interessanti per capire la filosofia di progetto e per analizzare i filtri cross-over (con parecchi componenti)
https://www.scan-speak.dk/technical/diy/
In particolare consiglio di guardare "Illuminator 5"
per poi confrontare con i kit Seas
https://www.seas.no/index.php?option=co ... Itemid=258
completamente diversi come impostazione (filtri più semplici e risposte meno piatte)
Kit Scanspeak e Seas
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Re: Kit Scanspeak e Seas
Ciao Mario,
segnalo che i kit sul sito di Scan Speak puntano a progetti di terzi e non sono il frutto della "visione" del costruttore. Di Troels Gravesen avevamo detto qualcosa qui. Qualcuno ha avanzato l'idea che a volte esageri "di proposito" sulla componentistica, dato che ha accordi commerciali con alcuni fornitori di componenti per crossover.
I kit Seas invece sono proposti dall'azienda stessa.
segnalo che i kit sul sito di Scan Speak puntano a progetti di terzi e non sono il frutto della "visione" del costruttore. Di Troels Gravesen avevamo detto qualcosa qui. Qualcuno ha avanzato l'idea che a volte esageri "di proposito" sulla componentistica, dato che ha accordi commerciali con alcuni fornitori di componenti per crossover.
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Re: Kit Scanspeak e Seas
Se lo trovo nel sito Scanspeak mi viene da pensare che in qualche modo sia approvato da Scanspek e che la Scanspeak si senta rappesentata. Ho riletto rapidmente questo 3D viewtopic.php?p=52522 e confermo quanto scritto a quel tempo.Interference ha scritto: ↑03/06/2024, 9:18 Ciao Mario,
segnalo che i kit sul sito di Scan Speak puntano a progetti di terzi e non sono il frutto della "visione" del costruttore. Di Troels Gravesen avevamo detto qualcosa qui. Qualcuno ha avanzato l'idea che a volte esageri "di proposito" sulla componentistica, dato che ha accordi commerciali con alcuni fornitori di componenti per crossover.
I kit Seas invece sono proposti dall'azienda stessa.
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Re: Kit Scanspeak e Seas
Probabilmente se un cross-over viene progettato da 10 progettisti, usciranno 10 cross-over diversi. Personalmente trovo che il cross-over debba essere il più semplice possibile a patto che "funzioni" correttamente. Generalmente sono esclusi quelli del primo ordine elettrico e non serve andare oltre il terzo ordine elettrico. Spesso mi capita di utilizzare anche una cella risonante, soprattutto nei due vie, utile per limare appena la gamma media che risulta generalmente esaltata a causa del passaggio dell'emissione da semispazio a spazio intero (diffrazioni). Negli ultimi anni, vedi B&W, vedo filtri molto semplici a scapito della linearità in asse e fuori asse della risposta che a mio avviso all'ascolto un po' si sente.
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Re: Kit Scanspeak e Seas
In questo senso ho trovato interessanti gli scritti di John Krupke / Zaph Audio (http://www.zaphaudio.com/) perché spesso l'autore discute dei compromessi tra semplicità del crossover e "fine tuning" della risposta. Avevo aperto anche un thread dedicato qui: viewtopic.php?t=3197daniele_celeghin ha scritto: ↑19/06/2024, 14:09 Probabilmente se un cross-over viene progettato da 10 progettisti, usciranno 10 cross-over diversi. Personalmente trovo che il cross-over debba essere il più semplice possibile a patto che "funzioni" correttamente. Generalmente sono esclusi quelli del primo ordine elettrico e non serve andare oltre il terzo ordine elettrico. Spesso mi capita di utilizzare anche una cella risonante, soprattutto nei due vie, utile per limare appena la gamma media che risulta generalmente esaltata a causa del passaggio dell'emissione da semispazio a spazio intero (diffrazioni). Negli ultimi anni, vedi B&W, vedo filtri molto semplici a scapito della linearità in asse e fuori asse della risposta che a mio avviso all'ascolto un po' si sente.
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Re: Kit Scanspeak e Seas
Ho letto velocemente quanto scrive Zaph Audio. Direi che in sostanza sono d'accordo. Anche a me capita spesso di arrivare ad un LR4 ottenuto tipicamente con un 12 dB ottava elettrico. Con i "recenti" tweeter che hanno una risposta naturale molto estesa dovuta a frequenze di risonanza nell'intorno dei 500 Hz, a volte bisogna arrivare ad un terzo ordine elettrico. Non ho mai ascoltato nulla di Zaph audio, ma il progettista mi sembra uno che guarda le cose importanti come piace a me e senza spendere 1000 euro per un condensatore. Non posso dire la stessa cosa di Troels, in passato ho avuto sotto mano qualche suo progetto e non mi hanno convinto moltissimo.Interference ha scritto: ↑19/06/2024, 14:48In questo senso ho trovato interessanti gli scritti di John Krupke / Zaph Audio (http://www.zaphaudio.com/) perché spesso l'autore discute dei compromessi tra semplicità del crossover e "fine tuning" della risposta. Avevo aperto anche un thread dedicato qui: viewtopic.php?t=3197daniele_celeghin ha scritto: ↑19/06/2024, 14:09 Probabilmente se un cross-over viene progettato da 10 progettisti, usciranno 10 cross-over diversi. Personalmente trovo che il cross-over debba essere il più semplice possibile a patto che "funzioni" correttamente. Generalmente sono esclusi quelli del primo ordine elettrico e non serve andare oltre il terzo ordine elettrico. Spesso mi capita di utilizzare anche una cella risonante, soprattutto nei due vie, utile per limare appena la gamma media che risulta generalmente esaltata a causa del passaggio dell'emissione da semispazio a spazio intero (diffrazioni). Negli ultimi anni, vedi B&W, vedo filtri molto semplici a scapito della linearità in asse e fuori asse della risposta che a mio avviso all'ascolto un po' si sente.
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