Pagina 2 di 8
Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...
Inviato: 17/06/2019, 12:33
da MarioBon
Sempre riguardo la BackEMF ci fu questo articcolo:
Distorsione di Interfaccia (SUONO N. 108 – Dicembre 1981):
Riassunto:
la distorsione di interfaccia è una forma di distorsione di intermodulazione dell’amplificatore che si verifica quando una tensione viene applicata all’uscita dell’amplificatore stesso. A differenza di un normale circuito RLC un altoparlante dinamico è un dispositivo reversibile che, se eccitato, produce la tensione BLv (v = velocità). Un altoparlante si comporta come un microfono e percepisce il suono presente nell’ambiente (rumori o il suono prodotto da un altro altoparlante). Questi segnali vengono iniettati dall’altoparlante nell’uscita dell’amplificatore. Non tutti gli amplificatori sono in grado di gestire le correnti iniettate alla loro uscita e questo causa distorsione. La retroazione contrasta efficacemente questo fenomeno e, sapendo come progettare l’amplificatore, la distorsione di interfaccia può essere evitata.
Purtroppo non ricordo dove ho messo l'originale. Un estratto con le figure è qui:
http://www.mariobon.com/Glossario/___Al ... ackEMF.htm
Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...
Inviato: 17/06/2019, 13:08
da TeoMarini
Ma usare altoparlanti multipli (almeno sulle vie basse e medio-basse) e la multi-amplificazione non è sufficiente a ridurre drasticamente la back-emf?
Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...
Inviato: 17/06/2019, 13:39
da carlochiarelli
I mosfet e gli igbt nati per applicazioni switching il diodo lo hanno integrato. A dire il vero nei mosfet per loro natura costruttiva, il diodo “parassita” c’è sempre. Il diodo comunque ci vuole con carichi molto sfasanti non solo con la back EMF. Secondo me con un amplificatore con impedenza di uscita bassa ad anello aperto e progettato adeguatamente il problema non esiste.
Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...
Inviato: 17/06/2019, 14:04
da mariorossi186
MarioBon ha scritto:Questo è un ramo dello stadio di uscita di un amplificatore AM Audio:

Il diodo è indicato dalla freccia. Quando la tensione di uscita supera di circa 0.6 volt la tensione di alimentazione il diodo entra in conduzione e impedisce alla tensione di uscita di contropolarizzare i MOSFET. Non tutti gli amplificatore lo hanno. Altri diodi non saprei deve metterli.
Come effetto collaterale aggiunge una piccola capacità in parallelo al carico quindi bisogna tenerne conto per la stabilità.
il diodo in disegno tra alimentazione ed uscita non è tecnicamente definito .... antiilektregertikes .... ?
ad ogni modo io intendevo un'altra metodologia finalizzata appunto a limitare le backEMF
io mi riferisco al circuitino .... se così può essere identificato .... composto da un diodo con anodo sul - / OUT ed una resistenza in serie , entrambi in parallelo ai morsetti del diffusore , come una Zobel
non saprei se a valle o monte deLLA INDUTTANZA IN SERIE L'USCITA ................................................ , NON de ( i finali di potenza ) , scusate l'errore ! ! !
Credo sia una pensata usata al tempo per gli elettromagneti.
il mio dubbio è il posizionamento del suddetto diodo , come sopra o in DC ?
Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...
Inviato: 17/06/2019, 14:05
da mariorossi186
carlochiarelli ha scritto:I mosfet e gli igbt nati per applicazioni switching il diodo lo hanno integrato. A dire il vero nei mosfet per loro natura costruttiva, il diodo “parassita” c’è sempre. Il diodo comunque ci vuole con carichi molto sfasanti non solo con la back EMF. Secondo me con un amplificatore con impedenza di uscita bassa ad anello aperto e progettato adeguatamente il problema non esiste.
schema tipo dartzeel ?
Io mi riferirvo piuttosto a finali ad elevata controreazione
Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...
Inviato: 17/06/2019, 14:07
da MarioBon
TeoMarini ha scritto:Ma usare altoparlanti multipli (almeno sulle vie basse e medio-basse) e la multi-amplificazione non è sufficiente a ridurre drasticamente la back-emf?
se gli altoparlanti sono in serie, sì.
Se invece di mettere in parallelo più altoparlanti li amplifichi singolarmente , sì.
La miglior ricetta è aumentare il diametro degli altoparlanti (ridurre la velocità).
Comunque quello dalla backEFM, almeno in ambito domestico, è un problema un po' sopravvalutato.
Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...
Inviato: 17/06/2019, 14:09
da mariorossi186
MarioBon ha scritto:
questo è un altro esempio (Citation) dove i diodi contropolarizzati sono collegati tra collettore ed emettitote dei transistor finali.
D4 con Q8 provvede alla compensazione termica. D3 con R10 ed il condensatore da 50uF funzionano come ulteriore filtro per la tensione di alimentazione della coppia differenziale di ingresso.
per il differenziale di ingresso , anche se .... come nel caso ..... abbastanza basico , io preferisco sempre diodi fast recovery in serie la linea , meglio , un fast per ciascun stadio differenziale o di amplificazione , fast con a valle condensatore e by pass ceramico o plastico : i risultati inducono a questa implementazione , anche se su una linea stabilizzata
Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...
Inviato: 17/06/2019, 14:11
da mariorossi186
MarioBon ha scritto:
Comunque quello dalla backEFM, almeno in ambito domestico, è un problema un po' sopravvalutato.
probabile
Ma in sede di implementazione di un finale , perchè non prevedere tutto o quasi ?
Si tratta di qualche diodo che , se si ricorre a stadi differenziali a dual fet e pure ad emitter , male non fanno
Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...
Inviato: 17/06/2019, 14:12
da MarioBon
mariorossi186 ha scritto:il diodo in disegno tra alimentazione ed uscita non è tecnicamente definito .... antiilektregertikes .... ?
ad ogni modo io intendevo un'altra metodologia finalizzata appunto a limitare le backEMF
io mi riferisco al circuitino .... se così può essere identificato .... composto da un diodo con anodo sul - / OUT ed una resistenza in serie , entrambi in parallelo ai morsetti del diffusore , come una Zobel
non saprei se a valle o monte dei finali di potenza
Credo sia una pensata usata al tempo per gli elettromagneti.
il mio dubbio è il posizionamento del suddetto diodo , come sopra o in DC ?
se mi fai uno schemino magari capisco meglio. Comunque una rete che contiene un diodo in parallelo all'altoparlante costinge l'amplificatore ad erogare una corrente non lineare e non credo che questo gli faccia piacere. Ma potrei anche non aver capito....
Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...
Inviato: 17/06/2019, 14:21
da Polin