Abbiamo detto che a 60hz viene generato uno sfasamento di circa 114 gradi.
Facendo due conti, 114° a 60hz equivalgono a
5,3ms (millisecondi)
Il delta della fase, in quel software, approssima una media su dati statistici quali la somma dell'intero inviluppo analizzato.
Questo significa che, sull'interò inviluppo si troveranno segmenti in cui il segnale è sfasato di più, sfasato di meno...e...con "rischi" di ritrovarsi anche possibili controfase in determinati punti dell'inviluppo, ad esempio sulla fase di "release".
Il controfase, su 60hz, equivale a oltre 8ms.
Pur fidandomi molto di quel programma, sono sceso in laboratorio per un analisi approfondita tramite un analizzatore (oscilloscopio/analizzatore di spettro) specifico.
Devo ammettere che è stato piu difficile trovare segnali in fase piuttosto che sfasati.
Iniziamo con l'analisi del segnale filtrato 40hz <--> 150hz.
Qui l'inviluppo sovrapposto tra i due canali produce sfasamenti ben visibili e osservabili.
Sono 4,7ms.
DICIANNOVESIMO
Selezionando una banda molto stretta (59hz--61hz) possiamo osservare la forma d'onda in diversi punti del segmento audio.
Qui siamo "quasi in fase" ma sarebbero 1,5ms.
VENTESIMO
Qui possiamo osservare uno sfasamento maggiore, 2,18ms.
VENTUNESIMO
Qui si passa a 3,44ms.
VENTIDUESIMO
Qui siamo in prossimità di un controfase, 7,69ms.
VENTITRESIMO
Ed ecco anche che ci "scappa" il controfase.
VENTIQUATTRESIMO
Dunque, è inconfutabile che il segnale subisce nel tempo diversi sfasamenti.