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Re: Un volt di corrente continua...
Inviato: 24/03/2018, 10:26
da Alessandro Cioni
rollo ha scritto:ma perché non si fa assumere lui come progettista ?
Con una media di 2,76 soluzioni rivoluzionarie a settimana non gli si può certo chiedere di fare l'impiegato, ma l'artista.
E' troppo avanti.
Re: Un volt di corrente continua...
Inviato: 24/03/2018, 12:45
da MarioBon
rollo ha scritto:io ho solo una domanda non tecnica da "pollo" visti che avevo postato un quesito qui, il quale è stato ripreso di la storpiando il mio nick:
dunque, a costo di farmi venire il mal di testa, mi sono letto un po' di perle sparse in giro, e ve ne è una dove parla di sonus, opera, indiana ecc ecc che sono casse belle ma non così ben progettate ecc ecc
venendo al punto, ma perché non si fa assumere lui come progettista ?
( scusa bon non è che voglio farti perdere il posto eh ). il curriculum lo ha mai inviato ? e come è finita ? non capisco.
deve essere dura considerarsi il miglior progettista al mondo o quasi e non vederselo riconosciuto. tipo earl geddes per capirsi.
Un professionista è una persona che lavora su specifiche. Ti chiedono di fare una cosa, tu fai un primo studio di fattibilità, vedi se si può stare nelle specifiche e nei costi (rispettando le normative) ed eventualmente fai le tue osservazioni. Il committente decide. Una cosa diversa è che il committente ti chieda una cosa e tu risponda che è tutto sbagliato che lui è un imbecille ignorante ecc. ecc. Una persona così non trova facilmente lavoro, però può lavorare da sola.
Poi è normale che una persona cerchi di lavorare per una Ditta della quale condivide almeno le linee guida principali ed è altrettanto normale che ci saranno prodotti che progetterà più volentieri e altri meno. La "responsabilità" del prodotto finale è del committente nel senso che il progetto deve soddisfare il committente che deve soddisfare, a sua volta, la richiesta del
suo mercato.
Se il committende fornisce le specifiche giuste per il suo mercato, ed il progettista fa la sua parte, il prodotto ha una possibiltà di essere venduto. Altrimenti tutti a casa.
Operando in questo modo Opera è diventata quello che è (piaccia o non piaccia ha un suo mercato) e altrettanto Unison. Non è quindi un caso che la MAX_1 e la MAX_2 siamo state vendute a centinaia (mediamente una coppia al giorno compresi sabati e domeniche): l'ufficio commerciale è stato capace di intercettare una richiesta del mercato e la ditta ha realizzato un prodotto adatto a soddisfarla. Potevano essere fatte meglio? Sicuramente. Chi è più bravo non avrà difficoltà a realizzare un prodotto migliore, produrlo, promuoverlo, distribuirlo e fare assistenza (questa è la parte più facile perchè non ne è tornata in assistenza nemmeno una).
Vogliamo dire che tutti quelli che acquistano Opera e Unison sono sordi? in questo modo non si manca di rispetto a Opera o ad Unison ma a chi ha acquistato i suoi prodotti e queste persone sono potenziali clienti per chiunque. Il mercato ha delle regole. Se vuoi lavorare qualche regola la devi seguire.
Credo che tutto ciò valga in qualsisi campo.
Re: Un volt di corrente continua...
Inviato: 24/03/2018, 13:12
da rollo
grazie, condivido il pensiero.
Re: Un volt di corrente continua...
Inviato: 24/03/2018, 16:09
da MarioBon

Se non viene corretta nemmeno dopo questa ulteriore segnalazione vorrà dire che il Sig. Fabrizio Calabrese ritiene che l'espressione "un volt di correnete continua" sia corretta.
Questo è il link al post incriminato:
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 8&start=10
chissà magari un giorno, leggendo un articolo della AES, si accorge dell'errore e lo corregge.
Re: Un volt di corrente continua...
Inviato: 24/03/2018, 18:47
da EDO RC24
la cosa che mi fà sorridere del tipo è che lui spesso parla dei committenti riferendosi a appassionati privati..i quali non hanno la figura di committenti..perchè sono gli utenti finali..e che non hanno idea di cosa vogliono come è normale che sia nel mercato..industriale..sarebbe più corretto parlare di produzione artigianale fatta ad hoc per il cliente e non una committenza..
ma in quel caso siamo nel campo del vago..io ho dei prototipi di diffusori che secondo me funzionano per tot ambienti d' ascolto. I clienti li ascoltano e al momento della contrattazione si possono apportare modifiche per il miglioramento sempre ad avallo del cliente del diffusore..ecco così è già diverso..
Re: Un volt di corrente continua...
Inviato: 24/03/2018, 19:15
da Grisulea
Trovarsi come committente un privato è capace anche il mio gatto. Io stesso ne troverei, anche con certe pretese, trovarsi come committente il mercato è un altro paio di maniche. Il nostro mondo è piccolo, la gente parla, ascolta e soprattutto...confronta..... insomma a parole...... il mercato è li che aspetta...cose stellari per quattro soldi.... speriamo un giorno di sentirle. Purtroppo il mercato ha delle regole. Le cose le san fare tutti o quasi, il difficile è vendere.
Re: Un volt di corrente continua...
Inviato: 25/03/2018, 9:36
da Ligo
rollo ha scritto:io ho solo una domanda non tecnica da "pollo" visti che avevo postato un quesito qui, il quale è stato ripreso di la storpiando il mio nick:
dunque, a costo di farmi venire il mal di testa, mi sono letto un po' di perle sparse in giro, e ve ne è una dove parla di sonus, opera, indiana ecc ecc che sono casse belle ma non così ben progettate ecc ecc
venendo al punto, ma perché non si fa assumere lui come progettista ?
( scusa bon non è che voglio farti perdere il posto eh ). il curriculum lo ha mai inviato ? e come è finita ? non capisco.
deve essere dura considerarsi il miglior progettista al mondo o quasi e non vederselo riconosciuto. tipo earl geddes per capirsi.
Ma tu, a parte i dubbi che stanno emegendo sulle sue conoscenze, la assumeresti una siffatta persona? Probabilmente tutti si sono già dati la risposta.
Re: Un volt di corrente continua...
Inviato: 25/03/2018, 12:37
da MarioBon
Tanto per restare in argomento vediamo le caratteristiche del tweeter Dynaudio Esotar T330D:

Come si legge l'escursione picco-picco è di 0.3 mm quindi Xmax=0.15.
A quanto afferma Calabrese la componente continua provoca uno spostamento di
soli 0.09 millimetri. Ma questo significa che il massimo spostamento si riduce 2.5 volte.
il calcolo dovrebbe essere alla portata di tutti: 0.15-0.09=0.06 mm.
In pratica la massima SPL, che già non è altissima, si riduce di 8dB (e anche la distorsione aumenta non poco...). Quindi lo spostamento potrebbe essere valutato piccolo (per un woofer per esempio) ma non lo è in queso caso perchè va valutato in relazione al massimo spostamento ammesso.
Faccio notare che la massima escursione si riferisce al massimo spostamento che può subire il diaframma prima di rompersi (meccanicamente). E' comunque un bene che sia tanto più grande dello spostamento lineare ma non è quello che determina il massimo SPL. Non inganni la enuta di potenza che è misurata con impulsi molto brevi (10 milli secondi di segnale e mezzo secondo di "riposo" => duty = 1:50).
Si vede che Calabrese non è abituato a valutare i componenti HiFi e ha scelto uno dei tweeter meno adatti al suo scopo. Poteva far peggio solo con lo ScanSpeak R3004/662000 (che ha Xmax=0.1 mm ovvero 0.2 mm pk-pk).
Se non ricordo male gli Esotar hanno un motore Underhung che è particolarmente critico quando la bobina esce dal traferro.
Re: Un volt di corrente continua...
Inviato: 25/03/2018, 13:38
da SM63
Aggingo, offset DC può essere positivo o negativo, questo in qualche modo tra i due canali può ulteriolmente produrre delle assimetrie, di per sè già critiche alle alte frequenze .
Oltre questo negli esotar, almeno quelli che mi sono capitati il ferro fluido non immerge totalmente la bobina bensi solo appena la parte iniziale, più che altro questo mi farebbe pensare che serva principalmente sigillare la camera posteriore da quella frontale, lo spostamento avanti o indietro anche se a livello nei micron altera questa condizione, ma come è stato detto lui disconosce questi particolari inerenti a qualsiasi TW in generale, perché lontati dagli SPL elevati a lui cosi cari .
Allora parliamo dei driver a compressioni, immagino in vita sua qualcuno l'abbia aperto, molto spesso la cupola viene distanziata guarda un po' con dei spessori nell'ordine del micron, per Calabrese ci sarà un motivo oppure lo si fa tanto per?
Si rende conto che anche in questo caso lo spostamento avanti o indietro inevitabilmente altera questo particolare costruttivo?
Re: Un volt di corrente continua...
Inviato: 25/03/2018, 13:58
da rollo
Ligo ha scritto:rollo ha scritto:io ho solo una domanda non tecnica da "pollo" visti che avevo postato un quesito qui, il quale è stato ripreso di la storpiando il mio nick:
dunque, a costo di farmi venire il mal di testa, mi sono letto un po' di perle sparse in giro, e ve ne è una dove parla di sonus, opera, indiana ecc ecc che sono casse belle ma non così ben progettate ecc ecc
venendo al punto, ma perché non si fa assumere lui come progettista ?
( scusa bon non è che voglio farti perdere il posto eh ). il curriculum lo ha mai inviato ? e come è finita ? non capisco.
deve essere dura considerarsi il miglior progettista al mondo o quasi e non vederselo riconosciuto. tipo earl geddes per capirsi.
Ma tu, a parte i dubbi che stanno emegendo sulle sue conoscenze, la assumeresti una siffatta persona? Probabilmente tutti si sono già dati la risposta.
si me la sono data anche io, ma al di la di tutto quello che può sconcertare (io sono io e gli altri non sono un cavolo) non è solo la qualità dei suoi interventi, ma il fatto che, passi pure per l'opinione che ci si può fare di lui, spande generalmente sterco su tutto il movimento, che già bene di suo non sta. Non so se mi sono spiegato. Uno che legge da fuori, anche per caso, pensa: questi qui sono pazzi da legare.