il T60

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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ing.daniele
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il T60

#1 Messaggio da ing.daniele »

Buonasera,
può essere il singolo T60 preso in esame per valutare una fatica d'ascolto in un determinato ambiente?

ad esempio
T60 elevato > fatica di ascolto
T60 basso < fatica di ascolto
carlochiarelli
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Re: il T60

#2 Messaggio da carlochiarelli »

T60 giusto = bene
T60 sbagliato = male.

A parte le battute , il T60 ottimale dipende dal volume della stanza. Per la musica in casa normalmente va bene un T60 compreso tra 300ms e 600ms.
Sotto i 300ms diventa troppo "secco" il riverbero e la stanza è poco utilizzabile per un uso normale ( due chiacchiere con gli amici sul divano ecc).
Importante avere un T60 monotonico e decrescente con la frequenza.
Meglio costante con la frequenza ma non sempre si riesce...
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Re: il T60

#3 Messaggio da ing.daniele »

carlochiarelli ha scritto: 04/04/2023, 20:21 T60 giusto = bene
T60 sbagliato = male.

A parte le battute , il T60 ottimale dipende dal volume della stanza. Per la musica in casa normalmente va bene un T60 compreso tra 300ms e 600ms.
Sotto i 300ms diventa troppo "secco" il riverbero e la stanza è poco utilizzabile per un uso normale ( due chiacchiere con gli amici sul divano ecc).
Importante avere un T60 monotonico e decrescente con la frequenza.
Meglio costante con la frequenza ma non sempre si riesce...
Già so di avere una stanza da schifo, ed un posizionamento non ottimale dell’impianto. Ma il convento ora passa questo e devo cercare di ottenere il meglio possibile :lol
Comunque con DRC si può intervenire anche su T60?
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Re: il T60

#4 Messaggio da TomCapraro »

ing.daniele ha scritto: 04/04/2023, 20:24 Comunque con DRC si può intervenire anche su T60?
No, purtroppo il campo diffuso lo dovrai sistemare con accorgimenti di tipo passivo...e conviene operare in questo modo.
Il DRC opera ad eccesso di fase, ma la massima incisività la sfrutta nel comparto basso e mediobasso.
Progressivamente, al salire della frequenza (e meno male...) passa la finestratura a fase minima...dunque la zona di Schroeder in cui si manifestano le alterazioni modali le sistema, mentre le frequenze del campo diffuso le tratta come un equalizzatore parametrico evoluto.
Se invece lo regolassi in modo molto aggressivo (estendendo la correzione ad eccesso di fase fino alle frequenze alte) avresti la ""sensazione"" di ridurre l'RT60, ma il sistema diventerebbe troppo chirurgico riducendo l'area d'ascolto entro una manciata di cm.
Il buon uso razionale fa ottenere risultati stratosferici entro un area sufficientemente ampia, le forzature innescano artefatti e costrizioni in aree d'ascolto molto limitate.
saluti, Tom
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Re: il T60

#5 Messaggio da MarioBon »

Le considerazioni generali che si trovano in letteratura riguardano gli ambienti sabiniani ovvero gli ambienti dove il T60 si calcola con la relazione di Sabine. Ciò avviene se il materiali fono assorbenti sono omogenei ed omogeneamente distribuiti e, di conseguenza, il campo riflesso è perfettamente diffuso => uguale in ogni punto dell'ambiente. Gli ambienti domestici (non trattati) non sono sabiniani ed il T60 dipende dalla posizione della sorgente (altoparlanti), del punto di ascolto e dal tipo e posizione dei materiali fonoassorbenti.
Immagine
nella figura qui sopra sono mostrate due situazioni limite dove una coppia di altoparlanti a radiazione diretta (con una certa direttività) sono orientati in modo diverso rispetto alle superfici assorbenti determinando T60 diversi percepiti nel punto di ascolto.

In realtà se il T60 risulta troppo dipendente dalla posizione non avrebbe nemmeno tanto senso parlare di T60.
Non è un caso che, quando si utilizza un DRC, le misure vengano fatte tutte nel punto di ascolto (compreso il T60)
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Re: il T60

#6 Messaggio da MarioBon »

Immagine

Nella situazione in figura si vede una disposizione concepita per far passare le prime riflessioni alle spalle del punto di ascolto in modo da aumentare l'ITG (intervallo di tempo tra l'arrivo del suono diretto e della sua prima riflessione).
Nella figura sono state tracciate "raggi acustici" a 90° rispetto all'asse di radiazione. Le riflessioni che transitano davanti al punto di ascolto possono essere assorbite posizionando opportunamente il materiale fonoassorbente.
Sarebbe opportuno porre degli assorbitori negli angoli.

Nei teatri ed auditori l'ITG va da 10 a 40 milisecondi, in ambiente domestico vale pochi millisecondi. Aumentare l'ITG è utile e positivo.

Il posizionamento in diagonale della coppia di altoparlanti è stata proposta da Olson nel 1950 (circa) e ripresa nei primi anni 2000 da F. Toole ma non è considerata. Invece è ottima anche per contrastare i modi normali dell'ambiente specie quando l'ambiente ha pianta quasi quadrata.
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Re: il T60

#7 Messaggio da TomCapraro »

La misura di ETC aiuta molto a capire se il rapporto fornito dalla somma orientamento diffusore + distanza parete + coefficiente di assorbimento restituisce energia distribuita nel tempo entro valori buoni, oppure se si rende necessario un intervento che potrebbe anche essere dislocato in modo selettivo ovvero: senza andare a trattare l'intera stanza ma solo nei punti in cui serve assorbire.
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Re: il T60

#8 Messaggio da TomCapraro »

MarioBon ha scritto: 05/04/2023, 11:07 Il posizionamento in diagonale della coppia di altoparlanti è stata proposta da Olson nel 1950 (circa) e ripresa nei primi anni 2000 da F. Toole ma non è considerata.
...tranne che da Marcello Dalmazia.
Mi pare utilizzi con successo questa configurazione.
saluti, Tom
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Re: il T60

#9 Messaggio da MarioBon »

Marcello aveva postato la foto
Immagine
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Re: il T60

#10 Messaggio da ing.daniele »

ho fatto dei calcoli, senza aver letto le indicazioni di Bon.
comunque magari possiamo capirci qualcosa.

ho calcolato il T60 del mio soggiorno e realizzato una piantina
spero si veda bene
in quanto immagini grandi vi allego il link per scaricare i pdf

https://www.swisstransfer.com/d/d70d218 ... 85c698a3fc
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