Una riflessione dopo un'esperienza diretta

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TomCapraro
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Re: Una riflessione dopo un'esperienza diretta

#21 Messaggio da TomCapraro »

mario061 ha scritto: Caro Tom, io sono un autocostruttore, quindi non interessato, e di conseguenza scartato a priori.

La battuta della R1200RT era ovviamente una provocazione alla quale ci ha messo un attimo a rispondere...

Chiaramente non essendo in grado di costruire le moto, le compro (con un pò di sacrificio, perchè non sono ricco).

In realtà non è proprio Ful optional :D non mi interessava la radio e il navigatore e non li ho fatti montare, per il resto c'è tutto il possibile... ;)

Fatta questa premessa, ovviamente anch'io, essendo appassionato, apprezzo sempre la possibilità di ascoltare sistemi performanti, ma essendo un autocostruttore sono pericoloso...non mi conosce e non sa che di copiare non me ne frega nulla per due motivi, il primo e più importante è che chi copia lo fa senza sapere quello che fa, quindi sbaglia al 100% la copia. Il secondo perchè a copiare non c'è gusto. ;)

Ha scritto cose su di me che proprio non centrano una beata mazza con quello che sono io veramente, ma lui ha la verità in tasca evidentemente.

Anch'io non avrei problemi ad addirittura esaltare i suoi prodotti, se li trovassi veramente performanti come dice. Perchè non ho interesse a parlare male dei diffusori di nessuno.

Non sono come le comari che vanno al mercato (fiere dell'audio) e si ritrovano poi nella via accanto al mercato (forum) e cominciano a spettegolare (parlare male di tutto e tutti a prescindere)
Abito distante, non potrei comunque.

Però c'è un altro motivo che forse mi fa essere visto come "indesiderato", ed è che scrivo qui e non ce l'ho con tutti quelli che lui ritiene dei pataccari, Giussani, Majandi, Matarazzo, Bon ecc ecc nonchè appassionati come te, e tanti altri che dovrei probabilmente odiare a morte, solo allora sarei "puro" e quindi ammesso al "sacro ascolto"...

Per quanto è la mia esperienza in tanti anni, non esiste il bianco e il nero, ci sono diffusori che, se non sono richieste pressioni elevate (tipico esempio del condominio) suonano alla grande, inutile negarlo a prescindere, o si è sordi, oppure in malafede.

Costano cari? Basta non comprarli. Chi li compra è un pollacchione? Saranno affari suoi se vuole spendere cosi i suoi soldi, oppure bisogna sempre fare i conti i tasca al prossimo?

A me piacciono i diffusori Harbeth, per qualcun altro sono spompati? E che mi frega, a me piacciono. Non mi piacciono i diffusori Harbeth? mica vado in giro a dire che fanno schifo, perchè evidentemente c'è chi li compra, quindi piacciono, e se fanno felici chi li compra hanno raggiunto il loro scopo, alla faccia mia che dico che fanno schifo. Tanto semplice...

C'è una alternativa economica ma migliore? Bene chi lo sostiene si propone e si mette in gioco, accetta i giudizi, quali essi siano, e se riesce a fare contento qualcuno non potrà che essere felice di averlo soddisfatto e si sentirà gratificato, e questo indipendentemente da quello che possono pensare altre persone che non apprezzano... mi sembra tanto semplice come concetto... (certo se non fai ascoltare a nessuno quello che fai, o lo fai ascoltare a pochissimi, il rischio che ne vendi "0" è elevatissimo...)



Non esiste un solo prodotto che sia per forza il migliore, e il resto è fango... esiste il prodotto migliore per lo scopo al quale è destinato. Mettere in discoteca un paio di Quad ESL non ha senso, ascoltare le ESL in una piccola saletta condominiale la sera dopo una giornata di lavoro è ben altra cosa.

E questa è la normalità.


Poi ci sono i matti come me che ascoltano con 500W RMS per canale (la somma delle potenze degli ampli e di quasi 800W RMS per canale) e un tre vie piuttosto efficente con un gran bel 15NBX100, a poco più di un metro di distanza (ma anche il midbass Faital non scherza e il DE250 dai 2000 in su è pure molto buono), però io sono un caso patologico, se i bassi non li sento nello stomaco (quando mi gira di farlo ovviamente) non digerisco bene... :D
Mi piace anche ascoltare a basso volume la sera, e apprezzo tanto comunque questi altoparlanti.
Ovviamente sono sempre pareri personali dettati dai gusti e forse anche dal tipo di musica che ascolto.
Mica pretendo che chi ha in casa un paio di Quad ESL sia entusiasta di un sistema come il mio, piuttosto c'è il rischio che rimanga scioccato... :D
Appena finisco di incollare il legno provo il 6ND430 come midbass perchè voglio ridurre la distanza, alzare il taglio e rimpicciolire la tromba del DE250, credo che l'immagine ne guadagnerà un pochino. ;)
I veri signori si "decodificano" immediatamente nel momento in cui si relazionano con il prossimo.
Da quello che scrivi si intuisce che sei una brava persona, appassionata e corretta con il prossimo.
Anch'io, esattamente come te, non sono (nella maniera piu assoluta) interessato ai sistemi del calabrese...tuttavia...per curiosità...li ascolterei volentieri, cosi' tanto per farmi un idea.

Il "mio suono" me lo autocostruisco a piacere mio, utilizzando pezzi ben interfacciabili con i miei metodi/mezzi e il mio locale.
Ascolto molti impianti e, grazie a D i o, non provocano quella scintilla da indurmi a rifare tutto daccapo...sottolineo "grazie a D i o" poichè conoscendomi non ci dormirei la notte, diventerebbe per me un ossessione replicare ad esempio un determinato suono che mi abbia particolarmente colpito.

Alla fine però l'elettroacustica e la tecnica ti porta a ragionare meglio.
Un paio d'anni addietro effettuai un esperimento basato sul teorema della conservazione dell'informazione, ovviamente secondo un concetto circoscrivibile alla fase minima.

La prova si basava sull'acquisizione microfonica (dual mono, e successivamente inserite in una traccia stereo) di un canale alla volta, specifico: il diffusore SX e successivamente il diffusore DX.
Nel circuito di acquisizione (un loopback in pratica) fu applicato un filtro di convoluzione FIR.

La registrazione musicale finita è stata messa a confronto con il file musicale originale e fatte ascoltare in diversi impianti e diversi setup composti da cuffie, si faceva una grandissima fatica a riconoscerli (da considerare che il suono originale passava, oltre all'intera catena di riproduzione, anche da un microfono, da un pre microfonico e da uno stadio A/D...ma che circuitamente venivano anch'essi sottoposti a convoluzione)

Dunque, quale significato ha quell'esperimento: ci conferma che al giorno d'oggi rispettando la linearità e l'assenza di distorsioni udibili, qualsiasi sistema di riproduzione non potrà mai migliorare lo stimolo originale...per cui non accadrebbe nemmeno con i presunti sistemi stellari del calabrese...al massimo suonerebbero diversamente...oppure irrazionalmente troppo forte.

Buona serata Mario.
saluti, Tom
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mario061
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Re: Una riflessione dopo un'esperienza diretta

#22 Messaggio da mario061 »

TomCapraro ha scritto:
I veri signori si "decodificano" immediatamente nel momento in cui si relazionano con il prossimo.
Da quello che scrivi si intuisce che sei una brava persona, appassionata e corretta con il prossimo.
Grazie, ma non è nulla di speciale il (mio, tuo, e quello di molti altri) modo di dialogare con il prossimo. E' che quando si ha a che fare con altri tipi di comportamenti, il nostro modi di fare sembrano quasi straordinari... ;)
TomCapraro ha scritto:
Il "mio suono" me lo autocostruisco a piacere mio, utilizzando pezzi ben interfacciabili con i miei metodi/mezzi e il mio locale.
Ascolto molti impianti e, grazie a D i o, non provocano quella scintilla da indurmi a rifare tutto daccapo...
Anch'io cerco di arrivare a un suono che per me sia gradevole. Le risposte piatte come le righe non mi piacciono, le preferisco un pò in discesa verso destra.
In questo modo rendo gradevoli anche registrazioni un pò "scialbe", cioè riesco a farmi piacere moltissime incisioni che in un impianto troppo lineare sarebbero meno apprezzate.
Siccome mi piace ascoltare tanto la musica e poco l'impianto (lo "ascolto" quando modifico qualcosa, con una lista di canzoni che, a mio insindacabile giudizio, contengono quello che mi serve per capire se stò andando dalla parte giusta) e amo vari generi musicali, preferisco un pò di "my fi" e poter ascoltare un pò di tutto in modo gradevole piuttosto che le solite due o tre incisioni che fanno suonare in modo spettacolare l'impianto, ma poi con tutto il resto mi fa storcere il naso.

Non ho la competenza tua, ne tantomeno quella dell'ing. Bon, non ho una attrezzatura di precisione per fare misure al mezzo dB, quindi devo un pò "improvvisare".
Però ormai ho visto che quando c'è un certo tipo di risposta in frequenza sul monitor (il mic ha una tolleranza di più o meno 2dB), sono arrivato a buon punto, poi si aggiusta il mezzo dB con l'orecchio.
L'impianto ce l'ho in un ex garage, adibito ora a lavanderia, ma anche piccolo laboratorio di elettronica, e postazione PC, e dietro la schiena ho la mia amata moto che cosi ascolta musica con me :D )

Buona giornata Tom
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TomCapraro
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Re: Una riflessione dopo un'esperienza diretta

#23 Messaggio da TomCapraro »

...ottimo, terminato questo gradevolissimo scambio di vedute con il buon Mario061, rispondo al tentativo di calabrese che verte a strumentalizzare un discorso per accomunarlo alla prova di ascolto di Bluenote. (che immagino nominerà per i prossimi 10 anni :D )

Immagine


No calabrese, non sto dicendo (e accomunando) che Bluenote abbia "mentito", ti ricordo che prima di venirti a trovare Bluenote mi aveva chiaramente anticipato che sarebbe stato sincero ed obiettivo, per cui "se" avesse ascoltato qualcosa di buono non avrebbe lesinato a scriverlo, anzi...voleva farsi un giro di ascolti (altri sistemi) dai quali (chissà) potenzialmente avrebbe potuto perfino gettare le basi per accaparrarselo. (se realmente gli avessero fatto "cadere la mascella") a quanto pare al posto della mascella gli son cadute le palle. Punto. (che ci vuoi fare se non gli è piaciuto ????)

Andando invece per il mio discorso dal quale hai estrapolato le frasi.
Se rileggi io ho chiaramente parlato di due cose fondamentali (non banalmente di risposta in frequenza e distorsione bassa)

1) il teorema della conservazione dell'informazione.

2) il concetto che circoscrive la fase minima.

Ora scervellati un pochettino calabrese, (se conosci il teorema della conservazione dell'informazione) e aggiungi anche il fatto che un sistema di diffusori, dentro un locale, non risulta essere MAI a fase minima.
Quale delle sue "diavolerie" avrà implementato il Tom ? (che a te piace chiamarlo ancora gefrusti)

p.s ti ricordo anche che a fronte di due impianti (con gli stessi componenti) dai quali venisse rilevata una "risposta in frequenza piatta e l'assenza di distorsione" potrebbero sorgere anche -altre- componenti a tal punto da farli suonare...uno in modo meraviglioso...e l'altro in modo inascoltabile. (ripeto, a parità di risposta in frequenza e distorsione inudibile)
Storicamente calabrese misura soltanto due cose: la risposta in frequenza e la distorsione.
saluti, Tom
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MarioBon
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Re: Una riflessione dopo un'esperienza diretta

#24 Messaggio da MarioBon »

A quanto si visto fin qui il Sig. Calabrese misura la distorsione armonica di seconda e terza armonica.
Ancora non ho visto una misura di distorsione di intermodulazione.
La procedura per la misura della distorsione TND (Audio Review) è di dominio publico come è di dominio pubblico la procedura per la misura della distorsione con stimoli multitono usata dal sistema Klippel.
In fondo basta generare i segnali opportuni (e anche questo è di dominio pubblico).
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
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