elemiah ha scritto:Sì Tom, conosci questa interpretazione? diversa perché eseguita in parti reali ,solisti senza coro.
Mi piace per i tempi che stacca, vivaci.
Si, la possiedo, e mi riprometto di andarmela a sentire quanto prima.
elemiah ha scritto:Sì Tom, conosci questa interpretazione? diversa perché eseguita in parti reali ,solisti senza coro.
Mi piace per i tempi che stacca, vivaci.
Il Magnificat senza il coro è quasi come un impianto senza diffusori...
Mai sentito e non riesco neanche a immaginarmelo, ma se dite che funziona vi credo.
Il compito non è tanto di vedere ciò che nessun altro ha ancora visto; ma pensare ciò che nessun altro ha ancora pensato riguardo a quello che chiunque vede. (E. Schrodinger)
Alessandro Cioni ha scritto:
Il Magnificat senza il coro è quasi come un impianto senza diffusori...
Mai sentito e non riesco neanche a immaginarmelo, ma se dite che funziona vi credo.
Sotto un punto di vista di test estremo potrebbe essere ma...la bellezza del disco rimane intatta.
Però nel disco stesso ci sono anche parti parecchio impegnative, vedi la BWV 243 IV omnes generationes, la VII Fecit potentiam, la XII gloria e altre.
Infatti l'ho descritto come "particolare", può piacere o meno.
Mi interessa anche il vostro commento sulla qualità della registrazione che a me sembra ottima.
Io l'ho acquistato in file formato flac.
Ho ascoltato oggi il disco in questione. (di cui possiedo i files a 24/88.2khz)
Ero solo a casa, quindi mi sono potuto permettere un ascolto critico e analitico.
Oltre alla bellezza del disco (un genere a me gradito) tecnicamente la registrazione offre una qualità molto buona.
Innanzitutto il rapporto dinamico richiede un "certo volume" affinchè si possano apprezzare tutte le trame dislocate tra i vari piani sonori, ad esempio la senzazione di ambienza, o in generale i suoni che stanno in secondo piano.
Le voci sono impetuose ma non invadenti (nel senso che non strillano nemmeno a volumi importanti)
L'intelligibilità è molto buona, non c'è confusione, come risulta essere molto articolato e roccioso il suono dell'organo (che raggiunge, per la partitura, note basse, ma non bassissime...).
Ammaliante nei passaggi in cui si esibiscono i solisti.
Molto buono anche il canale centrale virtuale, che offre una scena sul piano orizzontale amalgamata su tutto il fronte.
Non noto particolari artefatti vista la stabilità che scaturisce, come nemmeno cenni di fatica di ascolto. Voto 8,7. (su 10)