



è vero tanta tecnologia viene dagli USA:MAXXI ha scritto:Marcè , con me sfondi un portone , sempre stato un nazionalista convinto anche perché dobbiamo dare lavoro alla ns. industria e ai ns.connazionali. E' indubbio però che tanta tecnologia valida venga da là , poi magari costruita o assemblata in Cina....
E' vero anche che gli americani non hanno mai pagato lo scotto del patriottismo, noantri invece si, ma non mi dilungo oltre sennò scatta il flamemassimoto 68 ha scritto:Sarebbe sufficiente che gli italiani (parlo in generale)avessero almeno il 50% del patriotismo che hanno americani (e anche altri)verso la propria nazione. Quell'attaccamento, che alla fine porta ad avere rispetto di se stessi e del proprio saper fare.
Invece, facciamo a gara a chi si dà più martellate sulle p....![]()
Ciaoooooo
MarioBon ha scritto:
è vero tanta tecnologia viene dagli USA:
per esempio le batterie inventate da Volta, la radio e le antenne realizzata e inventate da Marconi, il telefono inventato da Meucci, il microprocessore moderno inventato da Federico Faggin (Z80) che è stato anche il primo a produrre su wafer da 3 pollici.
Vorrei vedere uno iphone senza la tecnologia italiana.
Il personal computer, invece, è stato inventato da 4 dipendenti della Olivetti (si chiamava Programma 101 commercializzato nel 1965).
- la Hewlett Packard ne comprò 100,
- la NASA ne comprò 10 per programmare lo sbarco sulla Luna dell'Apollo 11,
(gli americani sono andati sulla Luna ma i conti li hanno fatti con i PC italiani)
- l'aviazione USA lo usava per progettare i bombardamenti dei B52 sul Vietnam.
Il primo PC americano della Apple arriva nel 1976 (dodici anni dopo)
Per non parlare del reattore atomico inventato da Enrico Fermi.
Non voglio dire che abbiamo inventato tutto noi ma che, come sempre, tendiamo a sottovalutarci.
Dazzi o non dazzi il 70% dell'arte mondiale è in Italia.
(basterebbe saperla promuovere)
Trump-truppen...non è da meno in fatto di rispetto per l'Ambiente..altro che Cina,India ecc.Auditor ha scritto:Se Trump è quanto di meglio la politica americana ha saputo esprimere allora persino la classe politica italiana ci fa una buona figura.
Però l'obiettivo di promuovere la produzione (e l'occupazione) locale è sacrosanto. Permettere che l'Europa fosse invasa senza controllo da merce asiatica di bassa qualità e prezzo stracciato, prodotta in spregio di ogni elementare principio di tutela dei lavoratori e dell'ambiente, è stata una delle scelte più disastrose degli ultimi decenni. Miopi se non corrotti i politici che la hanno permessa, e miopi ed avidi gli imprenditori che la hanno favorita spostando la produzione in Asia.
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