Dipende dall'amplificatore e dipende anche da cosa significa "molto" per il Sig. Calabrese. Se si usano amplificatori che non sono stabili sui carichi bassi o che usano protezioni sia in tensione che in corrente è matematico che ci saranno problemi.Fabrizio Calabrese ha scritto:Ora invece prendiamo ad esempio il diffusore truffaldino da 90 dB per 2,83 Volt ad un metro, con impedenza inferiore a 3 (tre) ohm... E' chiaro che il nostro ampli non ce la farà mai ad erogare 23 dB al di sopra di 2,83 Volt, su quel carico, perché le protezioni interverrebbero o comunque la resistenza interna (p.es. avvolgimenti del T.U.) farebbe da partitore. Quindi nei picchi non troveremmo MAI 113 dB ad un metro, ma molto meno.
Supponiamo di usare un amplificatore "buono" che moltiplica la potenza per 1.6 per ogni dimezzamento del carico. Supponiamo un diffusore con il minimo a 3 Ohm (che è giàinferiore a quanto previsto dalla dalla normativa). Per 100 Watt su 8 Ohm produrrebbe
1.6x100= 160 Watt su 4 Ohm
1.6x160 = 256 Watt su 2 Ohm (invecedi 400)
Possiamo interpolare e ipotizzare 200 Watt su 3 Ohm ovvero 25 Volt invece di 28.3 quindi la perdita sarebbe di 1.1 dB. E' "molto" ?
Se usiamo un ampli che moltiplica la potenza di 1.4 per ogni dimezzamento del carico, passando da 8 a 3 ohm di carico la "perdita" sarà di 2 dB scarsi. E' "molto"?
Quindi dipende dall'amplificatore e dal significato che si attribuisce a "molto".
Il vero problema è distinguere i diffusori a norma da quelli non a norma invitare gli utenti ad accertarsi di acquistare diffusori che rispettino la norma almeno per i minimi di impedenza.