iano ha scritto:La scienza, anche quando non c'era la comunicazione di massa, è stata sempre una impresa collettiva.
Viene più facile raccontarne la storia individuando qualche genio qua e là e trascurandone tanti altri, che essendo perlopiù defunti, non avranno da rallegrarsene né dolersene.
Sono d'accordo però, da siracusano, che Archimede svetta su tutti.
Senza dubbio la Meccanica Quantistica è il risultato del lavoro di molti scienziati.
Quello che è stato fatto prima, in grandissima parte, è frutto dell'opera di singoli. Fanno eccezione i Laboratori Bell o grandi industrie come la Siemens.
Archimede, che era in contatto con molti "scienziati" suoi contemporanei (tra cui Eratostene), non ha mai citato Aristotele. Questo la dice lunga sull'opinione che ne poteva avere.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Addams Family)
sono già a pagina 125. Per sua stessa ammissione parla di ipotesi che non hanno avuto conferma sperimentale. Della granularità del tempo di parlava già quando frequentavo l' Università (40 anni fa). I fenomeni di cui parla, ammesso se ne trovi conferma sperimentale, riguardano un ambito molto "lontano" sia dalle esperienze quotidiane che da quelle meno quotidiane. Il GPS, per esempio, pur richiedendo delle correzioni relativistiche (il tempo dei satelliti "gira" più lentamente) mi pare che funzioni egregiamente.
La differenza tra l'ora di Venezia e di Torino non è di 30 minuti ma di circa 8.
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