DRC,approccio alternativo

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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virman71
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DRC,approccio alternativo

#1 Messaggio da virman71 »

Da qualche giorno,dopo che TOM mi ha illustrato la procedura,sto provando a creare un filtro DRC utilizzando appunto un sistema differente dal solito,sicuramente un pò più laborioso e lungo da mettere a punto ma,secondo me(e non solo)più efficace .
In pratica si tratta di fare la linearizzazione non più inserendo left e right nell'interfaccia ma inserendo prima i soli file left e poi i right(viceversa è uguale).Si hanno in pratica due filtri separati che ne andranno poi a comporre uno solo ,ovvero quello per la riproduzione.Qual'è il vantaggio?
In questo modo si può creare una curva di equalizzazione personalizzata per ogni canale e fare in modo che i due canali suonino molto molto similari.Una volta fatto questo si dovrà prendere un canale da un filtro e uno dall'altro e portarli "manualmente"tramite un audio editor,all'interno del file che dovrà essere quello di riferimento per la riproduzione.
Quindi non ci sarà più l'interfaccia che crea il file ma lo dovremo fare noi.
A questo punto si può andare oltre,ovvero facendo suonare contemporaneamente i due canali linearizzati separatamente.Con tutta probabilità il risultato che vedremo nella risposta in frequenza non sarà certo lineare(a casa mia è tutt'altro :D )e allora come fare per renderlo lineare nella situazione di ascolto?
Bisogna aggiustare i singoli canali separatamente per fare in modo che il risultato finale sia soddisfacente e questo richiede un pò di tempo e di prove.
Fino ad ora applicavo la linearizzazione sulla risposta in frequenza dei due canali accesi contemporaneamente ma mi sono accorto che con questo sistema i singoli canali possono "soffrire" su certe frequenze,soprattutto se la linearizzazione va a colmare dei buchi sostanziosi in basso.
Nel modo che sto usando invece si preserva un maggiore equilibrio sia sui singoli canali che sul risultato con i due canali accesi.Ovviamente un pò di linearizzazione si perde sui singoli ma lo si perde in maniera simile sul destro e sul sinistro quindi alla fine rimangono comunque sovrapponibili.
Un saluto.
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TeoMarini
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Re: DRC,approccio alternativo

#2 Messaggio da TeoMarini »

Una domanda: intendi equalizzare la risposta per tutte le frequenze udibili?
Per capirci, da 20 a 20.000 Hz?
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TomCapraro
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Re: DRC,approccio alternativo

#3 Messaggio da TomCapraro »

TeoMarini ha scritto: 13/05/2022, 22:05 Una domanda: intendi equalizzare la risposta per tutte le frequenze udibili?
Per capirci, da 20 a 20.000 Hz?
Ciao Teo, piu le frequenze assumono direttività, e piu si traggono vantaggi dal risultato simmetrico.
In gamma bassa ci si accorge molto poco (o niente) di eventuali asimmetrie nella risposta, mentre al salire della frequenza queste causano "spostamento" del palcoscenico, e/o ricostruzione meno precisa del soundstage.
saluti, Tom
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virman71
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Re: DRC,approccio alternativo

#4 Messaggio da virman71 »

TeoMarini ha scritto: 13/05/2022, 22:05 Una domanda: intendi equalizzare la risposta per tutte le frequenze udibili?
Per capirci, da 20 a 20.000 Hz?
Si, esattamente.
Grisulea
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Re: DRC,approccio alternativo

#5 Messaggio da Grisulea »

TomCapraro ha scritto: 13/05/2022, 22:22
TeoMarini ha scritto: 13/05/2022, 22:05 Una domanda: intendi equalizzare la risposta per tutte le frequenze udibili?
Per capirci, da 20 a 20.000 Hz?
Ciao Teo, piu le frequenze assumono direttività, e piu si traggono vantaggi dal risultato simmetrico.
In gamma bassa ci si accorge molto poco (o niente) di eventuali asimmetrie nella risposta, mentre al salire della frequenza queste causano "spostamento" del palcoscenico, e/o ricostruzione meno precisa del soundstage.
Ma, soprattutto, si arriva a liberarsi di qualsiasi sensazione di attufamento o eccesso di qualsiasi gamma di frequenze rendondo libertà al suono di esprimersi come di norma non è possbile con timbrica quasi perfetta. Solo un sistema con risposta veramente regolare e simmetrico in ambiente riesce a raggiungere quel risultato. In pratica nessuno che non sia in un ambiente meno che perfetto.
Quello che sembra a prima vista un sistema di correzione ambientale è invece un sistema miracoloso. Ho ascoltato di recente un sistema autocostruito partendo da un progetto pro ma implementato in modo totalmente scorretto con conseguenti misure di risposta completamente sbalgiate e nemmeno aggiustastabili modificando i crossover per impossbilità del woofer di salire oltre
i 1000 hz nella configurazione scelta. Il medio alto sotto di 10 db nel giro di una ottava e giù fino a -20 a 20.000 hz. Una cosa però era chiara. La dinamica imparagonabile rispetto a prima così come la totale mancanza di distorsione
anche a livelli piutttosto elevati. Con una toccata di dirac (non drc in questo caso) si è arrivati ad un risultato molto più che appagante. Condiserato il costo dei coassiali usati (180 euro) ed il quasi certo pensionamento dei 10 keuro di diffusore commerciale mi sento di dire che i sistemi di correzione attuale hanno del miracoloso se usati correttamente e soprattutto in sistemi con pochi limiti dinamici. Questo sistema sta sui 97 con alle spalle credo circa 400 watt in classe d.
Soprattutto usati a gamma intera. Ne posso dire che in piedi e fuori asse si sentissero cose strane. Normale ascolto come senza correzione, nessuna strana sensazione. Anche se l'ascolto hifi è e resta quello esattamente a centro diffusori.
Se penso che a lato c'erano già quattro sub in cassa chiusa pronti ad essergli collegati (resta da decidere come filtrare, se da pc o altro) immagino un risultato veramente top (nel tipo di emissione che il proprietario si è scelto che non è esattmanrte il mio modo di vederla ma col quale potrei tranquillamente vivere pensando al solo ascolto e non a cercare altro.
Quello che non posso invece sapere è se drc permette lo stesso risultato di dirac non avendo mai fatto confronto diretti. Ma ho usato drc ottenendo risultati e sensazioni simili.
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Re: DRC,approccio alternativo

#6 Messaggio da TomCapraro »

Grisulea ha scritto: 14/05/2022, 11:06
Quello che non posso invece sapere è se drc permette lo stesso risultato di dirac non avendo mai fatto confronto diretti. Ma ho usato drc ottenendo risultati e sensazioni simili.
Si, il DRC permette il medesimo risultato nel momento in cui si adotta la singola acquisizione ed un settaggio della target sovrapponibile.
La multiacquisizione a casa mia ha prodotto, con Dirac, un risultato meno incisivo e preciso.
saluti, Tom
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Re: DRC,approccio alternativo

#7 Messaggio da MarioBon »

credo che DRC r Dirac abbiano due finalità diverse.
Il dRC è più flessibile e deve essere studiato in tutte le sue possibilità.
Le caratteristiche del Dirac devono garantire un risultato risultato tangibile e raggiungibile anche da un utente poco esperto.

Secondo me Dirac va valutato in questo senso: quanto riesce a migliorare la riproduzione nelle mani di un "generico" utente.
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Re: DRC,approccio alternativo

#8 Messaggio da TomCapraro »

Nelle mani di un generico utente il Dirac offre tutti gli ingredienti per poter evitare quanto più possibili errori.
Il discorso verteva sull'algoritmo proprietario di Dirac, il quale va ad estrapolare una correzione che dipende da 9 punti di rilevazione microfonica.
Il DRC ne adotta una...o al massimo due, come illustrato precedentemente con la creazione di due filtri simmetrici separati.
Qui, per forza di cause maggiori, qualche differenza sull'incidenza della fase accade tra le due tecniche adottate.
saluti, Tom
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Re: DRC,approccio alternativo

#9 Messaggio da Grisulea »

MarioBon ha scritto: 14/05/2022, 13:46 credo che DRC r Dirac abbiano due finalità diverse.
Il dRC è più flessibile e deve essere studiato in tutte le sue possibilità.
Le caratteristiche del Dirac devono garantire un risultato risultato tangibile e raggiungibile anche da un utente poco esperto.

Secondo me Dirac va valutato in questo senso: quanto riesce a migliorare la riproduzione nelle mani di un "generico" utente.
Mai usato dirac e nemmeno so se l'utente fosse esperto o meno, ma il risultato ottenuto partendo da un sistema definibile "sbagliato" ha del miracoloso. Più voltre ho segnalato che autocostruire un sistema "abbondante" almeno centrato nei suoi punti più critici, multiamplificato e posto sotto drc per la correzione finale anche di aventuali difetti del sistema porta a risultati eccellenti.
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Re: DRC,approccio alternativo

#10 Messaggio da MarioBon »

Grisulea ha scritto: 14/05/2022, 15:52 .... e posto sotto drc per la correzione finale anche di aventuali difetti del sistema porta a risultati eccellenti.
Pensa quanto meglio sarebbe se il DRC non dovesse correggere "eventuali difetti del sistema".
Resto dell'idea che il correttore ambientale debba limitarsi a correggere i difetti causati dall'ambiente e che da 300 o 500 Hz in su il sistema altoparlanti debba essere autosufficiente.
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