paolo.pasinetti ha scritto: ↑21/02/2024, 8:23
Dopo 2-3 settimane di ascolti, posso dire senza alcun dubbio che c'è stato un miglioramento significativo dell'impianto.
Molto più dettaglio, pulizia e dinamica.
.......
Stesse sensazioni quando sono passato da diffusore passivo a sistema attivo, questo a parità di altoparlanti ed amplificatori, nonostante sul percorso del segnale ci sia un crossover elettronico digitale, considerato un sacrilegio da parte dei "puristi" del "meno componenti ci sono meno si deturpa il segnale"...non parliamo poi della equalizzazione digitale attiva...roba da giostrai lebbrosi ...
P.S.
L'altro giorno è passato un mio ex collega di lavoro, giovane (lo specifico perchè alla sua età le orecchie sono ancora molto buone) e appassionato di hi fi, ad ascoltare il mio "accrocchio" in garage/laboratorio, e le sue testuali parole sono state "questo impianto è una vera bomba"... per dire che secondo me sei sulla strada giusta
Purtroppo questa è una misura che richiede la calibrazione sia dello stimolo (rumore rosa con ampiezza 2.83 Volt RMS)
sia del microfono (o meglio del fonometro) che deve misurare l'SPL su una banda estesa (da 20 a 20 kHz).
Per superare le possibili limitazioni del microfono (in termini di linearità) si può limitare la misura tra 300 e 5000 Hz.
In tal caso si deve preparare un rumore rosa con banda passante tra 300 e 5000 Hz e ampiezza di 2.83 Vrms (o altro valore noto).
Quindi servono:
- un voltmetro a vero valore efficace (e larghezza di banda almeno da 300 a 5000 Hz)
- un fonometro calibrato (con larghezza di banda almeno da 300 a 5000 Hz)
Il fonometro equivale ad un microfono collegato al PC con opportuno software.
In ambiente, nel punto di ascolto, si misura il contributo del suono diretto più il suono riflesso.
Se non si possono fare misure calibrate si può prendere come riferimento un altoparlante di cui sia nota la risposta in frequenza e la sensibilità. Nota la risposta del filtro cui è sottoposto si può stimare l'SPL prodotto sotto filtro.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Addams Family)
.... considerato un sacrilegio da parte dei "puristi" del "meno componenti ci sono meno si deturpa il segnale"...non parliamo poi della equalizzazione digitale attiva...
Questo era vero con i dispositivi analogoci ed i filtri passivi quando tra giradischi, pre RIAA, pre ampli, controlli di tono vari, amplificatore (magari a valvole) e altoparlanti la distorsione dell'intera catena valeva diverse parti per cento.
I dispositivi digitali attuali, se almeno decenti, producono distorsione e rumore ampiamente non udibili e la distorsione è praticamente limitata a quella prodotta dagli altoparlanti (e dal clipping).
Motivo di più per concentrarsi sugli altoparlanti e sulla potenza degli amplificatori.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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Il mio Impianto: Ampli autocostruito basato su moduli M50SE Diffusori 3 vie autocostruiti 2x Sub 12" dayton audio autocostruito Mini DSP flex eight per sistema multiamplificato
mario061 ha scritto: ↑23/02/2024, 13:56
...per dire che secondo me sei sulla strada giusta
grazie Mario per l'incoraggiamento
Sono passati esattamente 4 anni da quando ho cominciato, di passi avanti credo di averne fatti, ma la strada è ancora lunga
Pensa che non ho mai ascoltato nessun altro impianto oltre al mio e quello di un paio di studi di registrazione dove sono stato in visita. Quindi ho pochissimi riferimenti, ma il mio orecchio passo dopo passo percepisce i miglioramenti.
Ora lavorerò sull'amplificazione (vorrei provare qualche modulo classe D) e sicuramente ho tanto da lavorare sull'acustica ambientale (ma qui ci sono anche problemi di WAF )
Il mio Impianto: Ampli autocostruito basato su moduli M50SE Diffusori 3 vie autocostruiti 2x Sub 12" dayton audio autocostruito Mini DSP flex eight per sistema multiamplificato
MarioBon ha scritto: ↑23/02/2024, 14:07
Quindi servono:
- un voltmetro a vero valore efficace (e larghezza di banda almeno da 300 a 5000 Hz)
- un fonometro calibrato (con larghezza di banda almeno da 300 a 5000 Hz)
Il fonometro equivale ad un microfono collegato al PC con opportuno software.
Pensavo fosse più semplice, del tipo imposto una misura in rew e faccio partire un brano musicale misurando il picco. Se è troppo complicato lasciamo perdere.
- ho un mini oscilloscopio portatile e voltmetro, credo che posso tirare fuori una sinusoide con valore rms di 2.83V
- microfono umik e REW non bastano?
Ultima modifica di paolo.pasinetti il 24/02/2024, 7:51, modificato 1 volta in totale.
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