...la tosatura dei picchi può ridurre la risoluzione ? (cc)

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TomCapraro
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...la tosatura dei picchi può ridurre la risoluzione ? (cc)

#1 Messaggio da TomCapraro »

Si, se l'ampli clippa i picchi e se i picchi clippati coprono un segmento temporale di almeno 80ms (tempo d'integrazione dell'orecchio) si avverte una riduzione della risoluzione complessiva.
Da tenere in considerazione anche la tecnologia impiegata dell'ampli che clippa (il termine è definibile come distorsione di forma) poiché se a valvole (con distorsione di ordine pari) si avverte soltanto la diminuzione di risoluzione, mentre sugli stato solido alla diminuzione di risoluzione si somma anche la fatica d'ascolto in quanto distorcono con armonici di ordine dispari.
saluti, Tom
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Re: ...la tosatura dei picchi può ridurre la risoluzione ?

#2 Messaggio da MarioBon »

Quelle che seguono sono dei segmenti temporali estratti da CD.
Il primo è Telarc (opera 91 di Beethoven) il secondo è un CD di Celine Dion.
Sopratutto nel secondo si capisce bene come venga "tosato" il segnale.
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Re: ...la tosatura dei picchi può ridurre la risoluzione ?

#3 Messaggio da NIMALONE65 »

TomCapraro ha scritto:Si, se l'ampli clippa i picchi e se i picchi clippati coprono un segmento temporale di almeno 80ms (tempo d'integrazione dell'orecchio) si avverte una riduzione della risoluzione complessiva.
Da tenere in considerazione anche la tecnologia impiegata dell'ampli che clippa (il termine è definibile come distorsione di forma) poichè se a valvole (con distorsione di ordine pari) si averte soltanto la diminuzione di risoluzione, mentre sugli stato solido alla diminuzione di risoluzione si somma anche la fatica d'ascolto in quanto distorcono con armonici di ordine dispari.
Ma parti sempre dal presupposto che chi utilizza ampli valvolari li porti sempre a lavorare in clipping ?
Mi sembra una distorsione metodologica della realtà .
Non è più facile pensare che al di là di Stato Solido o Valvole un audiofilo utilizzi un po' di buon senso ed acquisti ed utillizzi amplificatori idonei per potenza erogata ai diffusori ?
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Re: ...la tosatura dei picchi può ridurre la risoluzione ?

#4 Messaggio da MarioBon »

NIMALONE65 ha scritto:
TomCapraro ha scritto:Si, se l'ampli clippa i picchi e se i picchi clippati coprono un segmento temporale di almeno 80ms (tempo d'integrazione dell'orecchio) si avverte una riduzione della risoluzione complessiva.
Da tenere in considerazione anche la tecnologia impiegata dell'ampli che clippa (il termine è definibile come distorsione di forma) poichè se a valvole (con distorsione di ordine pari) si avverte soltanto la diminuzione di risoluzione, mentre sugli stato solido alla diminuzione di risoluzione si somma anche la fatica d'ascolto in quanto distorcono con armonici di ordine dispari.
Ma parti sempre dal presupposto che chi utilizza ampli valvolari li porti sempre a lavorare in clipping ?
Mi sembra una distorsione metodologica della realtà .
Non è più facile pensare che al di là di Stato Solido o Valvole un audiofilo utilizzi un po' di buon senso ed acquisti ed utillizzi amplificatori idonei per potenza erogata ai diffusori ?
Non si tratta solo di ampli. Come ho mostrato nel secondo post, saturazioni (o tosature) possono essere già presenti nel programma registrato (per come è stato registrato cioè male).
E' comunque appurato che molto spesso i "difetti" di un impianto sono causati dal continuo clipping dell'ampli.
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Re: ...la tosatura dei picchi può ridurre la risoluzione ?

#5 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto: Ma parti sempre dal presupposto che chi utilizza ampli valvolari li porti sempre a lavorare in clipping ?
Mi sembra una distorsione metodologica della realtà .
Non è più facile pensare che al di là di Stato Solido o Valvole un audiofilo utilizzi un po' di buon senso ed acquisti ed utillizzi amplificatori idonei per potenza erogata ai diffusori ?
Prova a farti una statistica personale. (con dati alla mano)
Attacca un oscilloscopio e analizza una serie di impianti che riproducono musica nelle condizioni di utilizzo, poi mi dici in % quanti impianti tosano i picchi.
Se raggiungi il 50% (degli impianti che clippano i picchi) avrai fatto un buon lavoro.
saluti, Tom
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Re: ...la tosatura dei picchi può ridurre la risoluzione ?

#6 Messaggio da NIMALONE65 »

TomCapraro ha scritto:
NIMALONE65 ha scritto: Ma parti sempre dal presupposto che chi utilizza ampli valvolari li porti sempre a lavorare in clipping ?
Mi sembra una distorsione metodologica della realtà .
Non è più facile pensare che al di là di Stato Solido o Valvole un audiofilo utilizzi un po' di buon senso ed acquisti ed utillizzi amplificatori idonei per potenza erogata ai diffusori ?
Prova a farti una statistica personale. (con dati alla mano)
Attacca un oscilloscopio e analizza una serie di impianti che riproducono musica nelle condizioni di utilizzo, poi mi dici in % quanti impianti tosano i picchi.
Se raggiungi il 50% (degli impianti che clippano i picchi) avrai fatto un buon lavoro.
Allora insegniamo ad acquistare gli amplificatori giusti , e non denigriamo intere categorie di amplificatori .

Personalmente ho venduto i miei vecchi Beltaine per avere almeno 9db di riserva dinamica . Se poi il mercato spinge diffusori di medio bassa efficienza che necessita di centrali elettriche per essere pilotati , non è certo colpa delle valvole !

Pensa quanti impianti suonerebbero meglio se utilizzassero diffusori da 94-95 db almeno ! Magari pure con magneti in alnico .

Altro che le solite torrette da 88 db !
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Re: ...la tosatura dei picchi può ridurre la risoluzione ?

#7 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto:
Allora insegniamo ad acquistare gli amplificatori giusti , e non denigriamo intere categorie di amplificatori .

Personalmente ho venduto i miei vecchi Beltaine per avere almeno 9db di riserva dinamica . Se poi il mercato spinge diffusori di medio bassa efficienza che necessita di centrali elettriche per essere pilotati , non è certo colpa delle valvole !

Pensa quanti impianti suonerebbero meglio se utilizzassero diffusori da 94-95 db almeno ! Magari pure con magneti in alnico .

Altro che le solite torrette da 88 db !
Oltre ad insegnare una corretta scelta dell'ampli, bisognerebbe insegnare anche una corretta scelta del modulo d'impedenza rispetto all'ampli che si va ad accoppiare.
saluti, Tom
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#8 Messaggio da MarioBon »

NIMALONE65 ha scritto:
TomCapraro ha scritto:
NIMALONE65 ha scritto: Ma parti sempre dal presupposto che chi utilizza ampli valvolari li porti sempre a lavorare in clipping ?
Mi sembra una distorsione metodologica della realtà .
Non è più facile pensare che al di là di Stato Solido o Valvole un audiofilo utilizzi un po' di buon senso ed acquisti ed utillizzi amplificatori idonei per potenza erogata ai diffusori ?
Prova a farti una statistica personale. (con dati alla mano)
Attacca un oscilloscopio e analizza una serie di impianti che riproducono musica nelle condizioni di utilizzo, poi mi dici in % quanti impianti tosano i picchi.
Se raggiungi il 50% (degli impianti che clippano i picchi) avrai fatto un buon lavoro.
Allora insegniamo ad acquistare gli amplificatori giusti , e non denigriamo intere categorie di amplificatori .

Personalmente ho venduto i miei vecchi Beltaine per avere almeno 9db di riserva dinamica . Se poi il mercato spinge diffusori di medio bassa efficienza che necessita di centrali elettriche per essere pilotati , non è certo colpa delle valvole !

Pensa quanti impianti suonerebbero meglio se utilizzassero diffusori da 94-95 db almeno ! Magari pure con magneti in alnico .

Altro che le solite torrette da 88 db !
I magneti in AlNiCo hanno dei vantaggi (si montano all'interno della bobina mobile e la variazione del flusso dovuta al movimento della bobina è minima) ma hanno anche dei problemi (si smagnetizzano con i picchi di corrente). Oggi è preferibile usare magneti in ferrite o neodimio con anelli stabilizzatori del flusso.
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Re: ...la tosatura dei picchi può ridurre la risoluzione ?

#9 Messaggio da MarioBon »

NIMALONE65 ha scritto:
Allora insegniamo ad acquistare gli amplificatori giusti , e non denigriamo intere categorie di amplificatori .

Personalmente ho venduto i miei vecchi Beltaine per avere almeno 9db di riserva dinamica . Se poi il mercato spinge diffusori di medio bassa efficienza che necessita di centrali elettriche per essere pilotati , non è certo colpa delle valvole !

Pensa quanti impianti suonerebbero meglio se utilizzassero diffusori da 94-95 db almeno ! Magari pure con magneti in alnico .

Altro che le solite torrette da 88 db !
dipende sempre da come suonerebbero questi diffusori da 94-95 dB (e da come e da chi sono misurati questi dB).
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Re: ...la tosatura dei picchi può ridurre la risoluzione ?

#10 Messaggio da bergat »

Il problema che molte volte si sceglie, a parità di budget, l'amplificatore che suona meglio, anche se questo ha una potenza risicata per potere ascoltare la musica che non sia in sottofondo. E' meglio preferire un amplificatore che non sia il massimo qualitativamente, ma che non constringa poi a uccidere la dinamica.

Avere un diffusore di elevata sensibiltà e che richiede pooca potenza molte volte vuol dire ingigantire gli strumenti, a causa anche di necessitare di una diffusione a tromba. Meglio è quindi un diffusore di sensibilità intorno ai 90 dB e dotarsi di amplificatori che anche con una riproduzione di 50 dB di dinamica non ci costringano a non sentire i pianissimi o far distorcere i picchi della riproduzione.
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