Che cosa è la Potenza? (cc)

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(per i cavi c'è una sezione dedicata)
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MarioBon
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Che cosa è la Potenza? (cc)

#1 Messaggio da MarioBon »

Quando andiamo a comprare un frigorifero o una lavatrice ci preoccupiamo di quanto consuma.
Per esempio la lavatrice consuma 1kW ovvero 1000 Watt ogni ora.
Sappiamo che il nostro contratto con l'ENEL prevede un consumo massimo di 3kW quindi possiamo utilizzare un certo numero di elettrodomestici fino a raggiungere i 3kW. Se li superiamo "saltano i tappi".
La potenza elettrica è una cosa che conosciamo e che sappiamo utilizzare. Per esperienza sappiamo che un kW ha un costo e ogni due mesi ci arriva una bolletta con il calcolo del consumi.

Questo per dire che stiamo parlando di cose note e familiari.

L'altra cosa che tutti sanno è che la tensione che raggiunge le nostre case e di 220 Volt (circa).

Quando infiliamo la spina della lavatrice nella presa di corrente a muro, la colleghiamo alla cabina dell'Enel che distribuisce la tensione da 220 Volt (e la riceve a sua volta da una centrale elettrica). A questo punto la corrente circola nel motore della lavatrice e la mette in movimento.

Quanta corrente "entra" nella lavatrice?

La potenza elettrica è il prodotto della tensione per la corrente:

Potenza = Tensione x Corrente.

La potenza vale 1000 Watt, la tensione vale 220 Volt e quindi la corrente assorbita dalla lavatrice vale 1000/220=4.54 Ampere. La tensione si misura in Volt, la corrente si misura in Ampere, la potenza si misura in Watt o in VoltAmpere.
4.54 Ampere è una corrente alta? Quando avviamo il motore dell'automobile, il motorino di avviamento assorbe circa 10 ampere (ma per pochi secondi). Sempre in automobile se mettiamo "in corto circuito" i poli della batteria si produce una corrente di 180 Ampere (pericolosa).
Un amplificatore per HiFi può erofare da 10 a 30 Ampere o anche più.
Torniamo all'esempio della lavatrice. Possiamo calcolare, per la lavatrice, il rapporto tra la tensione e la corrente 220/4.54=48.45 ohm. Questo è il carico equivalente alla lavatrice.
Il rapporto tra tensione e corrente si chiama "resistenza" o "impedenza", si indica con R (o Z) e si misura in Ohm. Un Ohm vale un Volt diviso un Ampere.
Per quanto riguarda i diffusori acustici il carico vale 4, 8 o 16 ohm (molto meno della lavatrice).
Questi sono carichi "nominali" in realtà tali valori possono variare di molto (da 0.5 ohm a oltre 100 ohm).

La legge di Ohm dice che la tensione (V) è pari al prodotto della resistenza (R) per la corrente (I) ; V=RI
Se avete notato sulla lavatrice c'è una targhetta che indica il suo consumo massimo che non è espresso in Watt ma in VA (il prodotto di Volt per Ampere). Diciamo che, per quello che stiamo raccontando, Watt e VA si corrispondono. La stessa targhetta è presente su tutti i dispositivi alimentati da corrente.

Ora la rete ENEL fornisce la potenza, la lavatrice la consuma. La lavatrice è il carico.
Tutto quello che si deve sapere, anche per l'Alta Fedeltà, è la definizione di potenza e la Legge di Ohm e che il carico sono i diffusori acustici che ricevono la potenza elettrica dall'amplificatore.

Potenza = prodotto della tensione per la corrente = Watt o VA
legge di ohm = la tensione è uguale al prodotto della corrente per la resistenza.

In meccanica la potenza è il lavoro compiuto nell'unità di tempo. Per compiere un certo lavoro (per esempio sollevare una tonnellata di 10 metri) si deve compiere un certo lavoro. Questo lavoro lo possiamo fare applicando una piccola potenza per tanto tempo (per esempio trascinando il peso lungo un piano inclinato come facevano gli egizi per costruire le piramidi) oppure possiamo impiegare una grande potenza per poco tempo (con una gru).
Si capisce allora che quello che conta è il lavoro mentre la potenza ci dice in quanto tempo potremo completare il lavoro. Dal punto di vista elettrico è la stessa cosa: che sia potenza meccanica o potenza elettrica si tratta sempre di lavoro svolto nell'unità di tempo.

La tensione è la causa, la corrente è l'effetto: se si applica una tensione ai capi di un dispositivo si ottiene una corrente che è limitata dalla resistenza opposta dal dispositivo. Se la resistenza è piccola la corrente è grande. Se la resistenza è grande la corrente è piccola.

Adesso prendiamo un amplificatore per alta fedeltà. Come per la lavatrice anche sull'amplificatore c'è una targhetta che indica il consumo massimo in VoltAmper. Il carico dell'amplificatore è il diffusore acustico.
Fermiamoci qui.
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Re: Che cosa è la Potenza?

#2 Messaggio da MarioBon »

L'impianto stereo è composto (come minimo) da:

- una sorgente (lettore CD, giradischi, radio, computer...)
- un amplificatore
- il sistema di altoparlanti (volgarmente detto casse o casse acustiche o diffusori acustici)

La funzione dell'amplificatore è quella di aumentare la (piccola) potenza che esce dalla sorgente per poter pilotare le casse.
Più potenza è disponibile, più le casse potranno suonare "forte".
In commercio si trovano amplificatori a partire da pochi Watt fino a migliaia di Watt.
Per l'impianto stereo da utilizzare in casa si usano amplificatori che vanno da 10 a 200 Watt. Un valore tipico, che funziona nella maggioranza dei casi, può avere una potenza compresa tra 50 e 100 Watt.
In sostanza un amplificatore consuma come una o due lampadine ad incandescenza da 100 Watt.

Per capire la differenza di potenza disponibile all'uscita della sorgente e quella disponibile all'uscita dell'amplificatore torna utile un iPhone. Potere ascoltare la musica con un paio di cuffiette collegate all' iPhone ma non potete certo usare le cuffiette per sentire la musica seduti sul divano di casa con gli amici. L'iPhone produce frazioni di Watt, l'impianto stereo richiede almeno decine di Watt.
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Re: Che cosa è la Potenza?

#3 Messaggio da MarioBon »

Relazione fra Temperatura e Potenza

I dispositivi percorsi da corrente elettrica si riscaldano e la loro temperatura aumenta. Questo effetto si chiama “Effetto Joule”. Dal punto di vista microscopico questo avviene perché gli elettroni in movimento all’interno del metallo , urtano gli atomi del metallo e cedono una parte della loro energia e gli atomi si mettono a vibrare. La stessa cosa succede quando date un pugno sul muro: il muro vibra (se non succede date un pugno più forte o molti pugni…)

Affinché un dispositivo possa funzionare correttamente deve essere messo nelle condizioni di cedere all’ambiente circostante una certa quantità di calore in modo che la sua temperatura non superi i limiti di funzionamento. Questo avviene se la temperatura dell’ambiente è più bassa della temperatura del dispositivo perché il calore si sposta sempre dal caldo verso il freddo.
A ben guardare non è l’amplificatore che si raffredda ma l’aria attorno che si scalda: per questo è importante “cambiare l’aria” attorno all’amplificatore. Quando due corpi hanno la stessa temperatura non avviene più alcuno scambio di calore e viene raggiunto “l’equilibrio termico”.

Un materia riscaldato di espande (aumenta di volume) e quando si raffredda si restringe. Ogni volta che un materiale viene riscaldato e raffreddato si espande e si restringe. Viene il momento che, dopo molti cicli di riscaldamento e raffreddamento (espansine e contrazione), il dispositivo si rompe (legge del filo di ferro). Quindi quello che limita la vita di un dispositivo è il massimo numero di cicli termici che può compiere. Se un amplificatore potesse essere acceso e mantenuto a temperatura costante, potrebbe funzionare per un lunghissimo periodo di tempo (perché non sarebbe soggetto a cicli termici).
Non esistono solo i cicli termici. Per esempio i condensatori elettrolitici sopportano un numero limitato di cicli di carica e scarica. Le batterie sopportano un numero di cicli di carica e scarica (Infatti esistono batterie per “uso ciclico” e per uso “tampone” con caratteristiche diverse). Anche i dispositivi meccanici sopportano un numero limitato di cicli (per esempio accensione e spegnimento di un interruttore).
Dobbiamo abituarci a considerare la vita dei dispositivi in termini di numero di cicli.

La relazione tra potenza dissipata e aumento della temperatura è la seguente:

Tdispositivo - Tambiente = Papplicata · Rtermica (1)

dove


- Tdispositivo è la temperatura raggiunta dal dispositivo a causa della dissipazione della potenza applicata Pd,
- Tambiente è la temperatura dell’ambiente circostante
- Rtermica = “resistenza termica”, una costante che rappresenta la difficoltà di smaltimento del calore verso l’ambiente circostante ed è l’inverso della “conduttanza termica” dei materiali e dei fluidi che smaltiscono il calore prodotto.

Ne segue che:

Rtermica = (Tdispositivo - Tambiente) / Papplicata

Poiché il costruttore del dispositivo indica la temperatura massima di funzionamento Tdispositivo_max, è possibile calcolare la massima potenza Pmax dissipabile dal dispositivo in funzione della temperatura ambiente Tambiente_max sfruttando la relazione (1) :

Tdispositivo_max – Tambiente_max = Pmax · Rtermica (2)

Superata la temperatura massima il dispositivo si danneggia. I limiti di potenza applicabile ad un certo dispositivo dipendono dai limiti di temperatura sopportai ma anche dalla temperatura ambiente: più la temperatura ambientale è alta e meno potenza si riesce a dissipare. Questo è il motivo per cui gli amplificatori devono essere posti in posizioni arieggiate (altrimenti entrano in azione le protezioni termiche)
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