Qui bisognerebbe prefissare l'obiettivo.Alberto ha scritto:Appurato che si inizia dell'interazione diffusori - ambiente, da dove si inizia?
Tom a te la parola
1) voglio una prestazione importante alle basse frequenze
2) voglio sfruttare il locale senza metterci mano
Nel primo caso serve un trattamento (attivo-passivo o entrambi) e questo richiede anche delle accurate misurazioni.
Nel secondo caso la scelta dovrebbe ricadere su un diffusore che "non crea troppi problemi" in base alla cubatura/caratteristiche del locale.
Solitamente si "precipita" nel minidiffusore.
Gettare tanti bassi in ambiente è facile, farli sentire articolati ed estesi non altrettanto.
Curando bene il responso entro la frequenza di Schroeder, poi, se ne avvantaggia anche il campo diffuso.
Il mascheramento è una cosa che andrebbe risolto. (senza intaccare la massima estensione in frequenza possibile)
Stiamo parlando di cose logiche e ovvie, che se ben messe in atto faranno suonare l'impianto "stramaledettamente" bene.