Classificazione delle voci italiane

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ing.daniele
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Classificazione delle voci italiane

#1 Messaggio da ing.daniele »

Riallacciandomi a questo post:
MarioBon ha scritto: 22/09/2021, 17:36
Polin ha scritto: 22/09/2021, 12:01 Poi è molto strano che il diffusore suone beni con alcuni generi e in modo pessimo con altri: siamo agli estremi e qui mi viene più di qualche dubbio.
Non è così strano. La chitarra ha uno spettro abbastanza limitato e può suonare bene in un sistema a tre vie dove il midrange riproduce per esempio da 200 a 3500 Hz. Il pianoforte nello stesso sistema può non suonare bene.
La voce di De Andrè ha delle ccomponenti importanti a 160 Hz, la voce di Mina da quelle parti non ci arriva. Ne segue che Mina può essere ben riprodotta e De Andrè no.

Ogni strumento ha un proprio pattern di radiazione: le trombe sono direttive, i violini emettono un po' in tutte le direzioni, il violencello manda alcune note verso il pavimento e altre verso l'alto, Il corno francese emette verso la parete di fondo....Per riprodurre decentemente uno strumento non basta una risposta in frequenza piatta ma serve anche un certo pattern di radiazione. Va da sè che un diffusore acustico non può essere contemporaneamente direttivo e omnidirezionale quindi è normale che suoni meglio con certi strumenti e meno bene con altri.
Poi c'è la questone delle frequenze di taglio nei sistemi multivia. Se uno strumento deve essere riprodotto da due atoparlanti che emettono su due bande contigue, questi devono sommarsi rispettando certi criteri. Se uno strumento viene riprodotto da un unico altoparlante avrà meno problemi.
Ne segue che alcuni generi musicali suonano meglio di altri e, dipendento dal tipo di difetti che ha il diffusore, la differenza di prestazioni può essere anche ben udibile. La musica pop e rock (che in genere non è registrata tanto bene) non sfigura anche se la qualità dei diffusori non è accelsa. Una registrazione di qualità suona sempre meglio di un brano compresso ma mette anche in evidenza i difetti.
Mi è capitato di avere diffusori che riproducevano alcuni strumenti (chitarra) in modo praticemente indistinguibile ma funzionavano in modo profondamente diveso con il pianoforte (che lo strumento piùd difficile). Con la commutazione rapida questo si sente distintamente.
Ho trovato in internet questo articolo:

Prima di tutto, così come per la volta precedente, per capire di cosa stiamo parlando dobbiamo dare alcune definizioni univoche. Quando parliamo di estensione vocale intendiamo la misura dei toni che una voce umana può raggiungere e questa definizione è utilizzata nel canto per identificare i tipi vocali. Al di là delle tante caratteristiche che una voce umana possiede (peso vocale, colore, tessitura, timbro e tante altre) generalmente la classificazione delle voci parte dalla musica classica europea e più precisamente dall’opera e divide le voci in sette tipi (ne esiste un ottavo per i bambini, la voce bianca). Essi sono, secondo la notazione scientifica dei toni, per gli uomini basso (E2–E4), baritono (G2–G4), tenore (C3–C5) e controtenore (E3–E5) e per le donne contralto (F3–F5), mezzo-soprano (A3–A5) e soprano (C4–C6).

Detto questo, andiamo a esaminare quali sono le voci italiane con la maggiore estensione vocale, quelle che riescono a raggiungere le voci più alte e le voci più basse sia tra gli uomini che tra le donne.

Prima di fare questa classifica c’è però bisogno di fare una citazione a parte su Demetrio Stratos, mai troppo compianto cantante degli AREA, un artista che ha segnato in maniera indelebile il modo di concepire ed ascoltare musica dalla fine degli anni Sessanta in poi. Stratos rifugge alla classifiche di questo tipo, visto che era un cantante capace di raggiungere frequenze pari a 7000 Hertz con un’estensione vocale ancora oggi ineguagliata e la sua apertura mentale che lo ha portato a sperimentare la voce trattandola come un vero e proprio strumento.

Detto questo, partiamo dall’estensione vocale. Parlando degli uomini in Italia c’è Nicola Sedda, un cantante dal tono tenorile che ha un’estensione vocale di cinque ottave e una nota (F2-G7) e che è molto famoso all’estero. Sedda riesce anche a raggiungere la cosiddetta settima ottava, ovvero a raggiungere quel campo delle note tra C7 e C8, zona di solito ad appannaggio dei soprani. Subito dopo troviamo Al Bano, il popolare cantante pugliese, che si attesta sulle quattro ottave e mezza, e Gianfranco Michele Maisano, in arte Michele, che arriva a quattro ottave. Ai gradini del podio John De Leo, ex cantante dei Quintorigo, e Michele Luppi, ex cantante dei Vision Divine, che si avvicinano alle quattro ottave.

Ci sono poi una marea di cantanti maschi tra le tre e le quattro ottave: citiamo Marco Mengoni (C3-F6, 3 ottave, 3 note e 2 semitoni), Tiziano Ferro (3 ottave e 2 toni) e Claudio Baglioni (E2-A4, 3 ottave e 3 note). Un discorso a parte lo meritano Roby Facchinetti e Nico Di Palo dei New Trolls, che posseggono due registri vocali e vengono detti baritenori perchè possiedono sia le note del baritono che quelle del tenore, fondendole in un’unica enorme voce di circa 3 ottave, versatile per ogni tipo di musica. Sulle tre ottave troviamo Mino Reitano, il compianto Mango, un mezzosoprano esperto di semifalsetto, Claudio Villa, Giuliano Sangiorgi e Andrea Bocelli. Appena sotto troviamo Francesco Renga con 2 ottave e mezzo.

Parliamo ora delle donne: in testa troviamo la mai dimenticata Giuni Russo, cantante dedita alla sperimentazione e con una estensione vocale tale da coprire sette ottave. Subito dietro troviamo Romina Arena, cantante palermitana adorata da Ennio Morricone e da Al Pacino, che dopo l’aggressione di un fan squilibrato che l’ha accoltellata alla gola si è ritrovata con una estensione vocale di cinque ottave frutto di una faringe modificata proprio dalla ferita infertale. Al gradino più basso del podio troviamo Mina con 4 ottave e 3 toni. Poco dopo ci sono Arisa (4 ottave e un tono) e Laura Pausini (3 ottave e sei toni).

Proseguendo nella nostra camminata troviamo Giorgia, Lara Fabian e Anna Oxa (3 ottave e cinque toni), Antonella Ruggiero e Alexia (3 ottave e due toni e mezzo) e Elisa (3 ottave e un tono). E le cantanti della nuova generazione? Andiamo malino: Annalisa Scarrone si attesta sulle 2 ottave e sei note, Alessandra Amoroso padroneggia 2 ottave e 2 note ed Emma Mattone possiede due ottave e due note e un semitono. La grande Mia Martini aveva una estensione vocale di 2 ottave e 2 note escludendo il falsetto, con il quale raggiungeva le 3 ottave e mezzo.

Parliamo ora delle note più basse: tra i maschi Andrea Bocelli è quello con la voce più bassa con un C#2 seguito da Claudio Baglioni con un E2. Tra le donne, oltre a Giuni Russo con il suo B#1, ci sono Mia Martini e Antonella Ruggiero, entrambe con un D2. Subito dopo troviamo Laura Pausini (G2), Anna Oxa (A#2) e Lara Fabian (Bb2).

Interessiamoci ora invece alle note più alte: sul podio maschile la medaglia d’oro è di Marco Mengoni (F6), seguito da Michele Luppi (D#5) e da Andrea Bocelli (D5). Sul podio femminile, oltre alla già citata Giuni Russo (Si#7) ci sono Mina (La#7) e Lara Fabian (G6). Ai piedi del podio stazionano Laura Pausini, Anna Oxa e Alexia (F6) seguite da Giorgia ed Elisa (C#6). Ultime (si fa per dire) Annalisa Scarrone e Arisa con “solo” C6.

Ora qualche curiosità: un sacco di artisti hanno una estensione vocale di due ottave o meno, tra cui Adriano Celentano, Gianni Morandi, Fausto Leali, Domenico Modugno, Lucio Battisti, Luca Carboni, Eros Ramazzotti, Alex Britti, Michele Zarrillo, Kekko dei Modà e Marco Masini. Sui dati ha influito pesantemente la padronanza dei cantanti di una volta che è ben diversa da quelli di oggi, dato che allora si studiava obbligatoriamente canto prima di entrare nel mondo discografico mentre oggi, grazie ai talent, gli artisti trovano una scorciatoia per passare direttamente alla musica professionistica. Non è stato possibile trovare le estensioni vocali di artisti come Gianna Nannini, Dolcenera, Milva, Mietta, Nina Zilli e Zucchero.


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Re: Classificazione delle voci italiane

#2 Messaggio da MarioBon »

per quanto riguarda il mio post confermo quanto scritto (frutto di esperienza).
Per quanto riguarda l'articolo sulle voci, molto interessante, elenca dei dati e c'è solo da sperare che siano giusti.

nota:
do re mi fa sol la Si do
C D E F G A B C
Il numero rappresenta l'ottava C3 = do della terza ottava
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Re: Classificazione delle voci italiane

#3 Messaggio da ing.daniele »

MarioBon ha scritto: 12/04/2023, 8:44 per quanto riguarda il mio post confermo quanto scritto (frutto di esperienza).
Sul tuo post, Mario non avevo dubbi.
Mi chiedevo se altre persone avessero avuto modo di comparare le ottave agli hertz.
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Re: Classificazione delle voci italiane

#4 Messaggio da MarioBon »

Le frequenze corrispondenti a ciascuna nota della scala temperata sono conosciute e in rete si trovano molti esempi.
il rapporto tra due semitono successivi è pari 2 elevato alla 1/12 (1.0594631)
Va tenuto presente che la prima nota della tastiera del pianoforte è un LA (A) 27.5 Hz mentre la prima nota della tastiera di un organo è un DO (C) a 32 Hz. La corda più bassa del basso elettrico è il MI (E) a 40 Hz che rappresenta il minimo per riprodurre la musica Pop, Rock e Jazz.
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Re: Classificazione delle voci italiane

#5 Messaggio da ing.daniele »

MarioBon ha scritto: 12/04/2023, 13:26 Hz mentre la prima nota della tastiera di un organo è un DO (C) a 32 Hz.
Tastiera giusto ? C’è differenza con la pedaliera ?
Se non ricordo male, l’organo della basilica di Loreto, il primo Pedale è un DO che dovrebbe scendere più in basso, dei 32hz
https://it.m.wikibooks.org/wiki/Disposi ... Santa_Casa
Nell’organo principale si può evincere una controbombarda da 32
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Re: Classificazione delle voci italiane

#6 Messaggio da MarioBon »

Qui nel forum ci sono professionisti che suonano l'organo e mi possono correggere.
L'organo ha una tastiera che parte con il DO a 32 Hz (C2) e una pedaliera che parte dal DO a 16 Hz (C1).
I pedali della pedaliera si premono con piedi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Pedaliera
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Re: Classificazione delle voci italiane

#7 Messaggio da ing.daniele »

MarioBon ha scritto: 12/04/2023, 15:48 Qui nel forum ci sono professionisti che suonano l'organo e mi possono correggere.
Forse ho detto una castroneria, il registro più grave di Loreto dovrebbe essere il BORDONE 16’
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