Qualcuno ha provato a comparare chessò due ampli misurando il suono in campo diretto?
Cioè senza spostare microfoni e diffusori unire l’ascolto alle misure di ciò che si è ascoltato?
Si può?
- MarioBon
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Re: Si può?
Non ho capito bene la domanda.
Almeno una volta mi è capitato di inviduare un difetto ascoltando un brano musicale che guardavo contemporaneamente l'analizzatore di spettro (molto scomodo)
Almeno una volta mi è capitato di inviduare un difetto ascoltando un brano musicale che guardavo contemporaneamente l'analizzatore di spettro (molto scomodo)
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Re: Si può?
Stavo domandandomi se fosse possibile misurare invece del singolo componente se stante il suo apporto al suono in una determinata catena hifi e in una determinata stanza.
Se io mi metto ad esempio un microfono nel punto d’ascolto e poi tolgo o aggiungo un tappeto misuro e vedo.
Ma allora perchė non farlo con ampli, valvole etc?
Si stabilisce anche una correlazione fra ciò che cambia e ciò che percepisco. No?
Se io mi metto ad esempio un microfono nel punto d’ascolto e poi tolgo o aggiungo un tappeto misuro e vedo.
Ma allora perchė non farlo con ampli, valvole etc?
Si stabilisce anche una correlazione fra ciò che cambia e ciò che percepisco. No?
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Re: Si può?
Con i diffusori si apportano modifiche ai cross-over mentre sono fermi nella stessa posizione e con il microfono (o l'ascoltatore) ugualmente fermo. Questo si fa.
La commutazione rapida di due coppie di diffusori è complicata dal fatto che si deve regolare il livello (altrimenti è favorita la coppia che suona più forte) e che per forza di cose la posizione rispetto alle pareti è diversa.
Con le elettroniche è molto più agevole e normalmente si mettono in commutazione (per l'ascolto)
Con la commutazione veloce (da telecomando) se ci sono differenza udibili si sentono. Se si sentono si misurano anche.
La commutazione rapida di due coppie di diffusori è complicata dal fatto che si deve regolare il livello (altrimenti è favorita la coppia che suona più forte) e che per forza di cose la posizione rispetto alle pareti è diversa.
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Con la commutazione veloce (da telecomando) se ci sono differenza udibili si sentono. Se si sentono si misurano anche.
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Re: Si può?
Grazie per la risposta mario.
Sarebbe bello vedere le misure di ciò che ascolto.
Il volume degli ampli basta un tester credo.
Ma la cosa che mi interessa è vedere la corrispondenza fra le mie percezioni e le misure in ambiente.
Insomma se trovo una certa differenza all’ascolto di un ampli come viene evidenziata in un grafico? Con quali strumenti?
Immagino un paio di microfoni, o forse basta uno nel punto d’ascolto, un pc portatile…e che misure occorrono?
Curiosità neh.
Sarebbe bello vedere le misure di ciò che ascolto.
Il volume degli ampli basta un tester credo.
Ma la cosa che mi interessa è vedere la corrispondenza fra le mie percezioni e le misure in ambiente.
Insomma se trovo una certa differenza all’ascolto di un ampli come viene evidenziata in un grafico? Con quali strumenti?
Immagino un paio di microfoni, o forse basta uno nel punto d’ascolto, un pc portatile…e che misure occorrono?
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Re: Si può?
La prima cosa che differenzia il suono di due ampli (collegati a dei diffusori) è il fattore di smorzamento. Per questa prova servono di cavi AWG 10 o anche più grossi per non alterare troppo il fattore di smorzamento.
nella figura la risposta ai morsetti di due ampli a valvole. Fai conto che un ampli a stato solido con fattore di smorzamento 100 darebbe una risposta piatta.
Qui si arriva a -3 dB tra 200 e 300 Hz (il verde + il riferimento).
La seconda è la capacità di erogare corrente. Un ampli che non riesce a pilotare un carico troppo basso (o troppo reattivo) suona "piatto".
Questo si vede prendendo la risposta in frequenza con carico di 8, 4 e 2 Ohm: si vede che il guadagno diminuisce e la banda passante si accorcia.
Contemporaneamente aumenta anche la distorsione.
Per capire se un ampli suona indipendentemente dal carico si può fare la prova del condensatore: mentre l'ampli sta suonando si prende un condensatore da 33 uF 250 Volt e lo si appoggia in parallelo ai morsetti di uscita (metti e togli, togli e metti). Se il suono non cambia l'ampli è buono.
Per chi pensa che questa prova sia troppo "cattiva" faccio presente che il carico equivalente di una Martin Logan è un condensatore da 47uF con in serie mezzo Ohm.
nella figura la risposta ai morsetti di due ampli a valvole. Fai conto che un ampli a stato solido con fattore di smorzamento 100 darebbe una risposta piatta.
Qui si arriva a -3 dB tra 200 e 300 Hz (il verde + il riferimento).
La seconda è la capacità di erogare corrente. Un ampli che non riesce a pilotare un carico troppo basso (o troppo reattivo) suona "piatto".
Questo si vede prendendo la risposta in frequenza con carico di 8, 4 e 2 Ohm: si vede che il guadagno diminuisce e la banda passante si accorcia.
Contemporaneamente aumenta anche la distorsione.
Per capire se un ampli suona indipendentemente dal carico si può fare la prova del condensatore: mentre l'ampli sta suonando si prende un condensatore da 33 uF 250 Volt e lo si appoggia in parallelo ai morsetti di uscita (metti e togli, togli e metti). Se il suono non cambia l'ampli è buono.
Per chi pensa che questa prova sia troppo "cattiva" faccio presente che il carico equivalente di una Martin Logan è un condensatore da 47uF con in serie mezzo Ohm.
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Re: Si può?
Pour parler:
Quei due ampli a valvole non erano con le 300b o sbaglio?
Il fattore di smorzamento 100 su un diffusore sp è già un limite alto passato il quale il suono diventa vetrificato o sbaglio?
Quei due ampli a valvole non erano con le 300b o sbaglio?
Il fattore di smorzamento 100 su un diffusore sp è già un limite alto passato il quale il suono diventa vetrificato o sbaglio?
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Re: Si può?
Uno è il Simply Italy (monotriodo con un minimo di retroazone) l'altro è il Triode 25.
Ho avuto la possibilità di misurare amplificatori con fattore di smorzamento da 4.7 a oltre 100.
Quando il fattore di smorzamento arriva a 100 la risposta ai capi dei diffusori resta piatta. Tieni conto però che i diffusori non scendevao sotto 3.2 Ohm di modulo minimo (come da normativa).
Alcuni tra i diffusori più quotati (B&W, Sonus Faber, Martin Logan...) presentano minimi anche inferiori a 2.5 Ohm.
Ho avuto la possibilità di misurare amplificatori con fattore di smorzamento da 4.7 a oltre 100.
Quando il fattore di smorzamento arriva a 100 la risposta ai capi dei diffusori resta piatta. Tieni conto però che i diffusori non scendevao sotto 3.2 Ohm di modulo minimo (come da normativa).
Alcuni tra i diffusori più quotati (B&W, Sonus Faber, Martin Logan...) presentano minimi anche inferiori a 2.5 Ohm.
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