Calabrese ha pubblicato nel suo sito dei post "tecnici" col titolo "Una lapide sul DRC",MarioBon ha scritto:questo 3D viene aperto da Flavio in risposta ad un cross-posting apparso su un'altro forum. Ho tenuto i post di interesse comune e ho spstato quelli che riguardano l'utente bannato in "...per non dimenticare..."
titolo molto attraente per un forum audio di autopromozione
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... f=5&t=7875
Per spiegare la sua tesi, sulla base di quanto ha compreso del suo funzionamento, ha pubblicato dei suoi grafici di simulazione concludendo come segue:
"SI'... avete visto bene... la curva di risposta si è spianata.
Che cosa è accaduto...? Semplice: ho introdotto un pre-eco, che anticipa l'emissione del diffusore (in realtà è questa ad essere ritardata...) ed è in fase opposta e della stessa ampiezza della riflessione, che appunto cancella abbastanza bene, seppure non integralmente.
Vi anticipo che un pre-eco del genere suona in modo orrendo.. ma il perché ve lo spiego nel prossimo post"
Nel post successivo continua e conclude dicendo:
"Ancora una volta l'introduzione di un pre-eco sembra aver risolto tutto, ALLA CONDIZIONE CHE L'AMPIEZZA DEL PRE-ECO SIA LA STESSA RISPETTO A QUELLA DELLA RIFLESSIONE.
E QUI VOLEVAMO ARRIVARE...!!!
Ripetendo infatti la simulazione con due diversi livelli energetici della riflessione, è emersa la regola per cui l pre-eco deve avere appunto lo stesso tempo di arrivo (rovesciato, in anticipo) rispetto a quello della riflessione E DEVE AVERE LA STESSA INTENSITA'.
Ora ragioniamoci pacatamente: secondo voi è udibile un pre-eco ad ampiezza praticamente pari a quella del segnale diretto (nel caso delle normali pareti riflettenti) e con un anticipo di ben 5 (cinque) millisecondi...???
Beh... io non ho ancora condotto prove d'ascolto, ma in base a tutto quel che si legge in materia, un pre-eco di quel genere dovrebbe essere semplicemente DEVASTANTE per la qualità dell'ascolto, in quanto i 5 millisecondi eccedono la soglia individuata da Haas nei suoi celebri esperimenti. Quel che accadrebbe sarebbe semplicemente che l'udito interpreterebbe il pre-eco come la sorgente primaria ed attenuerebbe la sensazione corrispondente all'arrivo diretto dal diffusore, oltre che quella dovuta alla successiva riflessione. Dunque la prevista correzione del "buco" (anzi dei tre buchi, a 100-300-500 Hz) finirebbe per costare un vero e proprio disastro all'ascolto.
Ora è del tutto possibile che si possano contenere le proporzioni di questo disastro tagliando fortemente (con alte pendenze) lo spettro del pre-eco, che però finirebbe ritardato e da ri-sincronizzare... Ma in questo caso si perderebbero le correzioni a 300 e 500 Hz..."
Secondo Calabrese quindi si tratta di un irrimediabile disastro che causa un ascolto orrendo ed effetti devastanti (per utilizzare le sue parole)
Come sempre bisogna valutare l'autorevolezza della fonte, la sua spiegazione tecnica e valutazione la potete leggere al link che ho postato, se invece si vuole sapere come funziona (è un po' più complicato ) nel caso di Dirac Live si può leggere questo documento pubblicato dall'IEEE nel 2009 (la ricerca è naturalmente andata avanti nel frattempo):
http://diracdocs.com/Dirac_SIMO.pdf
Lo IEEE, acronimo di Institute of Electrical and Electronic Engineers è un'associazione internazionale di scienziati professionisti con l'obiettivo della promozione delle scienze tecnologiche:
https://www.ieee.org/index.html
Viene anche da chiedersi, se ci fosse la DEVASTATANTE qualità dell'ORRENDO suono di cui si sarebbe accorto Calabrese (senza aver condotto prove di ascolto a quanto dice), come tutto ciò sia potuto sfuggire per anni ad aziende con fior di ingegneri ed esperti che pagano per utilizzare su licenza Dirac Live (in ordine alfabetico, qualcuna l'avrò dimenticata ed altre stanno arrivando):
Arcam, Bentley, BMW, Datasat, DTS, miniDSP, NAD, Emotiva, Rolls Royce, Storm Audio, Theta Digital, Volvo, Wisdom Audio
Alla faccia della lapide
Flavio