Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

Sorgenti, Amplificatori, diffusori acustici, ecc.
(tranne i cavi)
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TomCapraro
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

#61 Messaggio da TomCapraro »

Interference ha scritto: 24/08/2021, 17:07
Non tutti i diffusori seguono la stessa filosofia di progetto e non tutti seguono il solco tracciato dalla letteratura.
Esatto, infatti lo stesso marchio può avere in catalogo anche prodotti con la risposta in frequenza diversa, con un livello di distorsione diversa, con una risposta ai transienti diversa ect...ect...ect....
Un costruttore può avere una filosofia, appunto, di progetto che differisce dall'altra, può accadere tra vari modelli figuriamoci tra marchi diversi.
Sonus Faber non suona come Triangle, si sente chiaramente, e si misura in modo macroscopico.
Le Cremona non suonano come le gran piano ect....
Le misure non è che rimangono uguali però.
saluti, Tom
Interference
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

#62 Messaggio da Interference »

A mio parere è utile fare un passo indietro.

Una sorgente digitale "line level" può essere realizzata con caratteristiche molto vicine a quelle dell'idealità, nel senso che qualsiasi alterazione rispetto al "valore vero" del segnale sarà molto piccola e fondamentalmente trascurabile rispetto a qualsiasi cosa venga dopo. Questo, ad oggi, si può ottenere anche senza scomodare macchine esoteriche.

Per un amplificatore di potenza è possibile comunque ottenere livelli di S/N estremamente elevati e livelli di distorsione trascurabili (rispetto a quelli di qualsiasi trasduttore). Qui le cose si complicano perché gli amplificatori hanno limiti dinamici e caratteristiche diverse di potenza continua, impulsiva, massima corrente etc. Si può però affermare che amplificatori che operano in regime di lavoro "corretto" e non al limite delle loro capacità di erogazione producano risultati sostanzialmente indistinguibili.

Per i diffusori il problema è più complesso. Qui la tesi di Toole mi pare sia (non ho letto il libro per intero) che diffusori che abbiano risposta in frequenza e profilo di direttività simili producano risultati all'ascolto molto vicini tra loro. Esistono anche delle regole su quale sia l'andamento "desiderabile", che credo fossero note già decenni fa dal momento che Giussani le sintetizzava nella sua introduzione ai crossover. Nel caso di un diffusore le variabili interdipendenti sono molte e i compromessi quasi sempre necessari. Ed è molto difficile che due diffusori diversi tra loro abbiano sia la stessa risposta in frequenza in asse che la medesima dipendenza della stessa in funzione della direzione. Quindi è normale che ci sia grande variabilità di risultati anche in presenza di un ideale a cui tendere.
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

#63 Messaggio da gioro »

pino.pitone ha scritto: 24/08/2021, 16:21 Esiste la macchinetta che mi permetta di entrare in negozio e mi indichi quale aggeggio audio suona bene? I vari Beranek, Everest, Toole hanno dato soluzione al problema? Non mi sembra.
Bella questa :D
Comunque è grandemente accettato tra gli addetti ai lavori che solo parte dell'audio sia misurabile. Del resto fintanto che si pensa solo alla corrispondenza distorsiva in un segnale elettrico quando lo stesso segnale ripreso da un mcrofono in ambiente (quindi un segnale ACUSTICO) non è neppure simile se osservato all'oscilloscopio ci da la misura di quanto siamo lontani dalla verità quando pensiamo che tutto sia misurabile o che esista già una misura che ci dia una correlazione soddisfacente con l'ascolto. A mio parere non occorre essere estremisti ne tra i misuroni e ne tra gli ascoltoni ma con sensibilità cercare di notare i limiti di entrambi gli approcci cercando di utilizzare sia le orecchie che gli strumenti e non sono le une o gli altri.
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

#64 Messaggio da Interference »

gioro ha scritto: 24/08/2021, 22:25 Comunque è grandemente accettato tra gli addetti ai lavori che solo parte dell'audio sia misurabile
Questo non è vero. Certo può essere l'opinione di alcuni "addetti ai lavori" ma è ben lungi dal rappresentare il consenso sul tema.
Del resto fintanto che si pensa solo alla corrispondenza distorsiva in un segnale elettrico quando lo stesso segnale ripreso da un mcrofono in ambiente (quindi un segnale ACUSTICO) non è neppure simile se osservato all'oscilloscopio ci da la misura di quanto siamo lontani dalla verità quando pensiamo che tutto sia misurabile o che esista già una misura che ci dia una correlazione soddisfacente con l'ascolto. A mio parere non occorre essere estremisti ne tra i misuroni e ne tra gli ascoltoni ma con sensibilità cercare di notare i limiti di entrambi gli approcci cercando di utilizzare sia le orecchie che gli strumenti e non sono le une o gli altri.
Mi pare che si sia spiegato a più riprese che non si pensa "solo" alla corrispondenza tra segnali elettrici, al di là del fatto che "corrispondenza distorsiva" è un concetto che non esiste.

La correlazione tra misure di risposta di un diffusore e l'ascolto si studia da decenni e Floyd Toole ci ha scritto su un libro di 500 pagine.

Capisco che possa far "comodo" ignorare tutto ciò, visto che leggere costa tempo e fatica, ma non capisco a che pro ripetere una tal serie di banalità con un atteggiamento che qualunquista è dir poco.
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

#65 Messaggio da Interference »

pino.pitone ha scritto: 24/08/2021, 16:21 Esiste la macchinetta che mi permetta di entrare in negozio e mi indichi quale aggeggio audio suona bene? I vari Beranek, Everest, Toole hanno dato soluzione al problema? Non mi sembra.
Prima di dire che non hanno dato soluzione al problema hai provato almeno a sfogliare la produzione scientifica di questi signori e vedere quali implicazioni ha nel determinare come suona qualcosa? Porta pazienza ma mi sembri qualcuno convinto di essere costretto ad andare a piedi in virtù del fatto che non è stato inventato il teletrasporto :roll:

Consiglio di cominciare con questo video https://www.youtube.com/watch?v=dltza-EGtCg e proseguire con la serie "Understanding the Measurements".
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

#66 Messaggio da TomCapraro »

gioro ha scritto: 24/08/2021, 22:25 Comunque è grandemente accettato tra gli addetti ai lavori che solo parte dell'audio sia misurabile. Del resto fintanto che si pensa solo alla corrispondenza distorsiva in un segnale elettrico quando lo stesso segnale ripreso da un mcrofono in ambiente (quindi un segnale ACUSTICO) non è neppure simile se osservato all'oscilloscopio ci da la misura di quanto siamo lontani dalla verità quando pensiamo che tutto sia misurabile o che esista già una misura che ci dia una correlazione soddisfacente con l'ascolto. A mio parere non occorre essere estremisti ne tra i misuroni e ne tra gli ascoltoni ma con sensibilità cercare di notare i limiti di entrambi gli approcci cercando di utilizzare sia le orecchie che gli strumenti e non sono le une o gli altri.
Chi sarebbero gli "addetti ai lavori" ? i costruttori di fusibili esoterici ? o quelli che trattano i cavi criogenicamente ? (e tanto altro)
Ne ho visti di video tra "gli addetti ai lavori" (Wanna Marchi e Mário Pacheco do Nascimento sarebbero dilettanti al confronto)
Il paradosso è che poi determinati accessori ritenuti "non misurabili" appartengono alla categoria delle cose la cui misurabilità è anche banale e alla portata della casalinga di voghera.
Lasciamo perdere i dettagli a cui ti riferisci (quella del segnale acustico che se osservato all'oscilloscopio non è nemmeno simile) che fanno intendere quanto bisognerebbe leggere e studiare, ovviamente se interessati.

La correlazione tra misure e ascolti può anche esserci (ad esempio con me c'è in modo inconfutabile) mentre non potrà mai esserci per come se l'aspetta un audiofilo, visto che per una buona percentuale si nutre di forti aspettative e, spesso, anche di autosuggestione.
Il problema principale dell'audiofilo è che si autodefinisce perfetto, con un sistema di percezione infallibile e non paragonabile a qualsiasi strumento di misura.
Forse il fatto di vedersi smentire una personale percezione lo porta a trincerarsi assumendo una posizione refrattaria per quel che riguarda la misurabilità di un fenomeno. (noto che scaturisce quasi una forma di offesa)
Per poter correlare misure e ascolti servono metodologie ben precise.
L'audiofilo non è interessato nè alle misure, nè alle metodologie da adottare e nemmeno ha voglia di documentarsi bene.
saluti, Tom
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

#67 Messaggio da gioro »

TomCapraro ha scritto: 25/08/2021, 0:11
Lasciamo perdere i dettagli a cui ti riferisci (quella del segnale acustico che se osservato all'oscilloscopio non è nemmeno simile) che fanno intendere quanto bisognerebbe leggere e studiare, ovviamente se interessati.
Bene, tu che hai studiato mi puoi chiarire come si fa a parlare di fedeltà in senso classico quando il segnale che arriva all'orecchio non somiglia neppure a quello di partenza? Strumentalmente non risulta possibile, eppure l'orecchio riesce in questa distinzione
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

#68 Messaggio da Interference »

gioro ha scritto: 25/08/2021, 8:33 Bene, tu che hai studiato mi puoi chiarire come si fa a parlare di fedeltà in senso classico quando il segnale che arriva all'orecchio non somiglia neppure a quello di partenza? Strumentalmente non risulta possibile, eppure l'orecchio riesce in questa distinzione
Non devi pensare al segnale riprodotto come una funzione continua del tempo (questo ha senso se si deve progettare un'elettronica) ma piuttosto come una distribuzione spettrale di potenza in funzione del tempo.

Compito del sistema di trasduttori è rispettare il più possibile tale caratteristica del segnale originale, o in altri termini controllarne le alterazioni in modo da non compromettere la resa all'ascolto.

Prova a leggere questo, per cominciare: https://www.renatogiussani.it/le-reti-di-crossover/
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

#69 Messaggio da TomCapraro »

gioro ha scritto: 25/08/2021, 8:33
Bene, tu che hai studiato mi puoi chiarire come si fa a parlare di fedeltà in senso classico quando il segnale che arriva all'orecchio non somiglia neppure a quello di partenza? Strumentalmente non risulta possibile, eppure l'orecchio riesce in questa distinzione
Il sistema uditivo è capace di applicare una selezione o amplificazione/attenuazione durante il processo di trasduzione meccano-elettrica.
Questa forma di adattamento comprende una serie di fenomeni (straordinari effettivamente) che spaziano dalla deflessione delle cellule ciliate esterne che a sua volta trasmettono ai recettori (cellule ciliate interne)
Un "meccanismo" definito amplificatore cocleare.

Quanto al segnale acustico che "non somiglia" a quello di partenza.
Questo segnale, essendo vittima di intromissioni con fenomeni acustici aggiuntivi (quali riflessioni, riverbero ed esaltazioni/cancellazioni di fase) va analizzato diversamente con una rigorosa forma di distinzione e discernimento.
Il segnale diretto è quello che dovrebbe somigliare di piu alla forma del segnale originale, e si può ottenere...tant'è che a livello di modulo dello spettro potremmo ottenere in ambiente anche una risposta completamente piatta.
Il massimo compromesso di alta fedeltà lo stabilisce il livello di alterazioni "secondarie" e quanto queste incidono nel cambiare il segnale diretto a livello udibile e non udibile.
Se il segnale riflesso occupa un livello di ampiezza elevata, il sistema uditivo percepisce il segnale diretto in modo inquinato, se invece il segnale riflesso occupa un ampiezza di almeno 15dB sotto il livello del suono diretto, il nostro sistema uditivo percepirà "soltanto" la parte, appunto, che somiglia al segnale originale.
Dunque preservare e osservare sia la parte nobile del segnale (diretto) sia la parte alterante (riflesso) stabilisce le condizioni affinchè si formi nel cervello un suono fedele.
saluti, Tom
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Sistema ampli+casse Kenwood micro Bluetooth.
Cuffie: Koss Porta Pro.

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....

#70 Messaggio da pino.pitone »

Interference ha scritto: 25/08/2021, 9:50
gioro ha scritto: 25/08/2021, 8:33 Bene, tu che hai studiato mi puoi chiarire come si fa a parlare di fedeltà in senso classico quando il segnale che arriva all'orecchio non somiglia neppure a quello di partenza? Strumentalmente non risulta possibile, eppure l'orecchio riesce in questa distinzione
Non devi pensare al segnale riprodotto come una funzione continua del tempo (questo ha senso se si deve progettare un'elettronica) ma piuttosto come una distribuzione spettrale di potenza in funzione del tempo.

Compito del sistema di trasduttori è rispettare il più possibile tale caratteristica del segnale originale, o in altri termini controllarne le alterazioni in modo da non compromettere la resa all'ascolto.

Prova a leggere questo, per cominciare: https://www.renatogiussani.it/le-reti-di-crossover/
Entro nel famoso negozio che ha i dieci diffusori che suonano tutti diversi. Quale di questi diffusori è quello più fedele? Quali strumenti ha a disposizione l'appassionato per fare l'acquisto corretto?

Grazie per il link, ora so fare i crossover.
Браво!!!
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