Polin ha scritto: 07/09/2021, 21:03
MarioBon ha scritto: 07/09/2021, 16:14
Polin ha scritto: 07/09/2021, 10:16
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La seconda indagine potrebbe nel caso seguire la regola del 50% +1 per garantire risposte attendibili ma rimane il dubbio che le condizioni possano essere esattamente le stesse.
I cavi vanno confrontati inseriti in un contesto quindi collegati a quello che devono collegare. Lo stesso vale per gli altri dispositivi.
in elettroacustica il limite è il 70% (di un insieme di tester normodotati)
Solitamente quanti testers sono da cosiderarsi necessari e come sarebbero disposti , inoltre con quali tempi di commutazione e di ascolto?
Per stabilire se due dispositivi suonano in modo diverso la commutazione deve essere istantanea (senza interruzione).
Personalmente uso uno switch comandato da telecomando e commuto ogni 2-3 secondi. Se all'inizio del test fai un po' di commutazioni a caso, il test equivale ad un test in cieco. Il pianoforte fa risaltare di più le differenze. Meglio del pianoforte c'è solo il rumore rosa ma la JND del rumore e della musica non sono le stesse. Con i non addetti ai lavori è' meglio usare la musica.
Se le differenze sono sensibili si sentono immediatamente, se sono piccole serveno più commutazioni.
Il numero di tester dipende da quanto sono sensibili le differenze: grande differenza ne basta anche uno solo, piccole differenze ne servono di più e devono anche essere "esperti". Non ho mai fatto sedute di ascolto con più di 6-7 persone.
Stabilire quale tra due (o più) sistemi sia il più fedele è più complicato ed è un test che non faccio perchè l'utente acquista quello che piace di più non quelllo che suona meglio. Il sistema che suona meglio si vede dalle misure.
La cosa più difficile, quando si devono confrontare sistemi di altoparlanti, è regolare il volume in modo che la differenza percepita dall'ascoltatore non sia dovuta al loudness (Forza). Questo non è sempre possibile. Se i livelli non sono ben regolati su commutazioni veloci (di due sistemi parimenti decenti) il 99.9% dei tester preferisce il sistema che suona più forte (e qui la percezione è il problema). Lo 0.1% che resta è il proprietario del sistema che suona più piano.
Spesso questo porta a scegliere il sistema con impedenza più bassa. Se non è possibile equiparare i livelli si devono fare delle sedute di ascolto prolungato (alcuni minuti) intervallate da un periodo di silenzio (per resettare il sistema uditivo servono almeno 15 minuti). In queste condizioni però emergono le preferenze soggettive ed il risultato non è il sistema più fedele ma quello che mediamente piace di più. Questo indipendentemente dal numero di tester.
Il test per la fatica da ascolto può durare ore (e l'esito è positivo) o meno di mezza ora (e l'esito è negativo). In questo test bisogna lasciare che il tester scelga il programma e regoli il volume a suo gusto. Per valutare la fedeltà di un sistema il tester deve essere posizionato al centro della coppia (quindi un tester alla volta).
Ci sono persone che, per cultura musicale, partecipazione ai concerti, esperienza maturata con la musica riprodotta piuttosto che per un dono di natura sanno indicare il sistema più fedele in brevissimo tempo. In questo caso il risultato è condizionato solo dall'ambiente dove avviene la riproduzione. Uno di questi era Alvin Gold (1948-2017). Dal momento che Alvin Gold non è più tra noi mi sono organizzato con le misure.
Il vero problema non è se le misure possono rivelare la fedeltà di un sistema ma quali misure siano necessarie per farlo. Posso subito dire che MIL e MOL, cui si dà grande importanza, in realtà servono a poco. Se è bassa (<1%) serve a poco anche la misura di distorsione armonica. Se è alta (>3%) il sistema affatica e non serve continuare. In certi casi anche la risposta in frequenza non è significativa.