IL FATTORE DI SMORZAMENTO

Dedicato a chi si avvicina all'alta fedetà
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Maurizio
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IL FATTORE DI SMORZAMENTO

#1 Messaggio da Maurizio »

Ho sentito dire più volte dell’importanza del fattore di smorzamento dell’amplificatore. Ho fatto qualche ricerca per comprenderne il concetto. Un primo approccio conoscitivo è stato quello di wikipedia: “Il fattore di smorzamento (in inglese damping factor), è un numero adimensionale, dato dal rapporto dell'impedenza dell'altoparlante (carico o input) diviso l'impedenza interna dell'amplificatore (output) vista ai suoi morsetti d'uscita…..Generalmente gli amplificatori a stato solido (Transistor, Mosfet, IGBT) presentano un fattore di smorzamento superiore rispetto agli amplificatori a valvole. Lo svantaggio delle amplificazioni valvolari consiste nella relativa elevata impedenza d'uscita offerta dal trasformatore d'accoppiamento stadio finale/altoparlante. Anche se oggi alcuni costruttori costruiscono amplificatori a valvole di tipo OTL (Output Transformer Less), cioè senza alcun trasformatore d'accoppiamento carico-stadio d'uscita, il fattore di smorzamento in un amplificatore valvolare è sempre limitato, a causa dell'elevata impedenza interna dei dispositivi a vuoto. Dal punto di vista dell'audiofilo il fattore di smorzamento è una delle caratteristiche principali dalla quale dipende la qualità di un amplificatore.
Secondo alcuni audiofili un basso fattore di smorzamento minore di venti riduce quella sensazione di violento impatto tipica di uno strumento dal suono forte su uno strumento che sta suonando ad un volume molto più basso, impatto che se troppo debole allontanerebbe troppo il suono riprodotto dalla realtà.
Secondo altri audiofili un fattore di smorzamento troppo basso va a sporcare le basse frequenze producendo la sensazione di una gamma bassa troppo presente e poco controllata tanto che due amplificatori entrambi con i tre parametri di risposta in frequenza-guadagno-potenza esattamente identici appaiono molto diversi in gamma bassa se uno dei due ha un fattore di smorzamento troppo scadente.
Quindi la bontà di un amplificatore è proporzionale al suo fattore di smorzamento che per un ascolto Hi-Fi dovrebbe superare abbondantemente il valore di 40 e non scendere mai sotto 20-25.
C'è da considerare che alcuni tipi di diffusori acustici sono meno sensibili al fattore di smorzamento (cassa chiusa) che altri (bass reflex) e che alcuni trasduttori (woofer) sono soggetti a rottura se utilizzati a volume elevato con amplificatori poco smorzanti”

Ho compreso “che per un ascolto Hi-Fi dovrebbe superare abbondantemente il valore di 40 e non scendere mai sotto 20-25”, ma al netto della formula (che da inesperto non comprendo sino in fondo), il concetto per me rimane ancora molto vago e resta la domanda: cos’è davvero il fattore di smorzamento e perchè è così importante ?.
Ho trovato altro in giro: https://hifight.it/fattore-di-smorzamen ... ng-factor/ una spiegazione assai più semplice che partendo dall’osservazione cerca di spiegarne il meccanismo sottoteso e non il contrario.
Si legge: con il termine di Fattore di smorzamento (Damping Factor) si indica appunto la capacità di un amplificatore di potenza di controllare il movimento “inerziale” degli altoparlanti.
Partiamo del presupposto che gli altoparlanti hanno una vita propria.
Inviando un segnale ad un altoparlante, gli stessi, aggiungono qualcosa di loro, “qualcosa di personale”. Infatti, anche se il segnale è terminato, l’altoparlante continua a vibrare a causa del fenomeno dell’inerzia. Di fatto l’altoparlante produce (e quindi aggiunge) onde sonore che non fanno parte del segnale originale. In gergo tecnico si parla di “sbavatura temporale”.
Immaginate di avere come segnale di entrata un colpo di tamburo con attacco e decadimento molto breve. Anche quando il segnale del tamburo terminerà l’altoparlante continuerà a vibrare. Questo avviene perchè il cono si muove in avanti ed indietro nel suo dominio fisico (sospensione) anche in assenza (ma in conseguenza) del segnale originale.
Per evitare che un colpo di tamburo veloce, scattante e pulito si trasformi in un booboom allungato e pulsante è necessario che l’amplificatore di potenza eserciti un adeguato controllo sull’altoparlante in modo da prevenire questo tipo di conseguenze.
Poiché l’impedenza dell’altoparlante e l’impedenza di uscita dell’amplificatore variano al variare della frequenza, anche il fattore di smorzamento varierà di conseguenza. Da sottolineare che anche l’impedenza del cavo dell’altoparlante influisce sullo smorzamento: un maggior diametro del cavo equivale ad uno smorzamento superiore rispetto ai cavi sottili.
In sintesi si può dire che più bassa è l’impedenza di uscita dell’amplificatore, maggiore sarà il fattore di smorzamento e più controllato risulterà il suono……….”
.
Mi basta questo !
Ma ai fini pratici, i comuni mortali cosa devono osservare (quali caratteristiche ecc ecc )per accoppiare amplificatore e diffusore con un fattore di smorzamento ideale. Grazie
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Re: IL FATTORE DI SMORZAMENTO

#2 Messaggio da MarioBon »

I "comuni mortali" dovrebbero osservare 2 cose:
- il valore del fattore di smorzamento (maggiore di 20)
- se il fattore di smorzamento cambia con la frequenza.
Questa seconda informazione si trova, per esempio, nei test che pubblica la rivista Audio Review.

In linea di massima è preferibile un fattore di smorzamente anche non elevatissimo (per esempio 35-50) ma indipendente dalla frequenza perchè indica un amplificatore progettato con più attenzione verso certi aspetti (come la distorsione di intermodulazione dinamica).
Un fattore di smorzamento molto alto (tipo 400 o 600) non è difficile da ottenere ma tende poi a diminuire al crescere della frequenza e questo può dare dei problemi con certi diffusori (per esempio elettrostatici) o certi cavi (troppo capacitivi).

Quindi oltre al valore conta che tale valore non dipenda dalla frequenza.
I diffusori con minimi di impedenza bassi (si arriva anche 2 Ohm in gamma medio bassa) richiedono amplificatori con fattori di smorzamento più alto. Per esempio

minimo di impedenza 8 Ohm => fattore di smorzamento 20 (o più)
minimo di impedenza 6 Ohm => fattore di smorzamento 30 (o più)
minimo di impedenza 4 Ohm => fattore di smorzamento 40 (o più)
minimo di impedenza 3 Ohm => fattore di smorzamento 60 (o più)
minimo di impedenza 2 Ohm => fattore di smorzamento 80 (o più)

esistono diffusori che suonano soggettivamente meglio con fattori di smorzamento bassi (per esempio se l'impedenza presenta rotazioni di fase localizzate e violente). Ma sono casi rari. Anche qui dare una occhiata a qualche test aiuta nella scelta.
Bisogna anche dire che i casi di abbinamento "sfigato" sono abbastanza poco probabili.

Gli amplificatori a valvole hanno fattore di smorzamento basso e la cosa migliore sarebbe provarli con i diffusori che si posseggono.
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Re: IL FATTORE DI SMORZAMENTO

#3 Messaggio da Maurizio »

E' necessario indagare di un amplificatore il fattore di smorzamento alle varie impedenze o solo per l'impedenza indicata dal produttore per il diffusori prescelto (ad esempio 8 ohm dichiarato).
L'impedenza indicata dai produttori per i diffusori è attendibile e stabile oppure può variare (e come) durante l'ascolto (per esempio in forza di fenomeni legati al riscaldamento degli altoparlanti o per il tipo di musica ecc.) ?
Grazie
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Re: IL FATTORE DI SMORZAMENTO

#4 Messaggio da MarioBon »

Per definizione il fattore di smorzamento fa riferimento a 8 Ohm. Quindi
FS = 100 su 8 Ohm => 50 su 4 Ohm => 25 su 2 Ohm
più l'impedenza nominle del sistema di altoparlanti è bassa (mnimo basso) tanto più FS deve essere "alto". Quando si dice che l'FS minimo deve essere 20-25 si intende su 8 ohm.

Il fattore di smorzamento dipende dall'impedenza di uscita dei dispositivi finale, dall'ampiezza dei segnali e dal tasso di contoreazione.
La temperatura altera un po' tutti i parametri ma la controreazione tende a riportare il sistema all'equilibrio.
Sicuramente qualche cosa cambia con l'ampiezza dei segnali e questo si manifesta con la distorsione.
Che io sppia, nessuno si è preoccupato di definire una forma di distorsione specifica legata alla non linearità del fattore di smorzamento. Diciamo che nella distorsione di un dispositivo è contenuto anche questo contributo.
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Re: IL FATTORE DI SMORZAMENTO

#5 Messaggio da Maurizio »

Molte grazie !
Sicchè, se ho capito bene, il fattore di smorzamento è meglio verificarlo per tutte le impedenze (8, 6, 4 e 2 Ohm) in quanto a prescindere dal valore di impedenza riportato dal costruttore, le impedenze dei diffusori durante l'esercizio possono variare, quindi meglio avere un amplificatore in grado di garantire comunque la controreazione e, comunque (aggiungo), qualora si volesse cambiare diffusore con diversa impedenza, si risparmierebbe la fatica di cambiare anche l'amplificatore.
Indagine da condurre secondo lo schema sotto riportato.
minimo di impedenza 8 Ohm => fattore di smorzamento 20 (o più)
minimo di impedenza 6 Ohm => fattore di smorzamento 30 (o più)
minimo di impedenza 4 Ohm => fattore di smorzamento 40 (o più)
minimo di impedenza 3 Ohm => fattore di smorzamento 60 (o più)
minimo di impedenza 2 Ohm => fattore di smorzamento 80 (o più)

Ma, perdoni Dott. Bon, ancora due curiosità sull'argomento:
a) diffusori possono avere altoparlanti con impedenze diverse ? se sì, quale sarà l'impedenza (se non quella media) con la quale dovrà fare i conti l'amplificatore ?
b) può spiegarmi in parole più semplici gli ulteriori aspetti pratici del fattore di smorzamento siccome scritto in questo suo articolo http://mariobon.com/Articoli_nuovi/602_ ... ore_FS.htm ?
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Re: IL FATTORE DI SMORZAMENTO

#6 Messaggio da MarioBon »

Non è raro che in un sistema di altoparlanti a più vie gli altoparlanti abbiano impedenza nominale diversa per esempio un woofer da 4 Ohm e un tweeter da 8 Ohm. L'impedenza minima però dipende dalla perizia di chi progetta il filtro cross-over e in particolare a quanta attenzione mette nel rispettare la norma (il minimo di impedenza non dovrebbe mai scendere sotto 3.2 Ohm). Diciamo che la norma viene rispettata da pochi e se le cose non funzionano si dà la colpa all'amplificatore.
In un sistema a tre vie, se non si fa attenzione, è facile scendere sotto i 3 ohm (vedere i test di Audio Review).

In pratica quello che succede è ben rappresentato dalle prime due figure dell'artcolo citato (in particolare la seconda) dove si vede che la tensione ai capi del diffusore è attenuata in corrispondenza del minimo di impedenza dei diffusori. La figura si riferisce ad un amplificatore a valvole con FS basso quindi l'attenuazione è ben visibile (e udibile) con amplificatori con FS alto l'attenuazione si riduce anche a meno di un decimo di dB (e non è udibile).
Noto il fattore di smorzamente, la resistenza del cavo e il minimo modulo dell'impedenza del diffusore l'attenuazione vale:

20 log (|Zmin|/(|Zmin|+Rout+Rcavo)) in dB

dove
|Zmin| è il minimo del modulo dell'impedenza (dove la fase è quasi sempre 0°)
Rout= FS *8 in Ohm resistenza di uscita dell'ampli (considerata resistiva ovvero con fase 0°)
Rcavo = resistenza del cavo (considerata resistiva ovvero con fase 0°)

Capita che la resistenza del cavo sia superiore alla resistenza di uscita dell'ampli (ed è per questo che si consigliano cavi "grossi").

Può anche capitare che l'attenuazione vista sia compensata dalla posizione del diffusore in ambiente e quindi che un sistema "suoni bene" anche se il fattore di smorzamento è basso.
Il risultato finale è dato dall'interfacciamento dell'ampli con il diffusore e del diffusore con l'ambiente.
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Re: IL FATTORE DI SMORZAMENTO

#7 Messaggio da Maurizio »

Caro Dott. Bon la ringrazio, il fattore di smorzamento ha avuto ampie e cortesi delucidazioni. Adesso molti come me ne sanno di più (meglio che niente) di come spendere bene i propri risparmi per ascoltare musica in modo decente (poi tutto è migliorabile).
Ma non è una tregua :)
Ho scarne conoscenze tecniche, ma ho compreso che tutti gli argomenti sono collegati e sopratutto correlati: SPL, "amplificatori correntosi" (mi congratulo per la descrizione che ho trovato nel forum) ecc ecc.
E' meglio continuare in questo thread o aprirne uno specifico per favorire la ricerca a tutti ?
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Re: IL FATTORE DI SMORZAMENTO

#8 Messaggio da MarioBon »

Dipende... se si continua parlare di fattore di smorzamento è meglio continuare qui.
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Re: IL FATTORE DI SMORZAMENTO

#9 Messaggio da carlochiarelli »

Attenzione che fattore di smorzamento e capacità di corrente di uscita non sono correlati: l'impedenza di uscita ai piccoli segnali ed ai grandi segnali sono diverse; alla seconda concorre prevalentemente l'alimentazione.
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Re: IL FATTORE DI SMORZAMENTO

#10 Messaggio da Maurizio »

....corrente di pilotaggio, controreazione, fattore di smorzamento, tensione di picco sul carico..
Grazie per la disponibilità Dott. Bon !
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