Reflex passivo

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Pasquale Farinacci
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Reflex passivo

#1 Messaggio da Pasquale Farinacci »

Pongo una domanda a ai più esperti:

In un sistema con woofer e radiatore passivo quest'ultimo vibra in fase, in controfase oppure in modo non prevedibile rispetto all'altoparlante attivo?

In foto i 2 woofer con i loro passivi delle Tebaldi

Immagine

Un'altra domanda è se l'elasticità dell'aria contenuta nel volume di carico, sommata alla sospensione del passivo diventa un valore finito con il quale poi calcolare il comportamento di tutto il sistema.

Grazie in anticipo!!
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MarioBon
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Re: Reflex passivo

#2 Messaggio da MarioBon »

Immagine
Nella figura ci sono gli equivalenti meccanici di 4 sistemi di cario
sinistra in alto: altoparlante su schermo a dipolo k1 è la elasticità delle sospensioni, m1 la massa altoparlante
sinistra in basso: cassa chiusa, k2 elasticità del volume
destra in alto: reflex con condotto, m2 = massa dell'aria nel del condotto
destra in basso: reflex con passivo, k3 = elasticità delle sospensioni del passivo.

La forza è sempre applicata a m1. Il reflex è un oscillatore accoppiato.
il passivo ha la stessa funzione della massa d'aria nel condotto e oscilla, rispetto al diaframma del woofer, come la massa d'aria nel condotto. Sopra alla frequenza di accordo reflex Fb woofer e passivo si muovono in fase, al di sotto di Fb si muovono sempre più in controfase. La presenza di k3 porta a due effetti:

- la pendenza del passa alto naturale del reflex aumenta di 6 dB
- appare uno zero nella risposta in frequenza in corrispondenza della frequenza di risponanza del passivo (determinata da m2 e k3).

Quindi si fa in modo che il passivo abbia una risonanza naturale in aria di pochi Hertz.
Il vantaggio del reflex con passivo e che non ci possono essere soffi, turbolenze e le rettificazioni tipiche dei condotti. Lo svantaggio è i costo.
Se k3 è trascurabile rispettto a k1 e k2, il reflex con pasivo si calcola come il reflex con condotto.
Ma questo non ditelo a nessuno perchè è un segreto.
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Re: Reflex passivo

#3 Messaggio da Pasquale Farinacci »

Tutto ultrachiaro, grazie :o :P
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Coltr@ne
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Re: Reflex passivo

#4 Messaggio da Coltr@ne »

Pasquale Farinacci ha scritto: 01/05/2025, 18:10 Tutto ultrachiaro, grazie :o :P
Parla per te :mrgreen:
Vado a studiarmi "elasticità" :shock:
Ne segue che due individui diversi di fronte alla stessa sorgente sonora non sentono la stessa cosa. Nemmeno la stessa persona, di fronte alla ripetizione dello stesso messaggio, sente due volte la stessa cosa.
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Re: Reflex passivo

#5 Messaggio da Pasquale Farinacci »

Coltr@ne ha scritto: 01/05/2025, 21:20
Pasquale Farinacci ha scritto: 01/05/2025, 18:10 Tutto ultrachiaro, grazie :o :P
Parla per te :mrgreen:
Vado a studiarmi "elasticità" :shock:
Ma guarda, a me basta una vago concetto di "elasticità" che già mi sento esperto!! :lol: :lol: :lol:
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MarioBon
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Re: Reflex passivo

#6 Messaggio da MarioBon »

La forza elastica è definita dalla legge di Hooke che dice che la forza esercitata da una molla è proporzionale allo spostamente (elongazione della molla) e di verso opposto.

Forza = - K x

dove K è il coefficiente elastico, x la elongazione della molla e il segno meno indica che la forza si oppone alla elongazione. La forza elastica è conservativa (il lavoro dipende solo dal punto inziale e finale, il lavoro compiuto su un percorso chiuso è nullo). Nella realtà un elemento elastico è sempre associato ad un elemento disiipativo (attrito, isteresi, ecc.). La gomma naturale, il butaniene, il silicone, il neoprene ... sono ottimi materiali elastici.

In elettroacustica più frequentemente si una il reciproco del coefficiente elastico Cms=1/K (complianza)

Forza = - (1/Cms) x

In questo modo Cms corrisponde alla capacità di un condensatore.
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