Riscriviamo il vocabolario audiofilo

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Svarione
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Riscriviamo il vocabolario audiofilo

#1 Messaggio da Svarione »

Abeautifulmind scrive il 26 gennaio del 2020

“Se dovessimo riscrivere il vocabolario audiofilo, dei violini setosi, dei campanellini e dei plin plin, cosa resta ? quali sono davvero e in ordine di importanza i parametri di giudizio e le espressioni che possiamo utilizzare quando descriviamo il suono di un impianto ?”

Eh bella domanda eh, ti farà un elenco, una lista, con gli aggettivi usati da lui 40 anni fa e quelli odierni,con le misure usate e quelle odierne, con i prodotti di allora e gll attuali, utile e didattico.


“Anni fa quel che rendeva naturale l'emissione di un diffusore e tridimensionale la sua immagine stereo era in buona parte la linearità della sua risposta (nelle reali condizioni di impiego, vale a dire in ambiente).
Oggi, la disponibilità di crossover/equalizzatori digitali ha reso possibile modificare a piacimento tagli e risposta, anche ed eventualmente per soddisfare le particolari esigenze o il gusto del singolo appassionato.”

Ma che c’entra? Buona parte? Quanto basta? Ma quanti anni fa? Io ricordo tante misure in anecoica, pochissime in ambiente, anzi nessuna, altrochè quello che dice, reali condizioni di impiego?
Ma poi che c’entra il fatto che esiste il crossover/eq digitale? Non è di certo quello che cambia i parametri di giudizio e le espressioni usate.
Va beh ragazzi dovete tenerlo così.


Dunque IL PARAMETRO PIU' IMPORTANTE OGGI E' LA DISTORSIONE, la cui assenza va perseguita non solo nei passaggi a basso livello delle solite incisioni "plin plin", ma anche -possibilmente- nei pieni orchestrali o con il pop-rock.
Ma che dici? Leggi cosa dice e cosa ha fatto per dimostrarlo geddes, si proprio lui, a proposito delle distorsioni , della loro importanza, poi rileggi linkwitz cosa dice, poi rileggiti.


“Quando si progetta un diffusore per ottenere la minima distorsione pensabile (oggi si può avere l'uno per cento a 120 dB ad un metro...) si adottano solitamente dei caricamenti acustici che portano con sé anche un altro vantaggio, quello della ELEVATA EFFICIENZA.
L'elevata efficienza è utile per due motivi, il primo dei quali è che consente di scegliere gli amplificatori potendo adottare anche configurazioni raffinatissime e di grande risoluzione ai bassi e bassissimi livelli (p.es. gli ampli SE a valvole ben progettati e realizzati).“

Guarda che se parli di minima distorsione in un diffusore ad elevata efficienza, e parli di 120 db a un metro, e poi mi dici che lo piloti con un single ended a valvole io mi ribalto dalla sedia dalle distorsioni.
Specie oggi, siamo nel 2020.
Lo sanno anche i bambini della terza media dai.


Mentre non è ancora chiaro come misuri l’efficienza, che formula usi, e altre cosette del tuo vocabolario.

“Il secondo vantaggio -noto a pochi- è che un sistema efficiente regge bene la stessa potenza a tutte le frequenze, basse incluse... mentre il diffusore poco efficiente ha bisogno di potenze che però risultano eccessive per i woofer, in quanto provocano escursioni tali da mandarli in distorsione. Quindi sbaglia chi dice che un diffusore da 90 dB/1W/1m con 300 watt sia equivalente ad uno da 100 dB/1W/1m con 30 Watt, perché il primo diffusore va in distorsione già con 10 W in gamma bassa (vedi le misure di MIL/MOL pubblicate su Audioreview).“

Ma che dici? Un sistema efficiente non regge bene la potenza di per se, ma dove sta scritto?
Che vocabolario audiofilo usi!! Custom?
Definisci sta cosa, ci sarà di mezzo gli spl?
Mil/mol ? Che sono? spl che è? Quanta distorsione udiamo? misurata come? Boh


“Infine c'è un parametro fondamentalissimo, che è l'INTERFACCIABILITA' CON L'AMBIENTE, che meriterebbe un post a parte (ci penserò nel pomeriggio)...“

Ecco pensaci che è meglio.
Svarione
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Re: Riscriviamo il vocabolario audiofilo

#2 Messaggio da Svarione »

Risposta del forumista

“Chiaro ed esaustivo”

Infatti ti ha detto:

Comprati audioreview ma fai prima a comperarti un sistema del padrone di casa con 120 db a un metro e un se a valvole modificato dal padrone di casa, e sei quasi a posto, poi ti spiego come interfacciarlo con l’ambiente, cose come dipende dall’età dei tuoi vicini, cose così.
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mario061
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Re: Riscriviamo il vocabolario audiofilo

#3 Messaggio da mario061 »

Dai nickname che citi ultimamente pare che siano usciti, coincidenza, al momento giusto, nuovi sostenitori del genio, a pensare male si direbbe che abbia dato fondo ai suoi "nick di scorta".... ;)
Svarione
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Re: Riscriviamo il vocabolario audiofilo

#4 Messaggio da Svarione »

Perchè pensare male.

A me basta che tiri fuori queste misure dei pannelli che produce, li avrà misurati? E in ambiente? Misure, materiali, frequenze, non teorie, o foto di 40 anni fa di regie, ma uno per ogni anno che rompe chiedendo e criticando come un beota, rimproverando agli altri ciò che non fa.
Ricordi frattaroli?

Basta che produca una foto all’anno dei suoi impianti, che ne ha in giro una marea, messi in ambiente con il suo trattamento acustico, le misure in ambiente, anzi un set completo di sue misure, dice che è il più bravo?vediamole ...ricordi frattaroli?...cose così, dimostrare.

Queledsasol, miseno tanto per cominciare, ma ne mancano almeno 8, che cosa ha fatto lui? Su che basi? Foto e misure.

Mi piacerebbe vedere le ciabatte prodotte da lui, già che le nomina, un suo progetto, con lui che salda, e le usa, o ha un segreto anche qui.

Vorrei vedere queste modifiche che parla agli ampli in corrente, non la leggenda, quella mi frega niente, ci vogliono i fatti non le parole per fare una leggenda, un confronto con gli altri ampli in corrente, fatti.
documenti, misure

È un puffo mario, quel che c’è è molto meno di quel che rimprovera agli altri per non essere dichiarati produttori di serie b.

Poi produttore de che? Di valanghe di fotocopie, ma di suoi studi? Dove, falli vedere, dove sono i calcoli, le teorie, I confronti suoi?

Aria fritta per strada

Non penso male dei suoi forumer, penso che lui fintanto non fa e mostra è un puffo, manco un produttore, e nemmeno di serie B.

E le stelle stanno a ragliare

Nb mi viene ad insegnare gli ampli, sa chi sono?
Mi chiede una ciabatta? ma se va in fiera a fare le scarpe agli espositori?
Cita studi altrui, li cita male e dimostra di non averli capiti.
Parla di misure e non si accorge che 140- 70 fa 70.
Parla di preampli e ampli e segnali, clipping, distorsione, mil, mol spl efficenza, ambiente e fa un minestrone, e pure non ha capito cosa serve una reference acoustic room.
Parla di isolamento e trattamento della stanza come se non fossero ambedue trattamento acustico.
Mischia tutto e raglia come un asino.
Tutto random, custom and phantom.
Una perdita di tempo, io l’ho scritto, fa repulsione prenderlo seriamente, se uno non se ne accorge e ci capita dentro che ci posso fare, sbaglierà e imparerà. Amen.

E non sono d’accordo con fare correzioni a uno così, come fa bon, meglio lasciarlo perdere, si copi quello che vuole e freghi chi gli capita a tiro, continui i suoi deliri, finchè non trova uno che corre più veloce di lui.
Qui resta tutto scritto, se uno non vuole leggere o non ci crede amen.

Io la penso così.
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mario061
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Re: Riscriviamo il vocabolario audiofilo

#5 Messaggio da mario061 »

Guarda, fidati... i suoi sono segreti di pulcinella...non perdi nulla... ;)

Le sue creazioni (se) suonano bene non perchè è un mago, ma semplicemente perchè gli altoparlanti che usa sono di qualità (monobanda a parte), e la maggioranza degli audiofili manco sa che esistono...

Lui ha ragione su una cosa, gli audiofili si comportano a volte da "gonzi".
Al contrario però di quello che vuole far credere, sono oltre 10 anni che vorrebbe far parte del "gruppo spennagonzi"....ma non c'è riuscito... allora ha aperto il suo forum "libero" e fa il paladino della giustizia audiofila... (vedi ultime critiche a Rocco... Un altro che ha speso un sacco di soldi, ma a lui neanche un centesimo... :mrgreen:) insomma la solita storiella della volpe e dell'uva è molto indicativa del tipo di personaggio
Svarione
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Re: Riscriviamo il vocabolario audiofilo

#6 Messaggio da Svarione »

Suonano bene, una parola grossa.
Sono impianti dal suono di grande impatto frontale, ad altissima efficenza, fatti per chi ama quel suono, poi vediamo dove è l’alta fedeltà lì.
L’orchestra ti dirà che non è una buona incisione, il pianoforte gli darà problemi, un coro lontano gli diventa enorme, tutti i suoni sparati in faccia, una disco in casa.
Gli suonano bene la musica elettronica, il resto è a gusto, sempre che poi uno ascolti mina, marinella e i pink floyd, prova a mettergli chopin o musica con piano e xilofono vedi lo xilofono grande come un organo, prova musica da camera ed esci di casa.

Fatti il conto dei db e capisci cosa intendo.
Se abbassi il volume il suono diventa grigio, i medi alti ti restano frizzanti, sparati, si appiattisce.

Se hai un salone grande ti va meglio, ma prova a usare il lato lungo della stanza, alza il volume e poi mi dici.

Anche il discorso dei sub è una trovata per gonzi, toglilo e dopo paragona, altrimenti che paragone fai, che scoperta fai.
Prendi un diffusore senza sub e lo paragoni a un sistema con?

Pure i watt sono da discutere,, migliaia di watt contro un ampli da poche decine, poi che vuoi dargli quale altro vantaggio, suona in casa sua.

E dici niente, vai in un ambiente diverso, con le pareti diverse, porte, finestre, o uno assorbente, o uno asimmetrico, o uno con la moquette per terra, cambia.

Sono tante le fandonie ma intanto le gira tutte a suo vantaggio il furbino.

Poi equalizza, multiamplifica, fagli fare un diffusore con il cross over interno, poi portalo in fiera e vediamo.

Poi il vantaggio dei componenti migliori, quello regalo, del prezzo?

Come lo giudichi un monovia a 10000 euro?

Mah, sono impianti che suonano meglio di cosa? con 10000 euro vi ė da scegliere altro, e apro la lista mi viene in mente harbeth monitor con un bel ampli e dac, e dopo dieci anni ti riprendi qualcosa, molto in alcuni casi, pensa a klipsch.

Ma ciò non toglie che se uno va, gli piace fa benissimo a valutare.

Anche se io i soldi a uno così non glieli darei mai.

Amen
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mario061
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Re: Riscriviamo il vocabolario audiofilo

#7 Messaggio da mario061 »

Svarione ha scritto: Se abbassi il volume il suono diventa grigio, i medi alti ti restano frizzanti, sparati, si appiattisce.

Se hai un salone grande ti va meglio, ma prova a usare il lato lungo della stanza, alza il volume e poi mi dici.
Beh, io ascolto con un driver da 1,4" su una tromba tagliata a 700Hz che ha una bocca da 25cm, a un metro e mezzo di distanza ( mi piace il rischio :mrgreen: ), e ti posso garantire che se usi il volume giusto per la musica che ascolti, l'immagine risulta profonda e per nulla "sparata in faccia". Come ti ripeto, il genio non fa i miracoli, se usi gli altoparlanti buoni e ci sai un pò fare, al giorno d'oggi fai cose egrege, ed è per questo che lui ce l'ha tanto con l'autocostruttore, perchè poi gli amici lo vanno a trovare e vogliono la stessa cosa... e lui lo sa... :mrgreen: Io non ho voglia di mettemi a fare il secondo lavoro, ma c'è chi si fa i soldi, specialmente dalle sue parti...purtroppo per lui... ;)
Svarione ha scritto: Sono tante le fandonie ma intanto le gira tutte a suo vantaggio il furbino.
Eh beh....ovvio, ma pensi che ci sia ancora tante gente che crede a quello che scrive?

Svarione ha scritto: Poi equalizza, multiamplifica, fagli fare un diffusore con il cross over interno, poi portalo in fiera e vediamo.
Per come si è esposto con la concorrenza, per come ha trattato gli audiofili, per quello che ha scritto sui forum, per quanto si è dimostrato ipocrita e voltafaccia con i colleghi, non può esporre in fiera alcunchè, lo massacrerebbero... non è questione di tipologia di filtro...


Svarione ha scritto: Come lo giudichi un monovia a 10000 euro?
Dimostra quello che ho scritto più sopra, che consiera gonzi gli audiofili e ci vuole mangiare sopra ancora più di quello che fanno i concorrenti che tanto critica...
Svarione ha scritto: Mah, sono impianti che suonano meglio di cosa? con 10000 euro vi ė da scegliere altro, e apro la lista mi viene in mente harbeth monitor con un bel ampli e dac, e dopo dieci anni ti riprendi qualcosa, molto in alcuni casi, pensa a klipsch.
Assolutamente daccordo.

Svarione ha scritto: Anche se io i soldi a uno così non glieli darei mai.

Amen
Siamo in due, piuttosto si comprare anche solo un pezzo di cavo usato dal genio, resto senza impianto per il resto della mia vita, non merita altro che essere dimenticato.
Svarione
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Re: Riscriviamo il vocabolario audiofilo

#8 Messaggio da Svarione »

“Beh, io ascolto con un driver da 1,4" su una tromba tagliata a 700Hz che ha una bocca da 25cm, a un metro e mezzo di distanza ( mi piace il rischio :mrgreen: ), e ti posso garantire che se usi il volume giusto per la musica che ascolti, l'immagine risulta profonda e per nulla "sparata in faccia". “

Tutto si gioca nella stanza, più leggo più mi rendo conto che gli impianti che ho ascoltato e i giudizi che mi sono fatto sono pesantemente condizionati dall’ambiente e dalla collocazione nell’ambiente dei diffusori.

L’amplificazione non è il problema, anzi lo è meno della sorgente.

Ma l’altezza del suono, la spazialità, non la becchi perchê usi componenti migliori, pro o non.

Basta molto meno di quel che già abbiamo, solo che ci ostiniamo a cambiare e anzi, ti spingono i beoti, pure nella direzione sbagliata, l’importante è comperare quel che vendono, ottimizzare parametri che non servono, tenuta in potenza dei diffusori in una abitazione?
E allora viviamo due contesti diversi, ascoltiamo anche in modo diverso, musica diversa.

seguivo una discussione in rete cui si parlava dei miei diffusori con un ampli con le stesse valvole, mi sono divertito a leggere i commenti, erano pertinenti, ma non è riuscito a far suonare il sistema come dovrebbe, come suona a casa mia e nemmeno in negozio.
Talvolta è proprio che si possiede e non si sa altro.
Io ho, quello fa, questo è, quello poi conferma, e si cambia, magari in peggio.
Invece l’alta fedeltà è un lavoro di pazienza, affinamento, continui ascolti, letture, studio, confronti, analisi di ciò che succede nella stanza, attenzione ai particolari, procedere con metodo, imparare.

Se uno si ostina a cambiare diffusori e poi ampli procede in modo erratico, casuale, certo che i diffusori ti cambiano il suono, grazie, illuminano la stanza diversamente.
Poi guardi la sala in cui ascolta linkwitz, quella di rocco, quella dei negozianti, poi la tua e immagini come deve essere quella di colui che non riesce a far suonare le heresy.
Come sarà?
E se riempi la stanza di mobili ci vuole testa, linkwitz lo spiega.
E se vuoi altezza del suono vi sono limiti fisici, dimensionali dei diffusori.
E se vuoi controllare le riflessioni devi guardare le pareti, il punto di ascolto, il posizionamento.
E se vuoi un tempo di riverbero devi almeno misurarlo, anche empiricamente.
E se vuoi sentire un orchestra non è che serva un auditorio, serve una stanza con dei tempi di riflessione di riferimento, non a casaccio, sennò che sala da concerto riproduci? Eh quella che ascolto io, tutte sbagliate.

Un bel gioco l’hifi
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mario061
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Re: Riscriviamo il vocabolario audiofilo

#9 Messaggio da mario061 »

Con gli altoparlanti buoni senti bene, immagine, spazialità ecc. dipendono dal progetto. Certo se usi altoparlanti buoni e adatti al tipo di progetto, il compito è facilitato.
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