 8 ohn basta un massimo a 15 ohm e un minimo a 1 ohm: (15+1)/2 = 16/2 = 8 ma un minimo di 1 ohm non è salutare per l'amplificatore.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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rollo
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Re: Potenza e impedenza del diffusore

#7 Messaggio da rollo »

grazie.
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