Vediamo più in dettaglio questa misura:

partiamo dallo stimolo: è composto da una serie di burst sinusoidali a 315 Hz. Tre secondi di segnale e tre secondi di silenzio. Ogni burst ha una ampiezza pari a 0.707 del precedente (in pratica decrescono a passi di 3db).
Il tempo tra un burst e l'altro consente al sistema di smaltire il calore e di non mostrare la compressione termica.
Una sinusoide che dura tre secondi è sufficiente per richiedere erogazione di potenza continua.
La misura quindi equivale ad una misura con stimolo sinusoidale in regime stazionario.
Come scopo la misura dovrebbe mostrare che, diminuendo lo stimolo di 3 dB, la risposta si attenua di tre dB.
Il risultato della misura dipende dalla compressione termica? poco. Se si fosse voluto tener conto della compressione termica si sarebbe dovuto, al minimo, far partire il segnale con i burst più attenuati a salire e si sarebbe ridotto il tempo tra un burst e l'altro. Così come è stato fatto, invece, la temperatura ha poco effetto.
Il risultato dipende dalla distorsione? No, o meglio non si può vedere perchè la presenza di distorsione al massimo altera il valore RMS di frazioni di decibel (che il grafico non consente i valutare nè sono riportati i valori di SPL dei singoli burst).
E' un segnale impegnativo per il sistema? No. Per ottenere 120 dB (su spazio intero con Q=1) a un metro basta un altoparlante da 8" (SD=220 cm2) che possa spostarsi di 3.425 millimetri (6.85 mm picco-picco). Il problema è la potenza necessaria (che magari l'altoparlante non regge) ma
meccanicamente non sarebbe un problema. Nemmeno ottenere una distorsione decente sarebbe un problema. Il sistema non è particolarmente sotto stress.
Certo che, se si ripete questa misura a frequenza più bassa, le cose cambiano:
315.0 Hz SD=220 X=3.425 => SV=0.075375 120 dB
157.5 Hz SD=220 X=3.425 => SV=0.3014 120 dB
78.75 Hz SD=220 X=3.425 => SV=1.2056 120 dB
38.37 Hz SD=220 X=3.425 => SV=4.8224 120 dB
SV è lo spostamento volumetrico in litri.
A 38.37 Hz servirebbe una superficie radiante di un metro quadro che si sposta di 4.8224 mm (9.6448 mm picco-picco). Ma a quelle frequenze conviene mettere il sistema in angolo e sfruttare il Q=8 che "risparmia" 9 dB.
Alla fine cosa mostra questa misura? che con la potenza che serve si raggiuge un certo SPL. Più potenza regge il sistema e più alta è questa "dinamica" che dipende dalla potenza disponibile e dal rumore ambientale. Più il rumore ambinetale è basso e meglio è. Notizia interessante ma che ha poco a che vedere con la qualità della riproduzione e che riguarda una frequenza dove tale risultato è alla portata (meccanica) di molti altoparlanti.
Mi sembra più utile definire il livello SPL massimo ottenibile su tutta la banda utile (non solo ad una frequenza) con un certo tasso di distorsione e poi, a secoda del rumore ambientale, ogni utente otterrà una "dinamica" diversa. SE la misura fosse stata fatta in camera anecoica Calabrese avrebbe ottenuto un risultato ancora migliore.
P.S. il termine "linere", quando si parla i sistemi, si riferisce alla assenza di distorsione. In inglesi si dice "linear". Sempre in inglese, quando una risposta è piatta, si dice "flat". Noi italiani tendiamo a confondere i termini.