Cosa succede in un sistema audio attivo quando gli dai in pasto un segnale analogico che viene convertito in digitale per essere processato dal dsp e poi riconvertito in analogico per essere passato ai trasduttori?
Il segnale si conserva? Se ne perde per strada una grossa fetta? Una fetta trascurabile?
La questione viene affrontata sommariamente nel video qui sotto:
https://www.youtube.com/watch?v=cIQ9IXSUzuM
Un commento del Tom è sempre ben accetto!
Da analogico a digitale e da digitale di nuovo ad analogico
- Felix
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- TomCapraro
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Re: Da analogico a digitale e da digitale di nuovo ad analog
Tutto dipende dalla prestazione del convertitore A/D ~ D/A.
In questi casi durante tale processo il segnale subisce una modifica che va dal facilmente percepibile al trascurabile, ovvero: che cambia alle misure, ma in modo sufficientemente inudibile.
Nei casi in cui tale processo produce differenze percepibili, si va incostro ad una serie di alterazioni sia in forma lineare che in forma non lineare.
Ad esempio puo modificarsi la risposta in frequenza, l'ampiezza del segnale, la fase (anche rotazioni della stessa) il valore di jitter, come anche l'innesco di un ritardo di gruppi.
A livello di distorsione armonica cambierebbe pochissimo, quindi le differenze riguardano i fenomeni descritti prima.
C'è da dire che quando nel processo è presente un dsp, tutto potrebbe rimescolarsi visto che i dsp odierni (ad esempio l'applicazione di un filtro di convoluzione) hanno tutte le potenzialità per azzerare tutte le forme di alterazioni di origine lineare, vale a dire: se nel processo non viene aggiunta alterazione non lineare, il dsp può rendere perfettamente inudibile il processo di doppia conversione.
In questi casi durante tale processo il segnale subisce una modifica che va dal facilmente percepibile al trascurabile, ovvero: che cambia alle misure, ma in modo sufficientemente inudibile.
Nei casi in cui tale processo produce differenze percepibili, si va incostro ad una serie di alterazioni sia in forma lineare che in forma non lineare.
Ad esempio puo modificarsi la risposta in frequenza, l'ampiezza del segnale, la fase (anche rotazioni della stessa) il valore di jitter, come anche l'innesco di un ritardo di gruppi.
A livello di distorsione armonica cambierebbe pochissimo, quindi le differenze riguardano i fenomeni descritti prima.
C'è da dire che quando nel processo è presente un dsp, tutto potrebbe rimescolarsi visto che i dsp odierni (ad esempio l'applicazione di un filtro di convoluzione) hanno tutte le potenzialità per azzerare tutte le forme di alterazioni di origine lineare, vale a dire: se nel processo non viene aggiunta alterazione non lineare, il dsp può rendere perfettamente inudibile il processo di doppia conversione.
saluti, Tom
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Re: Da analogico a digitale e da digitale di nuovo ad analog
Esatto, che è quello a cui giunge praticamente a conclusione il tizio del video, con buona pace degli audiofili che vanno in analogico e temono il digitale.TomCapraro ha scritto: C'è da dire che quando nel processo è presente un dsp, tutto potrebbe rimescolarsi visto che i dsp odierni (ad esempio l'applicazione di un filtro di convoluzione) hanno tutte le potenzialità per azzerare tutte le forme di alterazioni di origine lineare, vale a dire: se nel processo non viene aggiunta alterazione non lineare, il dsp può rendere perfettamente inudibile il processo di doppia conversione.
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Re: Da analogico a digitale e da digitale di nuovo ad analog
C'è variante in cui la sorgente è digitale, il processing è fatto in digitale e c'è solo 1 dac (o un dac per via) in uscita
- TomCapraro
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Re: Da analogico a digitale e da digitale di nuovo ad analog
Ho fatto diversi esperimenti riguardo la doppia conversione, anche altri con l'aggiunta di un elaborazione dsp, ad esempio la clonazione del suono di certi apparecchi, dac in particolar modo.
Le potenzialità del digitale-analogico e viceversa sono sorprendenti.
È possibile acquisire in digitale il suono dell'LP e farlo sentire tramite un dac senza che nessuno se ne accorga.
Ancora c'è gente che considera il digitale inferiore e inadeguato.
L'unica cosa che limita la potenzialità del digitale è il modo con cui si effettuano le registrazioni, per fortuna non tutte.
Le potenzialità del digitale-analogico e viceversa sono sorprendenti.
È possibile acquisire in digitale il suono dell'LP e farlo sentire tramite un dac senza che nessuno se ne accorga.
Ancora c'è gente che considera il digitale inferiore e inadeguato.
L'unica cosa che limita la potenzialità del digitale è il modo con cui si effettuano le registrazioni, per fortuna non tutte.
saluti, Tom
- fab0
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Re: Da analogico a digitale e da digitale di nuovo ad analog
Credo che al giorno d'oggi registrazione, mixaggio e mastering vengano fatte completamente in digitale. O mi sbaglio?
- TomCapraro
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Re: Da analogico a digitale e da digitale di nuovo ad analog
La maggior parte si, ma alcuni digitalizzano passando per l'aquisizione e missaggio analogico.fab0 ha scritto:Credo che al giorno d'oggi registrazione, mixaggio e mastering vengano fatte completamente in digitale. O mi sbaglio?
saluti, Tom
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Re: Da analogico a digitale e da digitale di nuovo ad analog
Esatto. Mi è capitata una produzione con un illustre ingegnere del suono (Einaudi, Sololov, Abbado ...) e lui masterizza con un mixer analogico che arriva fino ai 300.000 HzTomCapraro ha scritto:La maggior parte si, ma alcuni digitalizzano passando per l'aquisizione e missaggio analogico.fab0 ha scritto:Credo che al giorno d'oggi registrazione, mixaggio e mastering vengano fatte completamente in digitale. O mi sbaglio?
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