Come da titolo parliamo di un pioniere vero dell' alta fedeltà italiana e delle Sue creature e piu' specificatamente del superfinale esoteric grade.
Correva l' anno 1983.
Bartolomeo Aloia. Il pioniere dell' alta fedeltà italiana.
- alfonso
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Re: Bartolomeo Aloia.Il pioniere dell' alta fedelta' italian
Grande Alfonso, c'è poco da dire quando si parla del Maestro ALOIA. Ha fatto la storia dell'HI END Italiana regalandoci Elettroniche di grandissimo pregio. Il SUPERFINALE che pochi conoscono, rientra tra le Elettroniche di assoluto valore capaci dopo 30 anni, di dare filo da torcere ai tanti blasonati marchi che vanno per la maggiore. Classica Eccellenza Italiana riconosciuta tale anche fuori dai nostri confini.alfonso ha scritto:Come da titolo parliamo di un pioniere vero dell' alta fedeltà italiana e delle Sue creature e piu' specificatamente del superfinale esoteric grade.
Correva l' anno 1983.
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
- alfonso
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Re: Bartolomeo Aloia.Il pioniere dell' alta fedelta' italian
Gli amplificatori a valvole e a stato solido di sua produzione (ottenibili anche in kit di montaggio), vengono ancora commercializzati con il marchio riportante il suo cognome.
Bartolomeo Aloia iniziò ad occuparsi di elettronica verso la metà degli anni cinquanta; in giovane età fu allievo dell'Accademia Militare di Modena: durante lo stesso periodo frequentò corsi di Ingegneria.
Terminata l'Accademia, dalla quale uscì con il grado di Sottotenente, Aloia andò a svolgere servizio operativo militare nel corpo degli Alpini specializzato in trasmissione radio.
Ha collaborato in passato anche con riviste specializzate del settore radioamatoriale come CQ elettronica. Dal 2003 è nello staff tecnico della rivista Costruire HI-FI e collabora esclusivamente con la casa editrice BLU PRESS e con la rivista Fedeltà del suono.
Famosa per gli audiofili, la sua filosofia di pensiero esposta già negli anni 70 in articoli pubblicati sulla rivista SUONO, riguardante l'utilizzo eccessivo del fattore di controreazione in alcuni amplificatori (soprattutto di scuola nipponica) per mascherare l'effettivo tasso di distorsione.I suoi articoli, didattici ma dettagliati, furono pubblicati su diverse riviste specializzate nel settore hi-fi sin dai primi anni '70. Per dimostrare la concretezza delle sue teorie, gli articoli erano corredati da numerose misure e foto di forme d'onda all'oscilloscopio.
Il tasso innovativo dei suoi articoli era dovuto al fatto che sottolineava aspetti generalmente trascurati, quali, per esempio, la distorsione introdotta dall'energia restituita dall'altoparlante verso l'amplificatore; per fare ciò Aloia costruì uno specifico amplificatore che iniettava un segnale all'uscita dell'amplificatore in prova per verificarne l'immunità.
Altri aspetti che Aloia faceva notare erano: la necessaria capacità dell'alimentatore di rispondere in modo rapido ai transienti nell'erogazione della corrente richiesta dall'amplificatore; il fatto che il circuito alimentatore influisse sul suono, poiché, tipicamente, altoparlante, cella di filtro e spianamento della corrente alternata, e trasformatore, si trovano nella stessa maglia di corrente; l'influenza sul suono dei condensatori per effetti quali l'assorbimento dielettrico (era, pertanto, convinto sostenitore dell'alimentazione induttiva per amplificatori con alte prestazioni).
I suoi articoli sono spesso provocatori: non manca di fare notare, motivandole, carenze di altri costruttori o di altre filosofie di progetto; di contro li elogia quando sviluppano ottimi prodotti. Ha reputazione di essere molto disponibile nel discutere con altri progettisti, o con semplici hobbysti alle prime armi. Non disdegna la buona cucina.
Bartolomeo Aloia iniziò ad occuparsi di elettronica verso la metà degli anni cinquanta; in giovane età fu allievo dell'Accademia Militare di Modena: durante lo stesso periodo frequentò corsi di Ingegneria.
Terminata l'Accademia, dalla quale uscì con il grado di Sottotenente, Aloia andò a svolgere servizio operativo militare nel corpo degli Alpini specializzato in trasmissione radio.
Ha collaborato in passato anche con riviste specializzate del settore radioamatoriale come CQ elettronica. Dal 2003 è nello staff tecnico della rivista Costruire HI-FI e collabora esclusivamente con la casa editrice BLU PRESS e con la rivista Fedeltà del suono.
Famosa per gli audiofili, la sua filosofia di pensiero esposta già negli anni 70 in articoli pubblicati sulla rivista SUONO, riguardante l'utilizzo eccessivo del fattore di controreazione in alcuni amplificatori (soprattutto di scuola nipponica) per mascherare l'effettivo tasso di distorsione.I suoi articoli, didattici ma dettagliati, furono pubblicati su diverse riviste specializzate nel settore hi-fi sin dai primi anni '70. Per dimostrare la concretezza delle sue teorie, gli articoli erano corredati da numerose misure e foto di forme d'onda all'oscilloscopio.
Il tasso innovativo dei suoi articoli era dovuto al fatto che sottolineava aspetti generalmente trascurati, quali, per esempio, la distorsione introdotta dall'energia restituita dall'altoparlante verso l'amplificatore; per fare ciò Aloia costruì uno specifico amplificatore che iniettava un segnale all'uscita dell'amplificatore in prova per verificarne l'immunità.
Altri aspetti che Aloia faceva notare erano: la necessaria capacità dell'alimentatore di rispondere in modo rapido ai transienti nell'erogazione della corrente richiesta dall'amplificatore; il fatto che il circuito alimentatore influisse sul suono, poiché, tipicamente, altoparlante, cella di filtro e spianamento della corrente alternata, e trasformatore, si trovano nella stessa maglia di corrente; l'influenza sul suono dei condensatori per effetti quali l'assorbimento dielettrico (era, pertanto, convinto sostenitore dell'alimentazione induttiva per amplificatori con alte prestazioni).
I suoi articoli sono spesso provocatori: non manca di fare notare, motivandole, carenze di altri costruttori o di altre filosofie di progetto; di contro li elogia quando sviluppano ottimi prodotti. Ha reputazione di essere molto disponibile nel discutere con altri progettisti, o con semplici hobbysti alle prime armi. Non disdegna la buona cucina.
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Re: Bartolomeo Aloia.Il pioniere dell' alta fedelta' italian
Alfonso, come pensi di assemblare l'impianto con il Superfinale Aloia..? Quali componenti gli abbinerai..?
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Re: Bartolomeo Aloia.Il pioniere dell' alta fedelta' italian
Ho ancora ottimi ricordi del suo GY50, davvero super
- quickpre
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Re: Bartolomeo Aloia.Il pioniere dell' alta fedelta' italian
esistono i kit dell'st 240/260?
Grazie
Grazie
- klingsor74
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Re: Bartolomeo Aloia.Il pioniere dell' alta fedelta' italian
Credo che l'ST-200 della metà degli anni '80 fosse la versione finita del SUPERFINALE....sono due telai, uno per la enorme alimentazione ed uno per la parte finale. Era impressionante, l'ho posseduto ed usato alcuni anni fa.MarcelloDalmazia ha scritto:Grande Alfonso, c'è poco da dire quando si parla del Maestro ALOIA. Ha fatto la storia dell'HI END Italiana regalandoci Elettroniche di grandissimo pregio. Il SUPERFINALE che pochi conoscono, rientra tra le Elettroniche di assoluto valore capaci dopo 30 anni, di dare filo da torcere ai tanti blasonati marchi che vanno per la maggiore. Classica Eccellenza Italiana riconosciuta tale anche fuori dai nostri confini.alfonso ha scritto:Come da titolo parliamo di un pioniere vero dell' alta fedeltà italiana e delle Sue creature e piu' specificatamente del superfinale esoteric grade.
Correva l' anno 1983.
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Re: Bartolomeo Aloia.Il pioniere dell' alta fedelta' italian
Il superfinale esoteric grade non e' altro che un ST 240 in kit.quickpre ha scritto:esistono i kit dell'st 240/260?
Grazie
Le uniche differenze sono nell' ubicazione esterna del toroidale nel 240 e il filtro capacitivo in quest ultimo e' composto da piu' condensatori di piccola capacita'.
Il superfinale fu costruito con l' intento di fare un prodotto strepitoso alla portata di tutti o quasi gli estimatori del marchio.
Il kit poteva essere montato e dall' utente finale o dallo stesso Bartolomeo Aloia con un piccolo sovrapprezzo.
I dati di targa sono impressionanti:
100 W su 8
200 su 4
400 su 2
800 su 1.
Stabile fino a 0,7 ohmm.
Una delle poche macchine che ha reso giustizia ai diffusori scintilla.
Saluti.
- MarcelloDalmazia
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Re: Bartolomeo Aloia.Il pioniere dell' alta fedelta' italian
L'ho avuto e so di cosa si tratta, Elettronica ECCEZIONALE sotto tutti i punti di vista.alfonso ha scritto:Il superfinale esoteric grade non e' altro che un ST 240 in kit.quickpre ha scritto:esistono i kit dell'st 240/260?
Grazie
Le uniche differenze sono nell' ubicazione esterna del toroidale nel 240 e il filtro capacitivo in quest ultimo e' composto da piu' condensatori di piccola capacita'.
Il superfinale fu costruito con l' intento di fare un prodotto strepitoso alla portata di tutti o quasi gli estimatori del marchio.
Il kit poteva essere montato e dall' utente finale o dallo stesso Bartolomeo Aloia con un piccolo sovrapprezzo.
I dati di targa sono impressionanti:
100 W su 8
200 su 4
400 su 2
800 su 1.
Stabile fino a 0,7 ohmm.
Una delle poche macchine che ha reso giustizia ai diffusori scintilla.
Saluti.
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