Grazie Mario,
Potresti gentilmente spiegarmi bene (o reindirizzarmi a qualche altra pagina se lo avessi già spiegato) il concetto di "smorzamento" di un altoparlante e/o di una cella crossover. Non mi è stato mai ben chiaro e quindi quando parli di sottosmorzamento non riesco a capire bene cosa tu intenda (scusa la mia ignoranza in merito, ma anche facendo delle ricerche non ne sono mai venuto a capo). Non capisco neanche se convenga che lo smorzamento sia il più alto o il più basso possibile, da quali fattori dipende e con quali mezzi lo si può eventualmente variare e/o controllare. Istintivamente direi lo smorzamento può essere rappresentato dalla "velocita" con cui si interrompono le oscillazioni sollecitate in una membrana di un altoparlante. Non so se ciò corrisponda al vero, ma comunque non sarebbe sicuramente l'unico aspetto della (almeno per me complicata) faccenda.
Anche il concetto di "perdite" così tante volte usato non mi è stato mai ben chiaro. Cosa sono? Devono essere le più basse possibili? Etc
Lo so che sono domande probabilmente "elementari" e i cui concetti si danno molto spesso per scontati, ma spero tu possa far luce, se possibile a 360°, su questi argomenti che almeno per me rimangono da sempre molto "fumosi".
Sospensione pneum. vs BassReflex vs altri caricamenti (cc)
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Re: Sospensione pneumatica vs bass reflex vs altri caricamen
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Re: Sospensione pneumatica vs bass reflex vs altri caricamen
Ma sopra la frequenza d'accordo le emissioni del woofer e del portello sono sempre in fase?MarioBon ha scritto:Sopra alla frequesza di accordo. piùi sale e più il woofer tende al comportamento in cassa chiusa nel senso che il condotto emette sempre meno.
Tuttavia dal condotto esce anche una parte dell'emissione posteriore del woofer che può anche dare fastidio.
Il contributo del condotto può essere molto limitato (negli allineamenti C4) o più ampio. Diciamo che si arriva a una ottava o poco più.
Vi è qualche particolare forma di distorsione che si può realizzare nella somma delle 2 emissioni (ad esempio, quella del portello dovrebbe avere un minimo ritardo temporale rispetto a quella diretta del woofer e mi domando se ciò possa in qualche modo "sporcare" il suono)?
Anche quest'apetto non mi è chiaro.MarioBon ha scritto: Ne segue che un woofer in reflex per un sistema a 3 vie con taglio a 200 Hz si progetta in modo diverso da un wooffer per un due vie con taglio a 2000 Hz.
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Re: Sospensione pneumatica vs bass reflex vs altri caricamen
Quindi lo smorzamento non ha nulla a che fare con la velocità con cui scompaiono le oscillazioni del cono di un altoparlante?MarioBon ha scritto:
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Re: Sospensione pneumatica vs bass reflex vs altri caricamen
Sopra alla freq. di accordo le emissioni sono in fase e si sommano.
Il condotto deve stare "vicino" al woofer. Ciò avviene quando la distanza tra i due è minore della lunghezza d'onda del suono emesso. Considerato che 100 Hz hanno lunghezza d'onda di 3.44 metri possono essere considerati vicino anche se sono a 80 cm di distanza.
Un eventuale ritardo di emissioni, in ambiente, non sarebbe comunque udibile a meno che non assuma volori molto importanti (decine di millisecondi).
La distorsione è causata dai fenomeni non lineari: se il woofer ed il portello si comportano come devono non si genera distorsione (almeno finché non si superano i limiti di linearità dell'aria che sono molto alti nell'ordine almeno di 150 dB).
Per quanto riguarda i cross-over passivi: più la frequenza di taglio è bassa e più la bobina in serie deve essere grossa (e questo aumenta anche le perdite resistive). L'impedenza della bobina si fa sentire anche nella parte bassa e altera la risposta. Con un taglio alto la bobina è "piccola" e la sua impedenza, a bassa frequenza, è trascurabile e non altera la risposta.
Il condotto deve stare "vicino" al woofer. Ciò avviene quando la distanza tra i due è minore della lunghezza d'onda del suono emesso. Considerato che 100 Hz hanno lunghezza d'onda di 3.44 metri possono essere considerati vicino anche se sono a 80 cm di distanza.
Un eventuale ritardo di emissioni, in ambiente, non sarebbe comunque udibile a meno che non assuma volori molto importanti (decine di millisecondi).
La distorsione è causata dai fenomeni non lineari: se il woofer ed il portello si comportano come devono non si genera distorsione (almeno finché non si superano i limiti di linearità dell'aria che sono molto alti nell'ordine almeno di 150 dB).
Per quanto riguarda i cross-over passivi: più la frequenza di taglio è bassa e più la bobina in serie deve essere grossa (e questo aumenta anche le perdite resistive). L'impedenza della bobina si fa sentire anche nella parte bassa e altera la risposta. Con un taglio alto la bobina è "piccola" e la sua impedenza, a bassa frequenza, è trascurabile e non altera la risposta.
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Re: Sospensione pneumatica vs bass reflex vs altri caricamen
Al contrario: più la risposta è sottosmorzata e tanto più tempo serve perchè le oscillazioni si annullino.musicalive ha scritto: Quindi lo smorzamento non ha nulla a che fare con la velocità con cui scompaiono le oscillazioni del cono di un altoparlante?
qui si vede la risposta di tre sistemi. Q=0.5 corrisponde allo somorzamento critico (cassa chiusa) gli altri due sono sottosmorzati.
Quando i reflex erano progettati "a sentimento" era facile vedere risposte sottosmorzate. Potendo simulare la risposta con il PC la cosa è diventata rara.
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Re: Sospensione pneumatica vs bass reflex vs altri caricamen
Si ma non capisco come smorzamento delle oscillazioni (verosimilmente differente per ogni data frequenza emessa dall'altoparlante) si correli con la variazione della risposta in frequenza. Non so riesco a spiegarmi correttamente.MarioBon ha scritto:Al contrario: più la risposta è sottosmorzata e tanto più tempo serve perché le oscillazioni si annullino.musicalive ha scritto: Quindi lo smorzamento non ha nulla a che fare con la velocità con cui scompaiono le oscillazioni del cono di un altoparlante?
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Re: Sospensione pneumatica vs bass reflex vs altri caricamen
Con riferimento alla figura appena sopra:
il sistema in esame è un woofer in cassa chiusa (o equivalentemente un passa alto del secondo ordine).
Lo stimolo in ingresso è un impulso di tensione molto stretto (delta di Dirac).
L'uscita (quando sottosmorzata) mostra l'oscillazione alla frequenza di risonanza del sistema che persiste nel tempo. Un picco nella risposta in frequenza corrisponde ad oscillazioni nel tempo. Meno smorzamento => più oscillazioni (Q alto).
Quando il fattore di merito Q vale 0.5 non si osservano oscillazioni.
Per valori inferiori a 0. 5 non si osservano oscillazioni ma il rendimento si riduce. Per questo la condizione Q=0.5 è detta "smorzamento critico" perché anche diminuendolo, la risposta impulsiva non migliora mentre il rendimento scende.
In un sistema in cassa chiusa affinché la frequenza di risonanza in cassa corrisponda al punto a -3dB della risposta in frequenza il Q deve valere 0.707 (allineamento Butterworth).
il sistema in esame è un woofer in cassa chiusa (o equivalentemente un passa alto del secondo ordine).
Lo stimolo in ingresso è un impulso di tensione molto stretto (delta di Dirac).
L'uscita (quando sottosmorzata) mostra l'oscillazione alla frequenza di risonanza del sistema che persiste nel tempo. Un picco nella risposta in frequenza corrisponde ad oscillazioni nel tempo. Meno smorzamento => più oscillazioni (Q alto).
Quando il fattore di merito Q vale 0.5 non si osservano oscillazioni.
Per valori inferiori a 0. 5 non si osservano oscillazioni ma il rendimento si riduce. Per questo la condizione Q=0.5 è detta "smorzamento critico" perché anche diminuendolo, la risposta impulsiva non migliora mentre il rendimento scende.
In un sistema in cassa chiusa affinché la frequenza di risonanza in cassa corrisponda al punto a -3dB della risposta in frequenza il Q deve valere 0.707 (allineamento Butterworth).
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Re: Sospensione pneumatica vs bass reflex vs altri caricamen
Potresti gentilmemte spiegarmi meglio alcuni concetti per me ancora poco chiari?
1) lo smorzamento riguarda la capacità si smorzare le oscillazioni della membrana a tutte le frequenze o solo a quella di risonanza? Come si misura e qual'è la sua unità di misura?
2) Se applico un segnale sinuisodale ad un altoparlante ad una data frequenza x (non quella di risonanza) e improvvisamente cesso l'applicazione del segnale, a quale frequenza oscillerà passivamente la membrana dell'altoparlante prima di arrestarsi?
3) Se il sistema è sottosmorzato perchè aumenta la pressione sonora a parità di tensione applicata? Non dovrebbe aumentare Solo il tempo in cui si smorzano le oscillazioni delle membrana dell'altoparlante? Perchè aumenta pure l'ampiezza delle oscillazioni?
Grazie in anticipo per la tua pazienza e disponibilità
1) lo smorzamento riguarda la capacità si smorzare le oscillazioni della membrana a tutte le frequenze o solo a quella di risonanza? Come si misura e qual'è la sua unità di misura?
2) Se applico un segnale sinuisodale ad un altoparlante ad una data frequenza x (non quella di risonanza) e improvvisamente cesso l'applicazione del segnale, a quale frequenza oscillerà passivamente la membrana dell'altoparlante prima di arrestarsi?
3) Se il sistema è sottosmorzato perchè aumenta la pressione sonora a parità di tensione applicata? Non dovrebbe aumentare Solo il tempo in cui si smorzano le oscillazioni delle membrana dell'altoparlante? Perchè aumenta pure l'ampiezza delle oscillazioni?
Grazie in anticipo per la tua pazienza e disponibilità
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Re: Sospensione pneumatica vs bass reflex vs altri caricamen
Si devono distinguere i picchi ed i buchi dovuti a risonanze (che possono essere corretti o equalizzati con un equalizzatore parametrico o un DSP) e i picchi e buchi dovuti a interferenza (che NON possono essere corretti con un equalizzatore).
Un dispositivo può avere più frequenze di risonanza. Ciascuna è caratterizzata da un suo fattore di smorzamento o fattore di merito Q. Il Q è una grandezza adimensionale.
Le risonanze si vedono
- nella risposta in frequenza
- nella risposta ai burst
- nella waterfall
Ricavare il valore del Q è semplice se le risonanze sono poche e ben isolate. Se sono tante e ravvicinate è un casino. La presenza di queste risonanze "impasta" il suono che risulta poco articolato con i transitori confusi (manca Chiarezza). Questo è tipico dei diaframmi in carta troppo leggeri.
Se applichi un segnale sinusoidale e poi lo spegni stai alimentando il sistema con un burst il cui spettro non è più una singola riga (una singola frequenza) ma ha una certa estensione. Verranno eccitate tutte le risonanze che ricadono nello spettro del burst. Questo è un burst.
Per quanto riguarda il punto 3 la risposta potrebbe essere: perchè la natura è fatta in un certo modo... Un picco nella risposta in frequenza corrisponde ad un "prolungamento" del tempo necessario affinché il segnale si annulli. L'apparato uditivo è molto più sensibile ai picchi che ai "buchi".
L'esempio che abbiamo tutti sotto gli occhi sono i modi dell'ambiente: alcune note basse eccitano i modi dell'ambiente e producono delle code anche molto fastidiose (con Q molto alto). Aumentando il coefficiente di assorbimento delle pareti aumenta lo smorzamento e i modi si estinguono in meno tempo (e le code sunore durano meno e danno meno fastidio).
Questo problema si risolve trattando l'ambiente e utilizzando un DRC.
Un dispositivo può avere più frequenze di risonanza. Ciascuna è caratterizzata da un suo fattore di smorzamento o fattore di merito Q. Il Q è una grandezza adimensionale.
Le risonanze si vedono
- nella risposta in frequenza
- nella risposta ai burst
- nella waterfall
Ricavare il valore del Q è semplice se le risonanze sono poche e ben isolate. Se sono tante e ravvicinate è un casino. La presenza di queste risonanze "impasta" il suono che risulta poco articolato con i transitori confusi (manca Chiarezza). Questo è tipico dei diaframmi in carta troppo leggeri.
Se applichi un segnale sinusoidale e poi lo spegni stai alimentando il sistema con un burst il cui spettro non è più una singola riga (una singola frequenza) ma ha una certa estensione. Verranno eccitate tutte le risonanze che ricadono nello spettro del burst. Questo è un burst.
Per quanto riguarda il punto 3 la risposta potrebbe essere: perchè la natura è fatta in un certo modo... Un picco nella risposta in frequenza corrisponde ad un "prolungamento" del tempo necessario affinché il segnale si annulli. L'apparato uditivo è molto più sensibile ai picchi che ai "buchi".
L'esempio che abbiamo tutti sotto gli occhi sono i modi dell'ambiente: alcune note basse eccitano i modi dell'ambiente e producono delle code anche molto fastidiose (con Q molto alto). Aumentando il coefficiente di assorbimento delle pareti aumenta lo smorzamento e i modi si estinguono in meno tempo (e le code sunore durano meno e danno meno fastidio).
Questo problema si risolve trattando l'ambiente e utilizzando un DRC.
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