Sicuramente si ottiene un effetto diverso, in special modo sulla distorsione percepita.
Le sinusoidi fanno percepire la distorsione con la stessa contiguità relativa alla periodicità che le contraddistingue.
Percepire la distorsione sui segnali periodici è molto piu semplice che nei segnali musicali, il cui inviluppo può contenere picchi distanziati...nonostante risultino distorti.
"Se" questi picchi raggiungono una trama temporale integrabile (da 50ms a 100ms) dal nostro udito, allora potrebbero scaturire fenomeni quali la fatica di ascolto e/o qualcosa che verte verso lo stridente.
Se invece i picchi tosati si dovessero trovare dentro una trama temporale NON integrabile dall'udito, non solo non verrebbero percepiti (con alta probabilità) ma non userei nemmeno gli algoritmi di declipper per correggerli.
C'è da dire che esistono diverse cause relative alla formazione di distorsione:
1) distorsione della registrazione (tosatura dei picchi)
2) distorsione da filtraggio digitale (intersample peak, aliasiing, jitter ect...)
3) distorsione dello stadio analogico d'uscita (distorsione armonica, da intermodulazione, rumore casuale...jitter)
Sono cose individuabili, e se lo si fa bene si possono evitare a volte azioni e/o interventi inutili. (oppure poter applicare interventi che lo risolvono, ad esempio se distorcesse lo stadio analogico d'uscita basta attenuare di poco lo stream digitale inviato alla sezione D/A di conversione.
Opportune misurazioni toglierebbero qualsiasi dubbio.