Allora, completiamo il discorso relativo al vantaggio incontrovertibile dell'utilizzo di un segnale upsamplato "esternamente".
Tutti i DAC, chi più, chi meno, generano attorno alla frequenza di taglio degli artefatti, questi artefatti si traducono in rotazioni di fase, scarsa linearità all'estremo, e...in alcuni casi...distorsione nel momento in cui il segnale raggiunge lo 0dBFS.
Qui possiamo benissimo osservare (è un esempio tra i tanti possibili) un segnale a 19.1khz e cosa produce a diversi livelli di ampiezza.
Allo 0dBFS distorce in modo incontrollato, facendo travalicare tutte le armoniche ben oltre il filtraggio. (ma soprattutto sull'intera banda, quindi generazione di subarmoniche)
Per dimostrare che il problema è "ampiezza dipendente" (in relazione della frequenza) lo andiamo ad abbassare di 1dB, e si nota come diminuisce il pattern armonico.
Se lo abbassiamo di un altro dB (-2dB in totale) il 99% del contenuto armonico viene spazzato via.
Adesso il segnale, come ampiezza, lo riportiamo nuovamente a 0dBFS ma...lo "allontaniamo" dal punto in cui il filtraggio opera con la massima pendenza.
A 14 khz non si manifestano alterazioni rilevanti.
Mentre salendo in frequenza, esattamente a 15khz, inizia a comparire il primo segno di alterazione.
Adesso la "prova del 9" riportiamo la frequenza a 19,1khz e alla massima ampiezza (0dBFS) pratichiamo sulla stessa un operazione di upsampling a 96khz via software (con il PC e un resampler a fase lineare) e lo rifacciamo convertire al medesimo DAC.
Ecco che -spariscono- tutti i sottoprodotti del segnale che venivano generati durante la conversione a 44.1khz.
In soldoni, sulla totalità di DAC da me analizzati, l'operazione di oversampling/upsampling "esterna" apporta evidenti benefici di
linearità nel range di frequenza compresa tra 13khz/22khz.
Questo nonostante l'utilizzo e l'implementazione dell'oversampling (che sia effettuato internamente tramite FPGA e/o Chip o DSP) on board al DAC.