Chiaramente qui non si tratta di essere di parere diverso. La memoria in quanto tale (sia essa pregressa o real time) durante le fasi di ascolto non solo è indispensabile ma senza il suo apporto non è possibile proprio " ascoltare ,né utilizzare consapevolmente o inconsapevolmente altre attività sensorialiMarioBon ha scritto:
Per "sentire" altezza, intensità, durata e timbro di un suono la memoria non serve.
Ogni organo di senso con la conseguente sua operatività è monitorata dalla attività cerebrale (quindi di pensiero).
Quando qui parlo di pensiero (non solo cognitivo) mi riferisco a tutte quelle connessioni neurali operative che si sono formate e che si riformano secondo una modalità particolare,questa consiste appunto nella "memorizzazione" o "ri-memorizzazione" di un evento.
(il cervello ha circa 100 miliardi di neuroni ed ognuno di essi può avere fino a 250.000 connessioni).
La capacità di comparazione è tipica per le analisi di confronto tra le varie connessioni, sia esse pregresse che non, e la condizione con cui si opera una nuova indagine.