DRC di Sbragion

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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TomCapraro
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Re: DRC di Sbragion

#271 Messaggio da TomCapraro »

Bluenote ha scritto:Dopo un po' di prove effettuate negli ultimi giorni, mi chiedo se il Drc tenda a far suonare in maniera simile elettroniche diverse.
Due dac di fascia di prezzo molto simile (oltre 10k) senza drc presentavano lievi sfumature all'ascolto. Una volta drcizzati diventavano praticamente indistinguibili.
Ora ho tentato la stessa cosa con due amplificazioni, una di fascia altissima, 100% audiofila, l'altra, due per la verita', configurata a ponte, proveniente dal mondo pro, ma circa 10 volte più potente (350w vs 3200w su 4ohm).
Senza il drc l'ampli pro risulta inascoltabile rispetto a quello audiofilo, invece con il drc si avvicina pericolosamente.
Come si spiega ?
Si spiega facilmente...innanzitutto il DRC non ha alcuna possibilità (e capacità) di migliorare qualsiasi alterazione di natura -non lineare- (per capirci: qualsiasi forma di distorsione).
Tutto ciò che il DRC può fare (e lo fa con particolare risoluzione) è quello di ridurre drasticamente tutte le forme di alterazioni di tipo -lineare- (per capirci: la risposta in frequenza, la fase, la coerenza tra i due canali, la coerenza tra i centri di emissione).

Ora, se l'ampli PRO produceva risultati "inascoltabili" significa che qualsiasi problema contestuale avrebbe riguardato quella parte che ricade nel suo ramo di competenza...ovvero: le alterazioni di tipo -lineare-.

Il discorso sei DAC diventa molto più risolvibile poichè il 95% dei DAC produce alterazioni non lineari ben sotto la soglia di udibilità, quindi, alla fine rimangono pressochè una serie di differenze che, se passate da un filtro FIR che va a convolvere l'inverso della differenza, produrrebbe risultati assai difficili da poter discernere.

p.s non so se hai letto di quel famoso esperimento tra la scheda audio DRCzzata a confronto di un dac da 6000€.
saluti, Tom
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Bluenote
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Re: DRC di Sbragion

#272 Messaggio da Bluenote »

TomCapraro ha scritto:
Bluenote ha scritto:Dopo un po' di prove effettuate negli ultimi giorni, mi chiedo se il Drc tenda a far suonare in maniera simile elettroniche diverse.
Due dac di fascia di prezzo molto simile (oltre 10k) senza drc presentavano lievi sfumature all'ascolto. Una volta drcizzati diventavano praticamente indistinguibili.
Ora ho tentato la stessa cosa con due amplificazioni, una di fascia altissima, 100% audiofila, l'altra, due per la verita', configurata a ponte, proveniente dal mondo pro, ma circa 10 volte più potente (350w vs 3200w su 4ohm).
Senza il drc l'ampli pro risulta inascoltabile rispetto a quello audiofilo, invece con il drc si avvicina pericolosamente.
Come si spiega ?
Si spiega facilmente...innanzitutto il DRC non ha alcuna possibilità (e capacità) di migliorare qualsiasi alterazione di natura -non lineare- (per capirci: qualsiasi forma di distorsione).
Tutto ciò che il DRC può fare (e lo fa con particolare risoluzione) è quello di ridurre drasticamente tutte le forme di alterazioni di tipo -lineare- (per capirci: la risposta in frequenza, la fase, la coerenza tra i due canali, la coerenza tra i centri di emissione).

Ora, se l'ampli PRO produceva risultati "inascoltabili" significa che qualsiasi problema contestuale avrebbe riguardato quella parte che ricade nel suo ramo di competenza...ovvero: le alterazioni di tipo -lineare-.

Il discorso sei DAC diventa molto più risolvibile poichè il 95% dei DAC produce alterazioni non lineari ben sotto la soglia di udibilità, quindi, alla fine rimangono pressochè una serie di differenze che, se passate da un filtro FIR che va a convolvere l'inverso della differenza, produrrebbe risultati assai difficili da poter discernere.

p.s non so se hai letto di quel famoso esperimento tra la scheda audio DRCzzata a confronto di un dac da 6000€.
Ciao Tom,
lessi tempo fa dell'esperimento.
Preferisco non confrontare un buon dac economico col mio.... :mrgreen: che pero' e' a tutti gli effetti anche un pre con due ingressi analogici.
Per gli ampli pro, devo dire che senza drc sono inascoltabili rispetto al mio riferimento, non che suonino male.
Col drc fanno un balzo avanti enorme.
Ciao
Maurizio
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MarioBon
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Re: DRC di Sbragion

#273 Messaggio da MarioBon »

Un amplificatore "soffre" il carico (che il DRC non può modificare) e l'ampiezza del segnale in ngresso (che il DRC deve modificare) che può produrre il clipping dell'uscita.
Se l'ampli suona meglio con il DRC inserito significa che attenua in qualche misura il segnale in ingresso rendendolo più "digeribile" all'amplificatore.
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Bluenote
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Re: DRC di Sbragion

#274 Messaggio da Bluenote »

MarioBon ha scritto:Un amplificatore "soffre" il carico (che il DRC non può modificare) e l'ampiezza del segnale in ngresso (che il DRC deve modificare) che può produrre il clipping dell'uscita.
Se l'ampli suona meglio con il DRC inserito significa che attenua in qualche misura il segnale in ingresso rendendolo più "digeribile" all'amplificatore.
Ciao Mario,
quindi dici che si tratta solo di non saturare l'ingresso dei finali pro ?
Io le differenze le sento soprattutto a livello timbrico.
Ciao
Maurizio
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Coltr@ne
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Re: DRC di Sbragion

#275 Messaggio da Coltr@ne »

MarioBon ha scritto:Un amplificatore "soffre" il carico (che il DRC non può modificare) e l'ampiezza del segnale in ngresso (che il DRC deve modificare) che può produrre il clipping dell'uscita.
Se l'ampli suona meglio con il DRC inserito significa che attenua in qualche misura il segnale in ingresso rendendolo più "digeribile" all'amplificatore.
L'uso del DRC sottopone le varie amplificazioni a maggior sforzo, visto che son stati provati due ampli uno 10 volte più potente dell'altro, può essere che il meno potente fosse più in clipping?
Ne segue che due individui diversi di fronte alla stessa sorgente sonora non sentono la stessa cosa. Nemmeno la stessa persona, di fronte alla ripetizione dello stesso messaggio, sente due volte la stessa cosa.
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Bluenote
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Re: DRC di Sbragion

#276 Messaggio da Bluenote »

Coltr@ne ha scritto:
MarioBon ha scritto:Un amplificatore "soffre" il carico (che il DRC non può modificare) e l'ampiezza del segnale in ngresso (che il DRC deve modificare) che può produrre il clipping dell'uscita.
Se l'ampli suona meglio con il DRC inserito significa che attenua in qualche misura il segnale in ingresso rendendolo più "digeribile" all'amplificatore.
L'uso del DRC sottopone le varie amplificazioni a maggior sforzo, visto che son stati provati due ampli uno 10 volte più potente dell'altro, può essere che il meno potente fosse più in clipping?
Nessun clipping con nessuno degli ampli. Il meno potente e' considerato tra l'altro, uno dei migliori amplificatori mai fatti.
Ciao
Maurizio
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MarioBon
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Re: DRC di Sbragion

#277 Messaggio da MarioBon »

Un amplificatore, per quanto buono, non è dotato di autocoscienza e nemmeno di consapevolezza. Si limita ad aumentare la potenza del segnale al suo ingresso ed a riversarla sul carico ("nutrendosi" dalla rete elettrica). Se le prestazioni cambiano può dipendere (semplificando un po'):
- dal segnale
- dalla rete elettrica
- dal carico
Immagine
Se la rete elettrica ed il carico non cambiano il "merito" (o la "colpa") la dobbiamo dare, per esclusione, al segnale in ingresso ed il DRC agisce proprio su di esso. Nel "segnale in ingresso" teniamo conto anche delle impedenza di ingresso (dell'ampli) e di uscita (della sorgente) compresi i cavi ed il rumore.

La distorsione di intermodulazione (che è la più fastidiosa) dipende dalla particolare forma del segnale. Il DRC cambia la forma del segnale (e di conseguenza anche lo spettro quanto meno nella fase).

Poi ci sono gli effetti psicoacustici. Per esempio se il DRC elimina le code ed i rimbombi a bassa frequenza dell'ambiente, c'è da aspettarsi che, con un minore mascheramento, migliori la qualità percepita su tutto lo spettro.

Visto che stiamo parlando di amplificatori: il "suono" di un amplificatore dipende molto dal carico e da come gestisce il clipping.
Se volessi andare a fondo sull'argomento mi chiederei: il fattore di cresta del segnale con e senza DRC rimane lo stesso? Perchè, se diminuisce, ci si può aspettare che un ampli "suoni meglio", se aumenta (e l'ampli prolunga il clipping) potrebbe anche suonare peggio.
Comunque stiamo sempre parlando dell'effetto, sull'ampli, del segnale di ingresso.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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TomCapraro
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Re: DRC di Sbragion

#278 Messaggio da TomCapraro »

Facciamo un esempio/ipotesi...

Ammettiamo che in ambiente coincida un segmento in cui si verifica sia un rinforzo acustico che un minimo d'impedenza sul diffusore.

L'ampli va in crisi sul minimo d'impedenza, quindi altera il suono, l'ampli non riconosce il rinforzo acustico (non può) a questo punto entra di scena il DRC che riconosce il rinforzo acustico.

Il DRC attenua il segnale in ampiezza, l'ampli tratta quel segmento di ampiezza/frequenza con potenze che possono spaziare tra la metà e 10-15 volte meno del necessario.

L'ampli sul minimo d'impedenza produrrà la medesima SPL, produrrà minore distorsione (armonica e d'intermodulazione) nonostante la potenza sia stata ridotta considerevolmente.
saluti, Tom
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Bluenote
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Re: DRC di Sbragion

#279 Messaggio da Bluenote »

Tutto chiarissimo.
A questo punto mi chiedo il perche' di taluni soggetti, anche piuttosto smaliziati, al rifiuto del Drc. Solo ottusaggine o semplice inadeguatezza all'uso di tale strumento ?
Ciao
Maurizio
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virman71
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Re: DRC di Sbragion

#280 Messaggio da virman71 »

Bluenote ha scritto:Tutto chiarissimo.
A questo punto mi chiedo il perche' di taluni soggetti, anche piuttosto smaliziati, al rifiuto del Drc. Solo ottusaggine o semplice inadeguatezza all'uso di tale strumento ?
penso entrambe le cose e penso anche che molti soggetti siano assolutamente convinti che il loro setup "vada bene così"...
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